La diversità intravista
"Due cose nell'universo non possono essere assolutamente uguali tra loro": così nel 1440 si esprimeva N. Cusano nel suo De docta ignorantia (ii, 11). All'inizio del 18° sec. G.W. [...] cultura.
La diversità governata
Da Leibniz si ricavano altre due indicazioni preziose. La prima concerne "l'ignoranza" e le "percezioni confuse" che si hanno delle d., le quali riducono la gamma delle d. che possono essere percepite; non essendo così ...
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ISTRUZIONE E SISTEMI SCOLASTICI
Norberto Bottani e Sherwin Rosen
Sociologia
di Norberto Bottani
Introduzione
Oggigiorno la possibilità di ricevere un'istruzione è ormai ampiamente diffusa: una rete [...] una politica della scuola di ampio respiro, imperniata su dati empirici e non solo su posizioni massimaliste o su percezioni lacunose e parziali dei problemi da affrontare.
In questo articolo si esaminerà in particolare il concetto di sistema ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] presenza, nei vegetali, di un'anima che ne garantisce nutrimento e accrescimento; la possibilità, per le piante, di avere percezioni sensoriali, di avere un sonno e una veglia e di provare sentimenti (tutte cose, queste, che Nicola nega risolutamente ...
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L'Ottocento: fisica. L'acustica
Dieter Ullmann
Myles W. Jackson
L'acustica
Acustica fisiologica: Helmholtz
di Dieter Ullmann
Hermann von Helmholtz (1821-1894), uno dei massimi scienziati del XIX sec., [...] ha dunque una parte della ricerca, a dominante fisiologica, che tratta le sensazioni, e una psicologica che tratta le percezioni. Mentre per la scienza dell'udito la parte fisica è già stata considerata sotto molti aspetti, per le parti fisiologica ...
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La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] di limite (che ha a che fare anche con la dimensione etica di cui parla Edelman e quindi con la fondazione e percezione dei valori, anche artistici) sul piano della poesia indica che ci sono dei limiti alla creatività. È la fine dell’arbitrio in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le scienze del cervello
Stefano Canali
Tra il 1836 e il 1844 Carlo Matteucci, che nel 1862 sarà il quarto ministro dell’Istruzione pubblica del Regno d’Italia, dimostrò la natura biologica delle correnti [...] erano in gioco strutture sottocorticali. Il ruolo della corteccia visiva, chiariva Luciani, era quello di rappresentare le percezioni sul piano psichico, di dare cioè senso alle cose viste. Luciani accertava che lo stesso fenomeno si produceva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I corpi degli dei: antropomorfismo, epifanie e metamorfosi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi greci posseggono, [...] risveglia non riconosce il luogo in cui si trova, la meta sospirata del suo viaggio: Atena ha avvolto di nebbia la sua percezione e ora tutto gli sembra "altro".
La dea gli si avvicina, simile nell’aspetto a un giovinetto dall’aria nobile. Giochi di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del pensiero medievale compaiono varie forme di scetticismo, a partire dalla discussione agostiniana [...] né doveva vedere diversamente nell’acqua; giacchè, se l’aria e l’acqua sono tra loro differenti, è legittimo che si abbiano percezioni diverse nei due elementi, l’occhio perciò vede in modo corretto; del resto, è stato fatto per questo, soltanto per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Isaac Newton inizia a elaborare la propria filosofia quando è ancora uno studente universitario, [...] e inattendibili.
L’atteggiamento di fiducia nel ruolo euristico dell’esperimento e l’attribuzione di un carattere illusorio alle percezioni sensibili derivano a Newton rispettivamente da Boyle e da Descartes. Se, infatti, il primo ha sostenuto che i ...
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sensibili comuni
Cesare Vasoli
comuni D. allude alla dottrina dei s. comuni nei due passi di Cv III IX 6 e IV VIII 6, e in Pg XXIX 46-48. Il primo testo del Convivio espone, con notevole chiarezza, [...] tutte le operazioni dei sensi e, addirittura, la stessa unità della coscienza sensitiva, dalla funzione limitata e specifica della ‛ percezione comune '.
Bibl. - E. Moore, Studies in D., I, Oxford 1896, 146; III, ibid. 1917, 338; F. D'Ovidio, Studi ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.