STRATONE (Στράτων, Strato) di Lampsaco
Guido CALOGERO
Filosofo greco di scuola peripatetica, vissuto fra il sec. IV e il III a. C. Scolaro di Teofrasto, gli successe nella direzione del Peripato, che [...] e trascendenza del conoscere intellettivo a quello sensibile, e così accentuò la dipendenza di ogni nozione universale dalle percezioni dei sensi e interpretò ogni affezione spirituale come movimento: pure conservando, d'altra parte, l'idea dell ...
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STEINTHAL, Heymann
Vittore Pisani
Glottologo tedesco, nato a Gröbzig (Anhalt) il 16 maggio 1823, morto a Berlino il 14 marzo 1899. Studiò a Berlino filologia e filosofia dal 1843; libero docente ivi [...] connessione con determinati fatti psichici: "parlare significa soprattutto intendere se stessi, discernere nei propri suoni le proprie percezioni, intuizioni e volontà". Nelle lingue storiche egli vide l'attuazione dell'idea "lingua" da parte dei ...
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Strumenti per la percezione: i sensori
Arnaldo D’Amico
Corrado Di Natale
Giulia Mantini
La possibilità di interagire con il mondo nel quale viviamo ci è fornita dagli organi di senso. Il ruolo di [...] forniscono un messaggio globale che attiene specificamente la percezione.
I recettori presenti nei sistemi sensoriali non sono componente soggettiva che rende unica e non confrontabile la percezione olfattiva di ognuno di noi.
Il naso elettronico è ...
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fauves
Eugenia Querci
La forza del colore
Come rappresentare in un quadro i colori di un paesaggio, di una figura umana, di una scena reale? Gli artisti fauves risponderebbero che non bisogna scegliere [...] , ma tutti sono accomunati dalla libertà di esprimersi attraverso il colore.
I fauves non vogliono ricreare le immediate percezioni visive, come gli impressionisti, ma desiderano restituire una visione interiore e personale della realtà. È celebre l ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] collegati, di cui si voglia mettere a conoscenza un destinatario. Essi sono correlati alla capacità cognitiva di cogliere le percezioni temporali (Werlich 19822: 39; Lo Duca 2003: 197):
(2) Il cellario ebbe un momento di esitazione, poi fece un ...
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Abbigliamento
Nicola Squicciarino
Leopoldina Fortunati
Il termine abbigliamento, che in origine aveva il significato di "ornamento, decorazione, abbellimento (anche di cose)", indica oggi quasi esclusivamente [...] i ruoli e l'immagine che si intende trasmettere agli altri. L'estensione consiste nel fatto che le nostre percezioni visive, tattili e, nell'uso del profumo, olfattive, attraverso elementi dell'abbigliamento che hanno uno stretto legame con il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'economia a Roma
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’economia romana mostra sin dalle origini una forte vocazione [...] dell’impero devono versare già alla fine del II secolo d.C. dà indirettamente il segno di come la percezione culturale della coltivazione della terra si stia modificando.
Allo sviluppo notevole dell’urbanizzazione già in età alto-imperiale (Roma ...
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intelletto possibile
Cesare Vasoli
. È, certo, impresa non facile enucleare da vari passi delle opere di D. una posizione compiuta e ben definita intorno a questo argomento, di cui è ben nota la singolare [...] mente umana possieda una qualità superiore ai sensi, la ‛ cogitativa ' o ‛ estimativa ', capace, in ogni caso, di distinguere le percezioni vere dalle false. E non basta: seguendo una concezione già definita nei commenti aristotelici di Avicenna e di ...
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coma
Mario Manfredi
La conoscenza dell’organizzazione dello stato di coscienza nei suoi aspetti anatomo-funzionali è il presupposto per l’approccio clinico al coma, che di questo stato esprime la compromissione [...]
• memoria di sé, ossia il continuo raffronto fra esperienze sensoriali in arrivo, tracce delle esperienze passate e percezione di identità; in altre parole la ‘coscienza dell’io’;
• attenzione selettiva, ossia la concentrazione dell’attività mentale ...
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soglia chimica Concentrazione s. di una data sostanza in una soluzione è il valore limite di concentrazione al di sopra del quale avviene un determinato fenomeno (per es., la formazione di precipitati [...] da J.F. Herbart in poi si è soliti designare la minima quantità di eccitazione necessaria al fine di produrre una percezione; tale quantità è più esattamente chiamata s. assoluta della coscienza, mentre con il termine di s. differenziale si indica la ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.