D'ANDREA, Caio (Anton)
Servus Gieben
Discendente da nobile casato di Cortina d'Ampezzo, nacque il 5 genn. 1849 a Innsbruck. Studiò presso i frati minori di Bolzano e, vestito l'abito francescano (25 [...] in modo definitivo il carattere purista ed eclettico della pittura del D'Andrea.
A Roma copiò la Consegna delle chiavi del Perugino e il S. Stefano del Francia. La sua prima composizione originale fu una Vergine col Bambino (1880). Aveva già molte ...
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Pittore (Soffignano, Prato, 1472 - Pian del Mugnone, Fiesole, 1517). Risentì dapprima lo stile di C. Rosselli, suo maestro, e del Ghirlandaio. Aprì bottega, prima del 1494, con Mariotto Albertinelli (sono [...] -12). In queste opere B. raggiunse i migliori risultati, unificando in uno stile personale gl'influssi di Leonardo, del Perugino e anche di Raffaello (a sua volta influenzato da B.), entro un equilibrato e monumentale impianto compositivo. Dopo un ...
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PALMEZZANO, Marco
Davide Righini
PALMEZZANO (Palmegiani, Palmegiano), Marco. – Nacque a Forlì verosimilmente nel 1459, figlio di Antonio, membro di una famiglia di notabili, e di Antonia Bonvicini (Tumidei, [...] alto, sia nell’apertura dell’arco a tutto sesto delimitato da due lesene ornate da candelabre. Riferimenti ai modi di Perugino sono riconoscibili nell’altissima Croce e nelle dolci espressioni delle figure astanti, come pure si rinvengono richiami ad ...
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LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] fu inviato dalla moglie di Francesco II, Isabella d'Este, a Firenze, presso la bottega di Pietro Vannucci, il Perugino, per un aggiornamento stilistico e per seguire l'esecuzione della Lotta tra Amore e Castità, destinata allo studiolo della marchesa ...
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BOTTICINI, Raffaello
Anna Padoa Rizzo
Nacque a Firenze l'11 sett. 1477 dal pittore Francesco, nella cui bottega ricevette la sua formazione. Fu artista modesto, attivo per lo più in provincia e soprattutto [...] Empoli e restituita al B. dal Milanesi (in Vasari, p. 248), presenta, nell'impianto del gruppo centrale, ricordi del Perugino (al quale infatti era un tempo attribuita), oltre a richiami a Ridolfo del Ghirlandaio e al Granacci specialmente, e perfino ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] P. Joannides, V. Goarin, C. Scheck, Paris 2003, pp. 93-97, n. 12.
27 I contratti, cit., p. 5.
28 P. Scarpellini, Perugino, Milano 1984, pp. 112-113, n. 141; R. Bartalini, Le occasioni del Sodoma. Dalla Milano di Leonardo alla Roma di Raffaello, Roma ...
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PELLEGRINI, Felice
Cristina Galassi
– Nacque a Perugia nel 1567 (Pascoli, 1732). Figlio di Bastiano, fu fratello maggiore di Vincenzo, pittore.
Fu posto, ancora molto giovane, sotto la guida di Federico [...] disegno, a cui per verità talmente applicò che pochi l’uguagliarono» (p. 170). Secondo Orlandi (1704) fu sepolto nella chiesa perugina di San Francesco al Prato.
Fonti e Bibl.: G.P. Bellori, Le vite de’ pittori, scultori e architettori moderni (Roma ...
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BOCCANERA, Giacinto
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Nacque a Leonessa (Rieti) l'11 marzo 1666. Probabilmente ancor molto giovane, si trasferì a Roma dove ebbe come maestro di pittura Giacinto Brandi. Allo stato attuale delle conoscenze [...] nobile del palazzo Donini (oggi Banca Naz. del Lavoro).
Fonti e Bibl.: L. Pascoli, Vite de' Pittori, scultori ed architetti perugini, Roma 1732, p. 259; B. Orsini, Guida al forestiere per l'Augusta Città di Perugia, Perugia 1784, passim; Id., Memorie ...
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GIROLAMO di Benvenuto di Giovanni
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Siena, da Benvenuto di Giovanni e da Iacopa di Tommaso da Cetona, prima del 23 sett. 1470, data del suo atto di battesimo (Schmidt, p. [...] faceva la sua comparsa nel Senese anche il Sodoma (Giovanni Antonio Bazzi); e i Chigi stipulavano un contratto con il Perugino (Pietro Vannucci) per la Crocifissione, posta sul loro altare in S. Agostino nel 1506.
Tra tradizione e novità, tra moduli ...
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Vedi PERUGIA dell'anno: 1965 - 1996
PERUGIA (il nome etr. non è testimoniato; lat. Perusia)
C. Pietrangeli
A. E. Feruglio
A. E. Feruglio
La città, odierno capoluogo della regione dell'Umbria, sorge [...] già nel secolo scorso a Monteluce. Ma si tratta di resti troppo scarsi per poter trarre qualsiasi conclusione. Dalla necropoli perugina dello Sperandio proviene un sarcofago di tipo chiusino, della fine del VI sec. a. C., e dal territorio, dai centri ...
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perugino
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona circostante a Perugia; dialetto p. (o assol....
cerusia
ceruṡìa (e cirugìa) s. f. [lat. chirurgia: v. chirurgia], ant. – Chirurgia: un certo maestro Iacopo perugino, uomo molto eccellente nella cerusia (Cellini).