L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] a una successiva di complessità culturale, ponendo in rilievo l’importanza decisiva di due ‘rivoluzioni’: la rivoluzione agricola, in virtù e del commercio, che consentono invece di individuare un periodo storico nella sua specifica fisionomia. A ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] L. B. Kamenev. Sul modo di intendere la strategia staliniana (fine della prospettiva della "rivoluzione mondiale", costruzione del "socialismo in un al fascismo e alla politica del "terzo periodo", che riformulava la strategia dell'Internazionale ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e statista russo V. I. Ul′janov (Simbirsk 1870 - Gorki, Mosca, 1924). Figlio di un ispettore scolastico, la sua giovinezza fu segnata dalla vicenda del fratello maggiore Aleksandr, [...] economica russa la sua concezione del processo rivoluzionario; è di questo periodo il saggio Čto takoe "druz′ja naroda" i altro, organizzò l'ondata di simpatie e di entusiasmo suscitata dall'esperienza della rivoluzione sovietica, rendendo più forte, ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] a questo periodo le Lettres à Sophie (post., 1792), epistolario eloquente e doloroso, e insieme ricco di osservazioni di un sistema rappresentativo, fondato sull'uguaglianza civile. La monarchia stessa doveva mettersi alla testa della rivoluzione ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] morale. Risalgono a tale periodo (1763) il Saggio sulla grandezza e decadenza del commercio di Milano sino al 1750 e camerale, consigliere intimo di stato (1783), membro della municipalità repubblicana (1796). Con la Rivoluzione francese (alla quale ...
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Famiglia fiorentina, nota dalla metà del sec. 13º; alla fine dello stesso secolo, da Bonamico, più volte ambasciatore a Bonifacio VIII, si staccarono cinque rami, i quali, destreggiandosi tra le varie [...] però con l'accordarsi. Nel periodo dell'incerta fortuna di casa Medici tra il 1494 e di Lorenzo Carlo e Alessandro ebbero origine due linee: la prima si estinse nel 1797 con il sacerdote Gilberto Enrico, esule dalla Francia durante la Rivoluzione ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] di materiali musicali rappresentano, di fatto, la genesi dell’Archivio Storico Ricordi.
È l’epoca in cui i mutamenti messi in atto dalla rivoluzione che nel periodo tra il 1839 e il 1860 tra le 27 opere remunerate da Ricordi, ben 19 sono di Verdi. Se ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] assiste alla rovina nella quale la rivoluzione ha gettato la Francia e, in ultimo, all'esecuzione di Luigi XVI. Il poema (" Di particolare interesse invece l'epistolario di questo periodo; fuori del turbine dorato dell'età napoleonica, la vecchiaia di ...
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Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] regno delle Due Sicilie e del ducato di Parma, con utili ingenti. La rivoluzione del luglio 1830, e più ancora quella sistemato nei suoi possedimenti di Tring, che, aperto al pubblico nel 1892, ebbe dal 1894 un suo periodico (Novitates zoologicae) ed ...
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Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò all'univ. del Vermont e alla "Johns Hopkins" di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie università del Middle [...] (1949), in cui introduce il concetto di "transazione" in sostituzione di quello di "interazione": la conoscenza non mette in soprattutto nel periodo fra le guerre mondiali, in cui, dopo le presto deluse simpatie per la rivoluzione sovietica, fu ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., con riguardo a fenomeni che ripetano certe...