imperfezione
imperfezióne [Comp. di in- neg. e perfezione] [FAF] Il venir meno dei requisiti occorrenti a un ente per poter essere considerato perfetto; anche il qualcosa che determina questo venire [...] meno, sinon. allora di difetto. ◆ [FSD] I. reticolare: lo stesso che difetto reticolare ...
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Filosofia
Nella filosofia greca, in rapporto al significato del termine greco πέρας («limite»), ciò che è completo perché condotto a termine, ciò che ha forma, ordine, armonia e bellezza e quindi ciò che [...] è perfetto perché ‘non manca di niente’. Diversamente si configura il concetto di f. quando viene messo a confronto con l’infinito nel contesto della cultura religiosa dell’età ellenistica: posta la divinità come ciò che non trova limite nelle sue ...
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Termine usato da Aristotele in contrapposto a «potenza» (δύναμις), per designare la realtà che ha raggiunto il pieno grado del suo sviluppo. Il termine fu ripreso da G. Leibniz per indicare la monade, [...] in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo.
Nel campo delle scienze biologiche il termine è stato usato per definire il principio dirigente dello sviluppo di ogni organismo. In questa accezione il termine e. fu ripreso da H. ...
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Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] è l’altro di ‘compiuto in sé e per sé’, ‘perfetto’. Questo secondo valore prevale e caratterizza la filosofia greca, che, nella sua svalutazione del divenire come segno e manifestazione d’imperfezione, tendeva a concepire l’a. come ciò che è ...
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Iyengar, B.K.S. (propr. Bellur Krishnamachar Sundara Raja). – Yogi indiano (Bellur 1918 - Pune 2014). Iniziata nell’adolescenza la pratica dello yoga, ne divenne istruttore nel 1937, elaborando negli anni [...] successivi un metodo originale, che da lui prende nome e che è fondato sul perfetto controllo della respirazione (pranayama) e sulla precisione dell’allineamento durante l’esecuzione delle posizioni (asana), ottenuto anche grazie all’ausilio di ...
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Filosofo francese (m. tra il 1126 e il 1130), è stato confuso con Bernardo Silvestre (v.) e con Bernardo di Moëlan (v.); è tra i maggiori maestri di Chartres, dove insegnò dal 1114 al 1119; fu poi a Parigi; [...] gli furono discepoli Giovanni di Salisbury, che lo giudicò "il più perfetto fra i platonici", Guglielmo di Conches e Riccardo di Coutances. Nulla resta delle sue opere, ma del suo insegnamento abbiamo interessanti notizie da Giovanni di Salisbury: ...
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Filosofo, teologo e scrittore statunitense (Johnstown, Pennsylvania, 1933 – Washington 2017). Filosofo conservatore, il cui pensiero politico si inquadra nella società americana, ha cercato di conferire [...] il cattolicesimo, e di dare un contenuto spirituale al capitalismo, sistema economico e sociale che riteneva non perfetto ma perfettibile. Laureato al Stonehill College e poi all'università Gregoriana di Roma, ha proseguito gli studi teologici prima ...
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Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Filosofia
Nella tradizione filosofica occidentale, il concetto di [...] spirituale (amor platonico). La stessa idea dell’a. sta alla base della concezione teologica e cosmologica di Aristotele: Dio, come ente perfetto, non ama il mondo, ma è amato, e lo muove appunto come l’oggetto dell’a. che, attraendo, muove senza ...
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Nome con il quale è noto il filosofo averroista M. A. de' Passeri (m. Padova 1563); figlio di Niccolò (m. 1522) che aveva insegnato arti e poi medicina all'univ. di Padova, occupò dal 1517 la cattedra [...] . Maggi. È autore di commentarî alla Fisica e al De anima (post., 1576) di Aristotele (ove intende dimostrare il perfetto accordo fra Averroè e Simplicio sulla dottrina dell'unità dell'intelletto); da un punto di vista averroistico polemizzò contro P ...
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Filosofo greco (fine sec. 4º a. C.) della scuola peripatetica. Non si hanno notizie circa la sua vita; delle sue opere restano solo pochi frammenti. Nel Bίος 'Eλλάδος ("Vita della Grecia") tracciava una [...] ("Costituzioni") erano una raccolta di costituzioni di stati greci; il Tριπολιτικός conteneva una trattazione dello stato perfetto come sintesi delle tre forme politiche fondamentali, monarchia aristocrazia e democrazia. È da ricordare inoltre un ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...