Psicologia
Leonardo Ancona
di Leonardo Ancona
Psicologia
sommario: 1. Introduzione: a) definizione; b) articolazione. 2. L'osservazione esterna: a) rilevazione psicofisiologica; b) comparazione del [...] considerazioni del tutto analoghe; si è già visto come il concetto di Gestalt sia stato applicato, oltre che allo studio della percezione, a quello delle più diverse funzioni mentali e si è già messo in evidenza come il suo inserimento nel campo dell ...
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Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
di Giancarlo Pepeu
sommario: 1. Introduzione: a) le origini della psicofarmacologia; b) definizione di psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. 3. [...] VIII, pp. 149-178.
Huxley, A., The doors of perception. Heaven and Hell, New York 1954 (tr. it.: Le porte della percezione. Paradiso e inferno, Verona 1958).
Lipton, M. A., Di Mascio, A., Killam, K. F. (a cura di), Psychopharmacology. A generation of ...
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Vecchiaia
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
La vecchiaia è l'età più avanzata della vita dell'uomo, nella quale si ha un progressivo decadimento e indebolimento dell'organismo, con caratteri [...] percettivo di oggetti: è stato dimostrato che la riduzione dell'efficienza sensoriale può portare paradossalmente a percezioni globalmente migliori se l'anziano utilizza la propria esperienza per cogliere gli aspetti essenziali di quanto vede ...
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Istinto
Liliana Zani Minoja
Il termine istinto (dal latino instinctus, derivato di instinguere, "eccitare"), originariamente utilizzato in ambito biologico, indica un comportamento ereditato, proprio [...] (positiva o negativa) nel percepire tali oggetti, ad agire o almeno a sentire l'impulso di agire in seguito a questa percezione. L'uomo ha, cioè, la predisposizione a reagire a certi oggetti piuttosto che ad altri, a sperimentare di fronte a queste ...
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Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] eigenen Körpers, 1923; trad. it. 1973, p. 35).
Lo schema corporeo non è dunque solo il risultato di sensazioni e percezioni, ma anche una costruzione che il soggetto si fa attraverso la rappresentazione che ha del proprio c., alla cui elaborazione ...
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Psicoterapia
Edoardo Giusti
Si definisce psicoterapia un sistema di cura pianificato che, nel trattamento di malattie di origine essenzialmente psichica, si basi sull'utilizzo di mezzi psicologici attraverso [...] il terapeuta utilizza il proprio sistema di credenze e di valori per incoraggiare e persuadere l'utente a cambiare percezioni, sentimenti, credenze e comportamenti, e per stabilire le mete del trattamento; A. Pazzagli e R. Rossi, invece, l'hanno ...
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Alessandra De Coro
Psicanalista italiano (Penne, Pescara, 1897 - Roma 1970). P. è da annoverare tra i fondatori della psicoanalisi in Italia. Laureato in Medicina nel 1922, diventa allievo del [...] essere considerati molto moderni, P. propone di considerare il Sé come una sorta di “cornice di riferimento delle nostre percezioni interne” che, grazie alla persistenza nel tempo, “ci dà l’impressione della continuità”; il Sé è dunque “la base ...
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Psicomotricità
Giovanni Chiavazza
Renza Calliano Massara
Claudio de' Sperati
Il termine psicomotricità indica l'insieme delle dottrine e pratiche terapeutiche che riguardano la reciproca integrazione [...] corporeo su cui agire, quali il tono muscolare, la postura, il movimento, le relazioni con lo spazio e il tempo, la percezione di sé e il rapporto con gli oggetti esterni. Esse costituiscono il terreno dell'azione psicomotoria, un po' come il terreno ...
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Psiche
Simona Argentieri
Il sostantivo psiche è desueto e rimanda a una remota classicità o a contesti accademici, ma le parole che contengono nella radice il riferimento alla p., come psicologia, psicoanalisi, [...] è composta da tante funzioni affettive, sensoriali, cognitive verbali e non verbali; da sogni, fantasie e memorie; da percezioni e da raffinate astrazioni e simbolizzazioni; della modesta consapevolezza che, nella salute e nella patologia, esiste una ...
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Pregiudizio
Giovanni Jervis
di Giovanni Jervis
Pregiudizio
Definizione del concetto
Alla lettera e in senso generale il pregiudizio è un giudizio anticipato rispetto alla valutazione dei fatti. Risponde [...] a reali ed eventualmente importanti caratteristiche delle culture.
I tipi di mentalità e di personalità prevalenti, e le percezioni sociali all'interno di una data cultura (v. Moscovici, 1984), per quanto siano difficili da obiettivare sembrano avere ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.