Antiquariato
Il termine indica, nel suo più vasto e comune significato, la raccolta e il commercio di oggetti antichi, dai dipinti alle sculture, dalle arti decorative ai libri. Suscettibile ai cambiamenti [...] dei capolavori di Caterina la Grande venduti da J.V. Stalin tra il 1930 e il 1931, comprendenti opere di Rembrandt, Raffaello, Perugino, D.R. de S. y Velazquez, Tiziano, P.P. Rubens, A. Van Dyck -, B. Altman, fondatore degli omonimi grandi magazzini ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] sommità della fontana Maggiore di Perugia, ma ormai definitivamente ritenuto non pertinente a essa (Réfice, 1994). Rimanendo in ambito perugino, al terzo quarto del sec. 13° sembra ormai doversi datare il g. bronzeo del palazzo dei Priori, sala dei ...
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FIAMMERI (Fiamiero, Flamerius), Giovan Battista (Battista di Benedetto, Battista di Benedetto dell'Ammannato)
Enrico Parlato
Nacque a Firenze all'inizio del quinto decennio del sec. XVI, data che si [...] i novizi della Compagnia. Parte della facciata di S. Vitale (che Baglione [1642] attribuisce al F.) fu dipinta dal perugino Rutilio Clementi, pittore e stuccatore gesuita che, più giovane del F., risulta più volte coinvolto nelle medesime imprese ...
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PASSERI, Giovanni Battista
Serenella Rolfi Ožvald
PASSERI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque a Roma nel 1610 circa da famiglia di origine senese, come si apprende dalla biografia redatta nel [...] “Vite de’ pittori, scultori, ed architetti moderni” di Lione Pascoli invita nuovamente a riflettere sulla posizione del biografo perugino nella storia e letteratura artistica, in Antichità viva, XXXIII (1994), 5, pp. 9-12; P. Biuström, Nicola Pio ...
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PASCOLI, Lione
Serenella Rolfi Ožvald
PASCOLI, Lione (Leone). – Nacque a Perugia il 3 maggio 1674, da Giandomenico e Maria Ippolita Mariottini, entrambi appartenenti a «onorate famiglie perugine» (Comolli, [...] di Pietro Montanini, come lui stesso ricorda nella vita del pittore (Vite de’ pittori..., 1732, p. 214). Conclusi gli studi perugini, si trasferì a Roma nel 1690, dove per sei anni frequentò il Collegio Romano laureandosi in diritto canonico e civile ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] alle aspirazioni di renovatio di gruppi spirituali ispirati dal pensiero dei mistici. Nella Trasfigurazione, confrontandosi con il Perugino del Cambio, accentuò l'esperienza visionaria del mistero trinitario, non senza il richiamo attuale al primato ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] a termine anche commissioni rimaste in sospeso. La più importante è certamente la pala di Monteluce, per l'omonimo convento perugino (Pinacoteca Vaticana). La tavola era stata allogata a Raffaello nel 1503, poi nel 1505 e nel 1516 furono stipulati un ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] anche in alcuni dipinti del periodo. Per esempio, ne La consegna delle chiavi del 1482 di Pietro Vannucci, detto il Perugino, la piazza in cui è ambientata la scena è chiaramente frutto di uno studio ideale, non ispirato da città veramente esistenti ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] il recente interesse per la pittura chiara e trasparente del Rinascimento toscano e umbro (Botticelli, il primo Raffaello, Perugino). Infine una serie di ritratti femminili, generalmente di piccole dimensioni.
Molti degli scritti del periodo 1918-21 ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] presso Lucca e Porta Camollia presso Siena, sotto la protezione del cardinale Ugolino. Sull'area degli edifici del monastero perugino sorge oggi un ospedale, uno dei corpi del quale insiste sull'abside a terminazione rettilinea della chiesa a navata ...
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perugino
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona circostante a Perugia; dialetto p. (o assol....
cerusia
ceruṡìa (e cirugìa) s. f. [lat. chirurgia: v. chirurgia], ant. – Chirurgia: un certo maestro Iacopo perugino, uomo molto eccellente nella cerusia (Cellini).