Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] nella Recherche di Proust. Da una parte, essa, "aménageuse habile", "affaiblit tout", dunque anche la coscienza delle percezioni, trasformando in automatismi gesti in precedenza volontari così da permettere una certa "économie à notre système nerveux ...
Leggi Tutto
Psicologia archetipica
James Hillman
di James Hillman
Psicologia archetipica
sommario: 1. Origini della psicologia archetipica. 2. Immagine e anima: la base poetica della mente. 3. Immagine archetipica. [...] 'immaginazione attiva' (v. Hull, 1971).
A volte, l'immaginazione attiva diventa in terapia il metodo elettivo. Si ha la percezione diretta di una o più figure immaginarie. Queste figure, con le quali si conversa, si agisce, o che vengono descritte ...
Leggi Tutto
Psicologia della forma
Wolfgang Metzger
di Wolfgang Metzger
Psicologia della forma
sommario: 1. Introduzione. 2. La situazione di partenza. 3. Il significato dell'elementarismo (atomismo) e del connessionismo [...] è rappresentata dalla ‛scuola di Graz', cui appartennero tra gli altri A. Meinong, che tentò di rifondare la teoria della percezione come ‛teoria dell'oggetto', St. Witasek e A. Höfler, e il cui più eminente sperimentatore è stato V. Benussi. Nella ...
Leggi Tutto
Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] le ansie, i timori, le speranze per il presente e il futuro individuale e della comunità. Considerando tutto ciò, la percezione della durata e la meditazione sul tempo si sono intrinsecamente legate sia alle attività produttive, sia ai culti, ai miti ...
Leggi Tutto
Paolo Crepet
Adolescenza
«Stato soave, stagion lieta è cotesta...»?
Oltre la dimensione del disagio giovanile
di Paolo Crepet
21 febbraio
Una sedicenne di Novi Ligure, Erika De Nardo, insieme con il fidanzato [...] cresce in rapporto alla rappresentazione mentale che si ha del proprio corpo. Quest'immagine è il risultato delle sensazioni, delle percezioni di sé, di una costruzione che il soggetto elabora con il concorso di componenti emotive, come di fattori ...
Leggi Tutto
Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] come indicatore d'uno stato di crisi, il vero obiettivo dei ricercatori è quello di cercare conferme alle più diverse percezioni di 'problema sociale': che sia questo uno sviluppo economico troppo lento o troppo veloce, la crisi della famiglia o dei ...
Leggi Tutto
Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] una serie di aggiustamenti in cui ognuno risponde a impulsi sia propri che altrui, in un processo in cui passa da una percezione convenzionale e astratta di sé (il 'me') a una concreta ('io'), reagendo in modo pratico agli impulsi ai quali il 'me ...
Leggi Tutto
Alcolismo
Giovanni Gasbarrini
Giovanni Addolorato
Giuseppe Francesco Stefanini
Hasso Spode
Il concetto di alcolismo non ha un significato univoco, né nel linguaggio comune, né in quello scientifico; [...] oggettivo' (Fingarette 1989), in quanto l'alcolismo è certamente una componente del 'mondo', nella misura in cui produce percezioni e determina azioni, è altrettanto vero che l'alcolismo non è definibile solo a livello somatico, ma rappresenta anche ...
Leggi Tutto
Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] immagini mentali è però necessario accertare come esse si formino nel nostro cervello; se esse non sono distinguibili dall'immediata percezione di un oggetto reale, si potrebbe infatti concludere che esista un'identità tra l'immagine e la sua matrice ...
Leggi Tutto
Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] a un'altra. Questo aspetto delle caratteristiche percettive del bambino ha portato alla discussione, tuttora aperta, sulle percezioni amodali presenti nelle età più precoci, che secondo alcuni ricercatori aiutano il bambino a integrare le esperienze ...
Leggi Tutto
percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.