GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] pittorica umbra tra il 1480 e il 1540, in Pittura in Umbria tra il 1480 e il 1540. Premesse e sviluppi nei tempi di Perugino e di Raffaello, a cura di F.F. Mancini - P. Scarpellini, Milano 1983, pp. 17-29; R. Quirino, Spagna, ibid., pp. 204-206; P ...
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DE ANGELIS, Giulio
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1845 da Domenico e da Adelaide Agricola. Visse a Perugia fin dalla prima giovinezza: ad appena otto anni risulta infatti iscritto ai corsi dell'accademia [...] nell'ultima fase della formazione del De Angelis. Per la realizzazione il D. si avvalse di un gruppo di artisti perugini, alcune dei quali antichi compagni di accademia. Il pittore D. Bruschi approntò le decorazioni di alcune sale nell'interno e ...
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Pittore (Firenze fra il 1456 e il 1460 - ivi 1537), probabilmente anche orafo e scultore. Allievo e poi aiuto del Verrocchio, nella cui bottega appare presente ancora nel 1486, subì anche l'influenza di [...] Leonardo e del Perugino. Divenuto seguace di G. Savonarola, nel 1497 bruciò le sue opere profane (ci è pervenuta solo la Venere agli Uffizi). Dipinse (1503) per S. Frediano in Cestello la Madonna fra s. Giuliano e s. Nicola (ora al Louvre) e, nel ...
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CARATTOLI
Pietro Scarpellini
Famiglia perugina di artisti; il capostipite ne fu Pietro, nato a Perugia nel 1703, praticamente ignorato dagli studiosi moderni; la fonte principale della sua biografia [...] Gallery di Londra), che si trova al posto dell'originale nella chiesa di S. Maria Nuova. Fu restauratore degli affreschi del Perugino nel Collegio del Cambio (1834), di pitture ad Assisi e a Montefalco, ed infine dei dipinti del Cavalier d'Arpino nel ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] primato del disegno, in Boll. d'arte, LXVII (1982), pp. 63-88; S. Ferino Pagden, Disegni umbri del Rinascimento da Perugino a Raffaello (catal.), Firenze 1982, pp. 73 s.; C. Fischer, Italian drawings in the J.F. Willeumsen Collection, Copenhagen 1984 ...
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Pittore (Vienna 1795 - ivi 1822). Formatosi all'Accademia di Vienna, ebbe contatti con J. Sutter. Pittore di corte a Klagenfurt, ottenne poi una borsa di studio per Roma (1814), dove, in contatto con i [...] Nazareni, trattò soggetti religiosi ispirandosi a Perugino, Raffaello e Michelangelo. Stabilitosi a Klagenfurt, fu di nuovo a Roma, dove, tra l'altro, eseguì La morte di santa Cecilia (1820-21, Vienna, Österreichische Galerie). Notevoli anche i suoi ...
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IBI, Sinibaldo
Barbara Savina
Nacque a Perugia intorno al 1475 da Ibo di Francesco. Ignorato da Vasari, è invece ampiamente documentato dagli storiografi locali (Mariotti, Orsini, Mezzanotte) che ne [...] 321-323; C. Gamba, Pittura umbra del Rinascimento, Novara 1949, p. XXXVIII; F. Gualdi, Contributi a Berto di Giovanni, pittore perugino, in Commentari, XII (1961), pp. 253-267; Pittura in Umbria tra il 1480 e il 1540 (catal.), Milano 1983, ad indicem ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] d'innovazione linguistica non ebbero che una debole eco, non paragonabile all'influenza esercitata pochissimi anni dopo dall'architetto perugino. Insomma, più che per una supposta refrattarietà della cultura lombarda, il G. si rivelò per la stessa ...
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Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, [...] e Giovanni Pisano, termine dell’acquedotto medievale. Nel vicino Collegio del Cambio (1452-57), il salone è affrescato dal Perugino e allievi (1500). Al 10° sec. risale S. Pietro, con campanile del 1468, rimaneggiato all’interno (dipinti dei sec ...
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Vedi CHIUSI dell'anno: 1959 - 1994
CHIUSI (etr. Clevsin-, con altra denominazione Camars; lat. Clusium)
M. Pallottino
S. Meschini
Cittadina che sorge sopra un'altura fra il Chiana e il torrente Astrone, [...] in Toscana, nella odierna provincia di Siena, ai margini del perugino e dell'orvietano. Fu una delle più importanti città della dodecapoli etrusca e successivamente notevole centro romano. L'aggregato urbano risale all'VIII-VII sec. a. C.; ma nel suo ...
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perugino
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona circostante a Perugia; dialetto p. (o assol....
cerusia
ceruṡìa (e cirugìa) s. f. [lat. chirurgia: v. chirurgia], ant. – Chirurgia: un certo maestro Iacopo perugino, uomo molto eccellente nella cerusia (Cellini).