Poeta lirico persiano (n. Shīrāz 1320 circa - m. 1389). Trattò nella forma poetica del ghazal, da lui condotta al più alto grado di perfezione, le gioie del vino e dell'amore, lo splendore della primavera [...] fiorita, la vita serena e socievole tra gli amici, la beffa del pietismo ipocrita: temi tutti già tradizionali della lirica persiana, cui Ḥ. seppe dare forma canonica con una profonda sensibilità personale ...
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Poeta persiano (Tabrīz 1874 - Teheran 1925). Discendente della dinastia dei Qāgiār e soprannominato Gialāl al-mamālik "Maestà dei regni", come è attestato dalla biografia premessa alla raccolta delle sue [...] poesie Az āthār-i Īraǵ ("Opere scelte di Īraǵ"). Diversamente da alcuni poeti a lui contemporanei, espresse sentimenti patriottici in tono calmo e satirico. Molto attento alle questioni sociali, trattò ...
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(medio persiano Ahriman) Nella religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo), lo spirito maligno antagonista di Ahura Mazdā, la divinità suprema. Nelle Gāthā, i libri più antichi dell’Avesta, l’opposizione [...] non si esercita direttamente nei confronti di Ahura Mazdā, ma nei confronti dello Spenta Mainyu, lo spirito benedetto che, pur appartenendo alla suprema divinità, ne rimane sempre distinto, mentre Ahura ...
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Poeta persiano (sec. 12º), vissuto alla corte dei sultani di Ghazna; uno dei primi e principali rappresentanti della poesia mistica, cui dette con i suoi poemi (mathnawī), dal contenuto religioso, come [...] ilā l-ma῾ād ("Viaggio degli uomini per l'altra vita"), modelli rimasti a lungo canonici nella tradizione poetica sufica di Persia. Autore di qaṣā'id, S. scrisse anche nella forma metrica del ghazal, ancora non perfetta dal punto di vista tecnico, ma ...
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Pseudonimo del poeta persiano Abū 'l-Ḥasan Raḥīm (Giandaq 1782 - ivi 1859). Segretario del governatore del Simnān, finì in prigione dietro falsa accusa e scrisse Sardāriyya (da sardār "generale"), una [...] raccolta di poesie osceno-satiriche contro il governatore. Dopo essere stato esiliato, fu nominato visir a Kashān, ma fu poi nuovamente arrestato a causa della satira Khulāsa al-iftiḍāḥ ("Breve descrizione ...
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Storico e uomo politico persiano (Hamadān 1247 - Sulṭāniyya 1318 circa). Entrato a corte come medico, divenne poi ministro dei sovrani mongoli di Persia, in particolare di Ghāzān e Ūlgiaitū; accusato di [...] . La sua grande opera, Giāmi' at-Tawārīkh ("Raccolta di storie"), è costituita dalla storia dei Mongoli e degli Īlkhān di Persia in particolare, e tratta in generale la storia arabo-musulmana e quella di altri popoli d'Oriente e d'Occidente. L'opera ...
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Uomo politico persiano (n. 1798 circa - m. Kashan 1852); primo ministro (1848-51) dello scià Nāṣir ad-dīn, tentò di modernizzare la Persia attraverso una serie di riforme che toccarono tutti i settori [...] della società (potenziamento dell'amministrazione centrale, apertura al commercio con l'estero, creazione di una nuova scuola per pubblici funzionarî, laicizzazione del sistema giudiziario). Responsabile ...
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´ Poeta persiano (Giām, Harāh, 1414 - ivi 1492). Il gruppo dei suoi poemi maggiori, dal titolo complessivo di Haft Awrang ("Le sette stelle dell'Orsa"), tratta argomenti canonici della letteratura epicoromanzesca [...] persiana (Giuseppe e Zulaikha, Laila e Maǵnūn, Alessandro Magno), con forte prevalenza dell'elemento mistico e moraleggiante. Opere minori sono il Bahāristān ("Il verziere"), raccolta di racconti e massime ...
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Poeta persiano (Shīrāz 1808 - Teheran 1854). Rimasto orfano giovanissimo, divenne il protetto del principe di Shīrāz, Shugiā῾ as-Salṭāna (1823); successivamente il sovrano qāgiār, Muḥammad Shāh, lo nominò [...] poeta di corte. Grazie agli studî e ai viaggi che intraprese, Q. perfezionò il suo talento poetico divenendo uno dei maggiori panegiristi d'epoca qāgiār. Oltre al suo vasto Dīwān, ricco di elementi autobiografici ...
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(ant. persiano Parthava) Antica popolazione iranica, di origine probabilmente nomade, stanziatasi dal 3° sec. a.C. in una regione dell’altopiano iranico fra l’Elburz e l’Amudar’ja (ant. Oxus), il Caspio [...] e il deserto centrale, che da essa prese il nome di Partia. Grazie a una politica aggressiva, nel 248 a.C. il re Arsace potè proclamare la fondazione di un impero che sotto Mitridate I (170-138 a.C.) arrivò ...
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persiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Della Persia, paese e stato antico e moderno dell’Asia occid. tra il Mar Caspio e il Golfo Persico (oggi denominato ufficialmente Repubblica Islamica d’Iràn, pers. Īrān): l’antico impero p.; le guerre...
persa1
pèrsa1 (o pèrsia) s. f. [lat. pĕrsea, dal gr. περσέα, nome di una pianta non bene identificata, forse la balanite egiziaca]. – Nome region. dell’erba maggiorana.