Dottore della Chiesa (Nisibi, Siria orient., 306 o 307 - Edessa 372). Teologo, autore di numerosi scritti in forma metrica in lingua siriaca. Particolarmente importanti sono le sue concezioni cristologiche [...] direzione della locale scuola catechetica, e a Nisibi E. visse fino al 363, quando la città cadde in mano ai Persiani ed egli si trasferì a Edessa, dove diresse la scuola teologica e visse conducendo vita monastica. Autore diffuso e talora prolisso ...
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Nome di varî santi, spesso confusi tra loro, fra i quali vanno ricordati: 1. A. detto anche Agatangelo e Taumaturgo, indicato talvolta anche come vescovo di Melitene, per confusione con l'omonimo del sec. [...] ; festa, 31 marzo. 2. A. di Amida (od. Diyarbakir, in Turchia): vendette i vasi della sua chiesa per liberare i Persiani prigionieri (422); sue lettere furono commentate dal vescovo Maris; festa, 9 aprile. 3. A. di Costantinopoli, ivi martire sotto ...
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(ebr. Belsha’ṣṣar) Nella Bibbia, re di Babilonia, figlio di Nabucodonosor, sotto il cui regno il profeta Daniele ha le sue visioni escatologiche. Viene ucciso la notte successiva a una cena regale, durante [...] «Mane, Thecel, Phares», interpretate da Daniele come sentenza divina dell’imminente fine di B. e del suo impero. La critica moderna tende a identificarlo con Bēl-shar-uṣur, figlio di Nabonedo, che sarebbe stato ucciso nel 539 a.C. dai Persiani. ...
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Monoteismo
Raffaele Savigni
La fede nell’esistenza di un unico Dio
I popoli antichi adoravano molte divinità concepite, ciascuna con particolari caratteristiche, a somiglianza dell’uomo. Accanto a questi [...] monoteismo
Gli antichi credevano in genere nell’esistenza di più dei (politeismo). Il mazdeismo (zoroastrismo), la religione dei Persiani, tendeva però al monoteismo, in quanto considerava la storia del mondo come una lotta continua tra il dio buono ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] l’Italia (568), alcune popolazioni slave e gli Avari a stento furono respinti oltre il Danubio. Nel 604 i Persiani occuparono Mesopotamia, Siria e Palestina; solo il valore dell’imperatore Eraclio (610-641) riuscì a recuperare quelle province. Nel ...
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Divinazione in base ai sogni.
La religione vedica conosce riti contro i cattivi sogni considerati alla stregua di ogni altro male; ma questa concezione cede presto, nella letteratura brahmanica, all’idea [...] non per tutti comprensibile e richiedano l’interpretazione di competenti (oniromanti), quali, per es., i bārū babilonesi, i magi persiani. Da questa o. occasionale si sviluppa poi in certe civiltà (per es., babilonese e, più tardi, ellenistica), un’o ...
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Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro [...] sotto i Sasanidi. I p. respingono l’appellativo di ‘adoratori del fuoco’ dato loro dagli Indiani, e dichiarano di adorare soltanto Dio (Ahura Mazdā), benché il fuoco abbia gran parte nelle loro cerimonie, come già in quelle degli antichi Persiani. ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] , 1930). La l. del sole e quella della luna furono in seguito privilegiate rispetto a quelle degli altri pianeti da parte di astrologi persiani, come Sa'dān Abū-Sa'īd Shādān, vissuto in Iran alla fine del sec. 9° e discepolo di Abū Ma῾shar. Negli ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] straniera (così anche il termine m., invalso sin dal 4° sec. a.C., è tratto dal nome magi dei sacerdoti persiani).
L’interesse del mondo greco per la m. si fa particolarmente vivace nel seno della compenetrazione culturale tra civiltà classica e ...
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Eollandista, nato ad Anversa il 19 agosto 1859. Entrò nel 1876 nella Compagnia di Gesù e nel 1891 nella società dei bollandisti; dal 1892 dirige gli Analecta bollandiana, e per la vasta erudizione e l'acuto [...] , Bruxelles 1927; Cinq leçons sur la méthode hagiogr., ivi 1934. Il D. ha pubblicato le versioni greche degli atti dei martiri persiani sotto Sapor II (in Patr. Orientalis, II, 4, Parigi 1905) e, con C. van de Vorst, il Catal. codicum hagiogr ...
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persiana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. persiano «di Persia» (perché l’uso di questo tipo di chiusura è frequente nei paesi orientali), sul modello del fr. persienne]. – Serramento esterno per finestre, generalmente di legno, che serve...