Località di Roma sulla Via Nomentana, dai cui depositi pleistocenici provengono due crani neandertaliani: il S. I, femminile, ben conservato, il S. II frammentario. I due reperti vengono riferiti all’ultimo [...] periodointerglaciale Riss-Würm. L’uomo di S. si differenzia dagli altri neandertaliani per la piccola capacità cranica (1200 cm3) e il forte appiattimento della volta cranica. ...
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Mare
Ernesto Mazzetti
Umberto Solimene
L'habitat prevalente del genere umano è la terraferma; eppure nel corso della sua formazione il nostro pianeta ha riservato solo il 30% della sua superficie alle [...] oceaniche ne provocava la contrazione, e affondamento di terre nelle fasi di scioglimento dei ghiacciai.
Oggi la Terra vive un periodointerglaciale: ma solo 12.000 anni fa la coltre gelata raggiungeva l'odierna posizione di Parigi, in Europa, e di ...
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PALEOANTROPOLOGIA (XXVI, p. 1; App. II, 11, p. 486)
Sergio SERGI
La preominazione (preumani e non preumani). - Nuove scoperte di primati fossili e la revisione del materiale già conosciuto hanno portato [...] dei varî biotopi ed ecotopi dell'Ecumene, quali si determinano dalle alternanze dei glaciali e degli interglaciali. I periodi glaciali hanno il loro riflesso nell'evoluzione delle culture di pari passo con l'evoluzione morfofisiologica degli ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] 'incirca da 120.000 anni, cioè a partire dalla fine dell'interglaciale Riss-Würm fino a tutto il Würm II, si entra in un anni Sessanta, in quello che si può ben a ragione chiamare il periodo di Harris, che si ebbe una vera e propria svolta non solo ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] fase (o stadio) dell'ultima delle grandi glaciazioni dell'emisfero settentrionale, detta Würm III; la fase interglaciale che la precedette è chiamata Eem, e il periodo a cavallo tra le due (Eem-Würm) risale con tutta probabilità a 75.000 anni fa ...
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Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] fondamentali che riguardano l'evoluzione del genere Homo: il periodo e l'area in cui si è evoluto; l' è meglio conosciuto per i reperti rinvenuti nei depositi dell'ultimo interglaciale e del Pleistocene superiore, che hanno fornito i resti di più ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] di alte montagne. Tuttavia, a partire dall'interglaciale Riss-Würm cominciarono a farsi sentire anche le conseguenze stretta interazione tra uomo e vegetali: quanto più lungo è il periodo nel quale ciò è avvenuto tanto più è probabile il successo. ...
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interglaciale
agg. [comp. di inter- e glaciale]. – In geologia, fase o periodo i., o, con uso sostantivato, l’i., il periodo di tempo caratterizzato da clima temperato e asciutto, compreso tra due fasi di espansione dei ghiacciai (fasi o periodi...
mindel
mìndel (o Mindel) s. m. [dal nome del fiume Mindel, in Baviera, affluente del Danubio]. – In cronologia geologica: 1. La terza, in ordine di tempo, delle cinque glaciazioni che caratterizzano il periodo pleistocenico, dell’èra neozoica....