Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] narrata) il cui punto di vista oscilla tra il piano della storia (il narratore rivede quello che esperì nel 1978, e le percezioni messe in racconto sono quelle di un bambino) e il piano del discorso (il narratore è ormai trentenne, e racconta la ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] dalla coscienza ma è un "certo tipo di coscienza […] è un atto, non una cosa". E l'immaginario non è una percezione ma un "altrove perpetuo", "una negazione d'essere al mondo" (p. 284). Le immagini sono poi naturalmente il fondamento dell'arte ...
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Nicola Verola
Il 2012 dell’Unione Europea (Eu) è stato dominato, come buona parte dell’ultimo lustro, dall’eurocrisi. Diversamente dagli anni precedenti, si è però chiuso su una nota positiva, con un [...] risanamento promosse dai governi Monti e, in parte, Rajoy, è stato proprio quello di favorire un’evoluzione delle percezioni e delle dinamiche politiche intra-europee.
Un segnale importante della nuova dialettica europea sono state le conclusioni del ...
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Intervista
Roberto Fideli e Alberto Marradi
Definizioni di intervista
di Roberto Fideli
L'intervista è lo strumento di raccolta delle informazioni più diffuso nelle scienze sociali: secondo alcune stime [...] solo in modo indiretto, cercando di "riesprimere ciò che dice [l'intervistato] e soprattutto [di] riesprimerlo con le sue stesse percezioni" (v. Alberoni, 1967, p. 67). A tal fine egli utilizza la tecnica 'ad eco', che consiste nel ripetere una frase ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] e in genere alle elaborazioni socioculturali di un gruppo o di una collettività, a cavallo per così dire tra percezioni individuali del tempo e conoscenze empiriche o scientifiche sui tempi naturali, astronomici e biologici. Il tempo sociale media in ...
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Psicologia della forma
Wolfgang Metzger
di Wolfgang Metzger
Psicologia della forma
sommario: 1. Introduzione. 2. La situazione di partenza. 3. Il significato dell'elementarismo (atomismo) e del connessionismo [...] è rappresentata dalla ‛scuola di Graz', cui appartennero tra gli altri A. Meinong, che tentò di rifondare la teoria della percezione come ‛teoria dell'oggetto', St. Witasek e A. Höfler, e il cui più eminente sperimentatore è stato V. Benussi. Nella ...
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Territorio: una risorsa per lo sviluppo
Alberto Clementi
Negli ultimi anni il territorio è andato acquistando un’importanza crescente nelle politiche dello sviluppo tanto in Italia quanto in Europa, [...] i nostri modi di esperire lo spazio e il tempo, e di configurare una nuova scena che oltrepassi le abituali percezioni di appartenenza e di radicamento al locale. E tuttavia il territorio non sembra affatto restare inerte, registrando passivamente le ...
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Tossicodipendenza
Vittorino Andreoli
Sommario: 1. La dipendenza come disturbo. 2. Dalla relazione alla dipendenza. 3. Il bisogno di metamorfosi. 4. L'oggetto transizionale. 5. Le sostanze tossiche. [...] via per la metamorfosi psicologica: l'alcool, la nicotina e le nuove droghe assolvono questo compito, dando più o meno rapidamente una percezione di sé totalmente variata. Non si è più timidi, ma disinibiti, non si avverte più la paura, ma si ha la ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] che, all'interno di un gruppo, un'alta percentuale di individui (fino al 75%) è indotta a commettere errori conformandosi alle percezioni della maggioranza, quando questa si presenti compatta e unanime. A partire da qui lo spettro delle ricerche si è ...
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Televisione
Peppino Ortoleva
Il fenomeno 'televisione': caratteristiche e problematiche
Che la televisione occupi, o almeno abbia occupato fino a tempi recentissimi, un posto di assoluto rilievo nella [...] : quella che vede nella televisione non l'espressione della cultura di massa tradizionale ma un autentico spartiacque. Una percezione che appare condivisa (sia pure con segno politico ben diverso) anche da molta della cultura della contestazione, la ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.