GILDERSLEEVE, Basil Lanneau
Filologo classico, nato a Charleston (Stati Uniti) il 23 ottobre 1831, morto a Baltimora il 9 gennaio 1924. Studiò in Germania con J. Franz, F. W. Ritschl e F. W. Schneidewin; [...] of minute research, 1895). Oltre a questa attività, sono in particolare da ricordare di lui l'edizione delle satire di Persio (1875), quella delle Olimpiche e Pitiche di Pindaro (1883) e di scritti apologetici greci cristiani. Fu direttore dal 1880 ...
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LEONZIO Pilato
Paolo Falzone
Calabrese, forse di Piana Calabra, nei pressi di Reggio, nacque intorno al 1310. Quanto della sua vicenda biografica è possibile ricostruire dipende, essenzialmente, da [...] del mito di Penteo. Poiché Paolo da Perugia morì a Napoli durante la pestilenza del 1348 ed essendo il commento a Persio opera degli ultimi anni della sua vita, si può supporre che Paolo abbia appreso l'opinione di L. attraverso Barlaam, quando ...
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Bartolomeo di Giampietro della Fonte (Fontius) nacque a Firenze nel 1445 e ivi morì nell'ottobre 1513. Seguì (fin dal 1464) i corsi di Cristoforo Landino e dell'Argiropulo nello studio pubblico e le lezioni [...] con Taddeo Ugoletto a riordinare la biblioteca Corvina. Tornato dopo sette mesi in patria, non si mosse più.
Commentò Persio, Giovenale e Valerio Flacco; allestì l'edizione principe di Cornelio Celso (1478), tradusse Apollonio Rodio e altri autori ...
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MARMORALE, Vincenzo (Enzo V.)
Filologo e critico, nato a Paduli (Benevento) il 13 aprile 1901, prof. dal 1942 di lingua e letteratura latina all'università di Catania, poi di Genova, attualmente (dal [...] l'ediz. di Arusiano Messio, Exempla elocutionum, Napoli 1939; e inoltre: Giovenale, Napoli 1938, 2ª ediz. Bari 1950; Persio, Firenze 1941, 2ª ediz. rifatta Firenze 1956; Cato maior, Catania 1944, 2ª ediz. Naevius poeta, saggio biobibliografico con ...
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Filosofo (Padova 1533 - ivi 1589), uno dei massimi rappresentanti della scuola aristotelica padovana del sec. 16º, per più punti vicino all'interpretazione alessandrista; combatté la "separazione" dell'intelletto [...] , contro Z., F. Piccolomini e B. Petrella; al primo rispose Z., al secondo replicò, in difesa di Z., A. Persio suo discepolo. Opere: Opera logica (1578); Tabulae logicae (1580); un commento ai Posteriora analytica (1582); De doctrinae ordine apologia ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] due o più auctoritates classiche delle quali le più recenti siano sviluppo della più antica (ad es. le variazioni che Persio e Giovenale fanno di loci di Orazio): in questi casi D. sottolinea la reciproca dipendenza; b) mediante un procedimento di ...
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MINUZIANO, Alessandro
Tammaro De Marinis
Nato nell'anno 1450 a S. Severo di Puglia, morto nel 1522 a Milano, dove fu editore e in seguito tipografo.
Il suo nome è legato alla pubblicazione della prima [...] 1500 "industria et impensa Alexandri Minutiani" e con gli stessi tipi si conoscono un De oratore di Cicerone, Giovenale e Persio, uno scritto del Merula sull'antichità della famiglia Visconti, una Oratione di S. Ambrosio in versi e un Virgilio ...
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SCHIFALDO, Tommaso
Alessandra Tramontana
– Nacque a Marsala, come egli stesso dichiara in un’epistola («quom Lilybeum, unde ego oriundus sum, forte peterem», Bommarito, 2001, p. 37), intorno al 1430.
Fu [...] pp. 63-103; A. Tramontana, S., T., in Enciclopedia oraziana, III, Roma 1998, pp. 471 s.; Ead., In Sicilia a scuola con Persio. Le lezioni dell’umanista T. S., Messina 2000; D. Bommarito, T. S. e il ms. 71.5 della Newberry Library di Chicago: aspetti ...
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distorcere
Vincenzo Valente
Il verbo non s'incontra in D. fuori dell'uso poetico. Indica l'atto del mutarsi di qualcosa dalla sua consueta forma o positura, e in alcuni esempi comporta un senso di deformazione [...] lusistis? super quem dilatastis os et eiecistis linguam? " (57, 4); altri interpreti citano alcuni versi, assai meno plausibili, di Persio (I 58-60). Non è improbabile peraltro la presenza di un ricordo, non segnalato, di un passo di Cicerone (De ...
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TRASEA Peto (P. Clodius Thrasea Paetus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Cesare GIARRATANO
Uomo politico romano di età imperiale. Nato a Padova, per quanto appartenente all'opposizione stoica e genero dei celebri [...] casa erano festeggiati i giorni natali dei due Bruti e di Cassio. Tra i più intimi di questa cerchia era il poeta Persio, che lo accompagnò in un viaggio, da Tr. poi poeticamente descritto. Fu anche in relazione col poeta tragico Pomponio Secondo. Ma ...
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persa1
pèrsa1 (o pèrsia) s. f. [lat. pĕrsea, dal gr. περσέα, nome di una pianta non bene identificata, forse la balanite egiziaca]. – Nome region. dell’erba maggiorana.
persa2
pèrsa2 s. m. e f. e agg. [dal lat. Persa o Perses, gr. Πέρσης, per lo più usati al plur., Persae, Πέρσαι] (pl. m. pèrsi o pèrse), ant. o letter. – Abitante della Persia, persiano: Che poran dir li Perse a’ vostri regi ... ? (Dante);...