Termine usato da C. Richet per indicare una presunta percezione extrasensoriale, di tipo telepatico, di un avvenimento che si verifica a distanza nello stesso momento in cui viene percepito (diversa, quindi, [...] dalla premonizione, che precede l’avvenimento) ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] dalla funzione rappresentativa e s. si identifica con segno.
Antropologia
Prendendo a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere ...
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Disturbo dell’interpretazione della realtà. Deriva dall’attribuzione di un significato abnorme a una percezione normale sul piano sensoriale ( percezione delirante), oppure dalla scoperta di un significato [...] nuovo in un ricordo o in un’idea ( rappresentazione delirante). Impermeabile a qualsiasi critica o persuasione contraria, il d. si manifesta differentemente a seconda che la sindrome sia acuta o cronica: ...
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Scrittore e poeta italiano (Mineo 1924 - Frosinone 2009). Medico, ha trasferito nella sua narrativa una percezione vivissima della dimensione corporale e della natura. Da un avvio solo apparentemente ascrivibile [...] a suggestioni neorealistiche (Il sarto della stradalunga, 1954; La contrada degli ulivi, 1958), B. è passato alla progressiva definizione di un mondo tutto fantastico che si nutre degli echi della sua ...
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PACINI, Filippo
Fabiola Zurlini
PACINI, Filippo. – Nacque a Pistoia il 25 maggio 1812, nella parrocchia dei Ss. Prospero e Filippo, da Francesco, calzolaio, e da Umiltà Dolfi, originaria di Montagnana.
Alla [...] in campo anatomico, identificando nel corso dei suoi esperimenti i corpuscoli ovoidali dei nervi digitali responsabili delle percezione tattile e della pressione profonda. Non poté pubblicare la scoperta per mancanza di mezzi ma la rese nota ...
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Falcinelli, Riccardo. – Designer italiano (n. Roma 1973). Grafico e teorico del design, dal 2012 docente di Psicologia della percezione all'Istituto superiore per le industrie artistiche di Roma, ha progettato [...] libri e collane per vari editori italiani, di cui ha dato conto in Fare i libri: dieci anni di grafica in casa editrice (2015). Autore, con M. Poggi, dei graphic novel Cardiaferrania (2001), Grafogrifo ...
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Seurat, Georges-Pierre
Michela Santoro
Una pittura impressionista e scientifica
Dalla lettura di testi teorici sulla luce e sulla percezione, alla creazione di una tecnica e di uno stile, con il pittore [...] simultaneo dei colori –, D. Sutter – sui fenomeni della visione – e HermannHelmholtz. A partire dalle teorie sulla percezione, Seurat crea una tecnica pittorica connotata da innumerevoli, minutissime pennellate di pigmento dissonanti tra loro per ...
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Psicologo, teorico del cinema e critico d'arte tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1904 - Ann Arbor , Michigan, 2007). Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, si occupò approfonditamente [...] il carattere strutturante, formativo e creativo dell'atto del vedere e prestò particolare attenzione alle relazioni esistenti tra percezione e giudizio nelle arti della visione. Tra le altre opere: The dynamics of architectural form (1977), The power ...
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In psicanalisi, atteggiamento di chi tende a porre sé stesso al centro di ogni evento, per cui la propria percezione delle cose e i propri giudizi assumono un valore pressoché assoluto, rendendo difficile [...] l’accettazione del punto di vista degli altri e quindi la comunicazione sociale.
Il pensiero egocentrico, caratteristico della vita infantile (J. Piaget) fin verso il 7°-8° anno, è contrapposto al pensiero ...
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Scrittore danese (Skive, Jütland, 1903 - Copenaghen 1978). Apprezzato soprattutto negli anni Sessanta come innovatore del linguaggio poetico danese, tradusse nella sua opera una singolare percezione del [...] mondo, fondata sull'erotismo e sul fantastico. Accanto a opere di narrativa (l'autobiografico romanzo in versi Sjov i Danmark "S. in Danimarca", 1928; l'ampio romanzo Menneske mødes og sød musik opstår ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.