LUNA, Francesco (Molineri o Molinari della Luna)
Vittorio Mandelli
Nacque a Murano il 14 ott. 1586 da Girolamo di Antonio e da una Fregonio, nipote di Giovanni Domenico Marcot (o Morcot), arcivescovo [...] e della chiesa di S. Stefano in Murano, fanno supporre che il L. sia morto poco dopo questa data, quando la peste stava ormai declinando, in lazzaretto.
Fonti e Bibl.: Murano, Arch. della Chiesa di S. Pietro Martire, Chiesa S. Stefano, Battesimi, reg ...
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WETZLAR
M. Ibsen
(Wiftlaria nei docc. medievali)
Città della Germania centrale, nella regione dell'Assia, sul corso del fiume Lahn.Il centro urbano medievale di W. si sviluppò come insediamento commerciale [...] signoria territoriale contermine che ne precludesse le vie commerciali, uniti a una serie di calamità (incendio del 1334, peste del 1349), determinarono il gravissimo indebitamento di W., conclusosi con la bancarotta e il bando (1391) che segnarono ...
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BONINO da Milano
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Mancano gli estremi biografici di questo scultore operoso in Dalmazia dal 1412, ma che il nome e l'opera dimostrano appartenere alla cerchia dei campionesi e che probabilmente fu [...] a loro piacere le sue sculture e decorazioni sia nel portale occidentale sia in quello settentrionale), quando morì di peste nel maggio 1429 (Kolendić, 1928).
In un libro delle cedole testamentarie del capitolo di Sebenico datato 2 marzo 1433 ...
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Pittore (Firenze 1486 - ivi 1530), uno degli esponenti più eccelsi fra i protagonisti del pieno Rinascimento fiorentino. La sua arte risentì l'influsso di Piero di Cosimo, presso cui aveva svolto apprendistato, [...] . Poco prima aveva eseguito l'Ultima Cena di San Salvi (allogata nel 1519). Nel settembre del 1530 moriva durante la peste. A. fu uno dei maggiori pittori di affreschi fiorentini e, accanto a Fra Bartolomeo, certamente la personalità più alta del ...
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Pittore e architetto (Puria di Valsolda 1527 - Milano 1596). Figlio di Tebaldo e fratello di Domenico, fu attivo in diverse città italiane e in Spagna. Iniziò la sua attività artistica dipingendo opere [...] 1567 progettò la ristrutturazione del presbiterio, per i gesuiti realizzò la chiesa di S. Fedele (1569-79) e progettò, dopo la peste del 1576, la chiesa votiva di S. Sebastiano (finita nel 1617); rifece (1577) la chiesa di S. Gaudenzio a Novara. In ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] nocte, molto bella et singulare", rimasta nell'eredità di Giorgione. Il 7 novembre l'Albano, confermando che G. è morto di peste già da diversi giorni, precisa che nella sua eredità non c'è il quadro richiesto; è vero che esistono due versioni della ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] era stata redditizia. L'assenza di notizie dopo la data del testamento fa pensare che il F. morisse poco dopo, probabilmente di peste, come tanti altri pittori napoletani in quello stesso anno (anche per la morte De Dominici, 1743, p. 77, fornisce la ...
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EREMITI DI S. AGOSTINO
P.F. Pistilli
L'Ordine mendicante degli E. di s. Agostino, detti anche Eremitani o Agostiniani, non esente ai primordi da accenti ascetici, nacque dalla volontà di raggruppamento [...] i primi segni di disaffezione all'osservanza della regola, i quali si accentuarono con la crisi di molte comunità dopo la peste del 1348. Il tentativo di ricerca di una nuova unità degli E. di s. Agostino, portato avanti soprattutto dai priori ...
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GREGORIO I Magno, Santo
G. Mochi Onori
Dottore della Chiesa e papa (590-604), G. nacque a Roma nel 540 ca. da una famiglia dell'aristocrazia senatoria, la gens Anicia, alla quale erano anche appartenuti [...] in Iob (o Expositio in Iob) -, poi come suo consigliere e segretario. Quando nel 590 il papa perì vittima della peste, G., pur riluttante, gli successe per l'unanime designazione di popolo e clero.Al nuovo pontefice si presentava una situazione ...
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DE MAIO, Paolo
Mario Alberto Pavone
Figlio di Giovanni Pietro e di Ovidia Izzo, nacque a Marcianise (Caserta) il 15 genn. 1703.
Il De Dominici (1745), inserendolo tra i discepoli di Francesco Solimena, [...] che predica dellachiesa napoletana della Madonna dei Monti, mentre è datato 1735 il S. Gregorio che invoca la fine della peste a Roma per la chiesa di S. Gregorio Magno a Crispano, in cui l'interesse verso le vibrazioni luministiche, spinte fino ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...