La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] sono di origine greca o bizantina: urġun (organo), armuniki (flauto di Pan), e salbab o salbak (sambyke o sambuka); uno è il persiano ǧank (arpa), gli altri sono di origine araba e rappresentano i tamburi, gli aerofoni e gli strumenti a corda che si ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] cultura cristiana. A questo periodo risale infatti la composizione di un dialogo, scritto a imitazione del Fedone, che fu tradotto in persiano, in ebraico e più tardi, per volere di re Manfredi (1258-1266), in latino, con il titolo di Liber de pomo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'invenzione della magia in Grecia
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La magia può essere considerata un’invenzione greca [...] e della fallacia.
Consiglieri alla corte del re e indovini, i magoi sono ugualmente i fautori di un tentativo di usurpazione del potere persiano che si concluderà con l’avvento del re Dario I e l’eccidio dei membri della loro tribù.
Ma la storia dei ...
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PHILOXENOS (Φιλόξενος, Philoxenus)
P. Moreno
1°. - Pittore di Eretria, forse del demo attico di questo nome, o della città dell'Eubea. È noto da Plinio, che lo ricorda con Ariston ed Aristeides tra i [...] orientale il luogo dell'azione. L'opera è peraltro molto lacunosa e lo stesso cavaliere è incerto; ma la figura del persiano richiama certi personaggi di Ph. (o anche del sarcofago di Sidone), un cane ferito è rappresentato nell'atto di posare la ...
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SENMURV (avestico saēna-meregha; pehlevico sēn-murv., sīmurgh)
A. Bisi
Uccello favoloso attestato nella tradizione letteraria iranicà del I millennio a. C. e nelle arti parthica e sassanide, dalle quali [...] 737-38; 795-96; 845; 856; C. V. Trever, Il cane-uccello. Senmurv e Paskudj, Leningrado 1937 (in russo); A. Bausani, Persia religiosa, Milano 1959, passim, in particolare p. 340-41; P. O. Harper, The Senmurv, in Bulletin of the Metropolitan Museum of ...
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FABRI, Pio
Maria Assunta Bardaro Grella
Nipote dell'incisore Luigi, nacque a Roma il 21 ott. 1847 da Leopoldo e da Fortunata Scudellari (Roma, Archivio stor. del Vicariato, Registro dei battesimi, n. [...] e cercando, con tale tecnica, di avvicinarsi il più possibile all'arte antica ed in particolare allo stile moresco e persiano. In questa ricerca di immedesimazione nell'arte e nello spirito antico, il suo lavoro venne paragonato da Fumière (p. 46 ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] monofisita fra tumulti e distruzioni in cui perì buona parte del patrimonio monumentale antico. Nel 619, dopo un rovinoso assedio, il persiano Khusraw II strappò A. all’Impero d’Oriente, a cui un decennio dopo la recuperò Eraclio. Nel 642 vi entrò il ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
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È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] Crimea, ucciso nel 1640, Sa‛ādet Ghirāi, khān di Crimea, morto nel 1695, Şāfī, creduto figlio dello scià persiano Ḥusein e aspirante al trono della Persia, morto nel 1755-56, il poeta Mehmed Hishmet (morto nel 1768-69), ecc.
Rodi non prese parte alla ...
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MANICHEISMO
Alberto Pincherle
. È la religione fondata da Mānī (v. sotto), la quale tra la seconda metà del sec. III d. C. e il XIII si diffuse, nonostante le frequenti persecuzioni, fino alla Spagna [...] tempo del re Narsete (293-302), nel piccolo re di Hira sull'Eufrate, ‛Amr ibn ‛Adī. Ma ben presto anche in Persia il manicheismo, proscritto benché facesse sentire il suo influsso anche su altri riformatori quali Battai e Mazdak, fu ridotto a presso ...
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Nome usato nell'Europa cristiana (le più antiche testimonianze se ne hanno in Francia nel sec. XII) per designare i seguaci del "Vecchio della montagna", misterioso personaggio vivente in un castello inaccessibile [...] e si fece propagatore in oriente delle pretese di lui, divenendo nel 500 ègira (1107 d. C.) gran maestro degli Ismā‛īliyyah di Persia. Fin dal 483 èg. (1090 d. C.) egli si era impadronito di Alamūt, fortezza in posizione formidabile a NE. di Qazwīn ...
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persiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Della Persia, paese e stato antico e moderno dell’Asia occid. tra il Mar Caspio e il Golfo Persico (oggi denominato ufficialmente Repubblica Islamica d’Iràn, pers. Īrān): l’antico impero p.; le guerre...
persa1
pèrsa1 (o pèrsia) s. f. [lat. pĕrsea, dal gr. περσέα, nome di una pianta non bene identificata, forse la balanite egiziaca]. – Nome region. dell’erba maggiorana.