ventricolo Cavità o concamerazione, talora in forma tubolare, nell’interno di un organo o di un apparato.
Anatomia comparata
Sezione del tubo digerente corrispondente allo stomaco o a una sua parte: v., [...] Deviazione del liquor, attraverso un lungo capillare di plastica, da un v. cerebrale alla cavità peritoneale, per la cura dell’idrocefalo. È detta anche derivazione ventricoloperitoneale. Ventricolostomia Intervento palliativo praticato nel ...
Leggi Tutto
NEUROCHIRURGIA
Giampaolo Cantore
(v. cranio-cerebrale, chirurgia, XI, p. 793; App. II, i, p. 721; neurochirurgia, App. III, ii, p. 258)
Negli ultimi quarant'anni molte innovazioni tecniche in campo [...] delle varie forme di questa patologia; al momento, la derivazione più impiegata è quella ventricolo-peritoneale.
Nella chirurgia della colonna vertebrale sono notevolmente migliorati i risultati nel trattamento delle mieloradicolopatie dopo l ...
Leggi Tutto
MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] di produzione anticorpale delle cellule coltivate in vitro sono relativamente modesti, l'ibridoma può essere inoculato nella cavità peritoneale di un topo, e il liquido che si forma (ascite) costituirà una ricca sorgente di anticorpi.
Uso degli ...
Leggi Tutto
. Anatomia umana. - In anatomia umana è il muscolo appiattito, situato come un setto a forma di cupola fra la cavità toracica e quella addominale (fig.1). Con la faccia superiore convessa, più alta a destra [...] da uno dei piani anatomici del diaframma), più spesso in rapporto a difetto di chiusura del setto pleuro-peritoneale; e dall'ernia spuria (senza sacco), più spesso d'origine traumatica (ferite toraco-addominali), lesioni ambedue chirurgiche.
Crampo ...
Leggi Tutto
Il caratteristico processo per il quale le amebe e un gran numero di Protozoi inglobano particelle solide - avvolgendole nella presa dei loro pseudopodî, per poi digerirle nell'interno di vacuoli, dove [...] l'intruso, digerendolo o comunque sequestrandolo. Ed è caratteristico l'assalto che le cellule ameboidi dell'endotelio peritoneale e del liquido periviscerale degli Anellidi dànno alle Gregarine, alle larve dei Gordius o ai mobilissimi Rabditi ...
Leggi Tutto
STREPTOTRICOSI
Cesare FRUGONI
Nino BABONI
. Malattie provocate da microrganismi vegetali appartenenti alla classe degli Schizomiceti, famiglia Actinomycetaceae, genere Actinomyces. Oggi la distinzione [...] di continuo della pelle e talora per via respiratoria. Alla necroscopia, oltre a raccolte purulente nelle cavità pleurica e peritoneale e talora nelle articolari, si possono rilevare nel polmone e talvolta nel fegato, nella milza, nel rene, nel ...
Leggi Tutto
GOTTI, Alfredo Luigi
Stefano Arieti
Nacque a San Giovanni in Persiceto, presso Bologna, il 31 marzo 1839 da Giovanni Battista e da Gaetana Maccaferri.
Giovanni Battista, nato nel 1795 da Domenico e [...] stalle che ospitano bovine affette dalla malattia, che le localizzazioni tubercolari più frequenti nel pollo sono nelle sierose peritoneale e mesenteriale, nel tubo intestinale, nella milza e nel fegato (Della tubercolosi bacillare negli uccelli e in ...
Leggi Tutto
DELLA VALLE, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Soccavo, presso Napoli, il 13 febbr. 1850.
Si laureò in medicina e chirurgia nel 1873, Poi in scienze naturali nel 1874, infine in scienze fisiche [...] tassonomica intermedia tra i Distomidi, i Didemnidi e gli Aplidi. Quanto ai Botrilli, avendone seguito lo sviluppo del sacco peritoneale fin dalla larva, poté affermare con sicurezza che esso si forma dall'intestino primitivo: da ciò gli sembrò di ...
Leggi Tutto
siringomielia
Condizione caratterizzata dalla presenza di una cisti (siringa) ripiena di liquido all’interno del midollo spinale: la cisti tende a ingrandirsi in lunghezza e larghezza nel corso del tempo, [...] liquorale, eseguita tramite l’impianto di un tubicino in silicone che scarica il liquido cistico nella cavità pleurica o peritoneale, a intervento di seconda scelta. L’intervento di derivazione è tuttora molto impiegato nei casi di s. non comunicante ...
Leggi Tutto
. Descritta nel 1932, su base anatomo-clinica, da B. B. Crohn, E. Ginzburg e G. D. Oppenheimer, è costituita essenzialmente da un processo infiammatorio granulomatoso, ad andamento torpido, ad evoluzione [...] simulare un'appendicite acuta (forma pseudo-appendicitica), mentre la possibilità di turbe della canalizzazione o di risentimento peritoneale giustifica la descrizione di una forma occlusiva e di una forma peritonitica.
Forma cronica. - L'inizio di ...
Leggi Tutto
cloragogeno
cloragògeno agg. [comp. di cloro-, del gr. ἀγωγός «che conduce», e -geno]. – In zoologia, tessuto c., epitelio ghiandolare dello strato peritoneale dell’intestino di molti anellidi policheti, costituito da grosse cellule a contenuto...