Sovrano della dinastia persiana degli Ziyaridi (m. 1012); salì al trono nel 976, ma nel 981 perdette il regno che poté recuperare solo dopo diciassette anni d'esilio (998). La sua violenza e crudeltà provocarono [...] -didattico (Qābūs Nāme) da lui composto per il figlio Gīlānshāh, una delle più interessanti opere del genere nella letteratura persiana. Il suo sepolcro (Gunbadh-i Qābūs), sulle rive meridionali del Mar Caspio, è uno dei più caratteristici monumenti ...
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(gr. ᾿Αρεία) Antica regione persiana a SO della Battriana; sottomessa da Alessandro, appartenne prima ai Seleucidi, poi all’impero dei Parti. ...
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Sovrano mongolo della dinastia persiana degli Īlkhān, che regnò dal 1295 al 1304. Fu il primo della sua dinastia ad abbracciare l'Islam e ad assimilare la cultura musulmana. ...
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Dinastia persiana musulmana, che regnò sulle regioni costiere del Caspio meridionale nei secc. 10°-11° d. C. Oltre al Giurgiān e al Ṭabaristān, il loro potere si estese per qualche tempo nel Gibāl (antica [...] Media) sino alle frontiere della Mesopotamia ...
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Dinastia persiana, affermatasi con Karīm Khān (1750-1779) nell'anarchia che seguì la morte di Nādir Shāh. Conseguita la supremazia sulla Persia centrale e meridionale, Karīm Khān, diede al paese un lungo [...] periodo di pace interna. Alla sua morte i suoi figli e nipoti contesero il potere ai Cagiari, e infine dovettero arrendersi al loro capo Āghā Muḥammad Khān (1794) ...
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Fondatore della dinastia persiana dei Ṣafavidi (Ardabīl 1487 - ivi 1524). Approfittando dell'anarchia seguita in Persia alla morte di Uzūn Ḥasan, e con l'aiuto dei Qizilbāsh (elementi turchi della sua [...] provincia di origine), riuscì a estendere il suo dominio su buona parte della Persia. Nel 1502 assunse il titolo di scià. Combatté a lungo contro i Turchi Osmanlī, dai quali fu battuto a Cialdirān (1514), ...
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Famiglia persiana, che nella seconda metà del sec. 8º diede ai califfi abbasidi una serie di ministri e uomini di stato. Il primo di essi è Khālid ibn Barmak, consigliere di Abū l-῾Abbās e al-Manṣūr; ancor [...] maggiore influenza ebbero, con al-Mahdī, il figlio di Khālid, Yaḥyà; con Hārūn ar-Rashīd, i figli di Yaḥyà, al-Faḍl e Gia῾far. La fortuna della famiglia ebbe un repentino tracollo nell'803, per cause non ...
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Dinastia iranica musulmana, che regnò sulla Transoxiana e parte della Persia orientale nei secc. 9º-10º d. C. Il suo maggiore sovrano fu Ismā῾īl (872-907), che estese il dominio samanide dalla Farghāna [...] rilevante l'incidenza che essi ebbero in campo culturale favorendo e quasi impersonando la rinascita della lingua e della poesia persiana. Alla corte samanide di Buchara (e nella vicina Samarcanda) fiorirono tra gli altri i poeti Rūdaghī e Daqīqī. ...
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peshwa
Termine di origine persiana che designò, dal 1674, uno degli otto ministri alla corte del sovrano , in India. La carica divenne poi ereditaria in una famiglia di brahmani Chitpavan. Dagli inizi [...] del 18° sec., esautorato il re, i p. divennero i capi effettivi della Confederazione maratha. L’ultimo di essi fu deposto dagli inglesi nel 1818 ...
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Saffaridi
Dinastia persiana, regnante dall’861 al 1003, nel Sistan, al confine fra l’Iran e l’Afghanistan attuali. Il nome S. deriva dall’arabo saffar («ramaio») probabile mestiere di Ya‛qub ibn Laith, [...] il fondatore della dinastia, il quale combatté tanto i kharijiti stanziati nelle regioni orientali quanto le truppe califfali, vincendo inoltre i Tahiridi nel Khorasan. Alla morte di Ya‛qub, il regno entrò ...
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persiana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. persiano «di Persia» (perché l’uso di questo tipo di chiusura è frequente nei paesi orientali), sul modello del fr. persienne]. – Serramento esterno per finestre, generalmente di legno, che serve...