Pseudonimo del narratore greco Ilìas Mèllos (Ayvalik, Balikesir, 1904 - Atene 1973). Deportato in campo di concentramento (1922), quindi espulso dalla madre patria, rievocò le tragiche esperienze dei greci [...] it. Terra d'Eolia, 1951) diede forma alla nostalgia dell'infanzia, abbandonandosi al lirismo che gli era congeniale. Al cupo pessimismo delle opere connesse con l'occupazione nazista e con la resistenza (Μπλόκ C "Blocco C", 1945, destinato al teatro ...
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Pseudonimo dello scrittore russo Fëdor Kuz´mič Teternikov (Pietroburgo 1863 - ivi 1927). Tanto nelle sue poesie (Stichotvorenija "Poesie", 1896, 1904, 1916; Plamennyj krug "Il cerchio di fuoco", 1908; [...] ", 1921), una rappresentazione distaccata, realistica, s'incontra con elementi carichi di simbolismo visionario, e un torbido pessimismo si concreta nella negazione della vita. Espressione più compiuta di queste varie tendenze è il romanzo Melkij bes ...
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Poeta sloveno (Vinice, Kočevje, 1878 - Lubiana 1949). Di famiglia agiata, visse a lungo all'estero; dal 1920 fu direttore del Teatro nazionale sloveno. Insieme a F. Prešeren, è tra le voci più importanti [...] 1899), subì l'influsso delle idee nietzschiane (Čez plan "Attraverso il piano", 1904), inclinando poi a un forte pessimismo (Samogovori "Soliloqui", 1908). Approdato a una concezione panteistica di una superiore unità universale (V žarje Vidove "All ...
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VIENAŽINDYS, Antanas
Poeta lituano, nato nel distretto di Zarasai nel 1841, morto a Laižnva nel 1892. Ordinato sacerdote nel 1864, fu poi decano in diverse parrocchie lituane.
La sua fama di scrittore [...] poesie giovanili sono fresche e gaie, mentre quelle della sua maturità e della vecchiaia tendono a un grande pessimismo.
Bibl.: J. Tumas, Lietuvių literatūros draudžiamo laiko paskaitos. Antanas Vienažindys ir kt., Kaunas 1927; J. Norkaus, Lietuvių ...
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LEWIS, Percy Wyndham
Salvatore Rosati
Pittore e scrittore inglese, nato a bordo di una nave al largo della Baia di Fundy (Maine, SUA) il 18 novembre 1884, vissuto e morto a Londra il 7 marzo 1957. Esordì [...] (1928) e il suo seguito, The human age (1955), in cui l'umanità e le sue condizioni sono presentate con un violento pessimismo, ma anche negli scritti critici: così in The lion and the fox (1927) contro Machiavelli, Time and the western man (1928 ...
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ZAMFIRESCU, Duiliu
Ramiro Ortiz
Poeta e romanziere romeno, nato a Focşani nel 1859, morto a Bucarest nel 1922. Fu dapprima magistrato, poi diplomatico e in questa qualità risiedette lungo tempo a Roma, [...] varî canti con molta esattezza in versi bellissimi che spesso conservano anche la musicalità di quelli originali, e dal pessimismo leopardiano trasse l'ispirazione per una sua lunga novella intitolata Lydia, che non ebbe però alcun successo. Le sue ...
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SZABÓ de Gáborján, Lőrinc
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato a Miskolc nel 1900.
Giovanissimo, si dedicò all'arte delle traduzioni raccogliendo meritati successi. Nel 1941, pubblicò una ricca antologia [...] malinconia e l'idillica quiete del suo primo volume, (Föld, Erdő, Isten (Terra, Foresta, Dio, 1922), sfocia in un esasperato pessimismo che in tutto il creato non vede che opere del demonio (A Sátán műremekei: Capolavori di Satana, 1926), finché le ...
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REDOL, António Alves
Giuseppe Carlo Rossi
Scrittore portoghese, nato a Vila Franca de Xira il 29 dicembre 1911, morto ivi il 29 novembre 1969. Giunge all'attività narrativa e teatrale e al giornalismo [...] , in tale romanzo, delle preoccupazioni della lotta per l'esistenza sulle aspirazioni d'arte è confermato con un appesantimento di pessimismo e di fatalità nei due romanzi successivi, dove sono di scena i pescatori del Tago, Marés, 1941, e Aviéiros ...
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KRASKO, Ivan (pseudonimo di Ján Botto)
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta slovacco nato a Lukovištie (Gemer) il 12 luglio 1876, morto a Piešt'any il 3 marzo 1958. Frequentò il ginnasio a Rimavská Sobota, Sibín, [...] Cigáň).
Le sue due uniche raccolte, Nox et solitudo (1909) e Verše ("Versi", 1912), pervase d'un rassegnato pessimismo, esercitarono uno straordinario influsso sullo svolgimento della lirica slovacca, sia per i raffinati ritmi che per le suggestive ...
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Scrittore (Bologna 1912 - Varese 1973); dopo aver partecipato alla guerra, pubblicò due saggi, Proust o del sentimento (1943), e Realismo e fantasia (1947) e collaborò a varie riviste, tra cui Il Mondo [...] G. (1977), Un dramma borghese (1978), Incontro col comunista (1980), opere tutte di accesa fantasia, in cui un radicale pessimismo approfondisce l'originario impegno religioso e sociale fino alla satira più sferzante e a una visione apocalittica dei ...
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pessimismo
s. m. [dal fr. pessimisme, der. del lat. pessĭmus «pessimo» (in contrapp. a optimisme «ottimismo»)]. – Disposizione di spirito, naturale o acquisita per dolorosa esperienza di vita, a considerare la realtà nei suoi aspetti peggiori,...
pessimista
s. m. e f. e agg. [dal fr. pessimiste (v. pessimismo)] (pl. m. -i). – Chi è incline al pessimismo, chi è portato a considerare e a giudicare le cose della vita nei loro aspetti peggiori, a prevedere gli avvenimenti nel modo meno...