BERTUCCIO, Nicola (Bertruccio, Bertrutius, Bertucci, Vertuzzo)
Mario Crespi
Scarse e frammentarie le notizie sulla sua vita: nacque probabilmente in Lombardia da Rolandino, della nobile famiglia Rolandi, [...] studiò e insegnò a Bologna, ove morì nel 1347 vittima forse della peste e della carestia. Allievo e successore nella cattedra di anatomia dell'università di Bologna di Mondino de' Liuzzi, il B. ebbe tra i suoi discepoli il celebre chirurgo Guy de ...
Leggi Tutto
Anatomista (Venezia fine sec. 15º o inizio 16º - ivi 1569); insegnò anatomia a Padova. Fu anatomico di gran valore per l'accuratezza delle sue osservazioni; scrisse sulla sifilide e distinse dal grande [...] gruppo delle malattie infettive, epidermiche, comprese nel termine generico di peste, il tipo petecchiale. È autore di un importante Liber introductorius anatomiae (1536). ...
Leggi Tutto
Medico e biblista (Sauve, presso Montpellier, 1684 - Parigi 1766), figlio di un pastore calvinista passato al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes. Prof. di anatomia all'univ. di Tolosa (1710-20), [...] si segnalò con i suoi studî sull'origine della peste, sostenendo la possibilità del contagio e suggerendo rimedî e precauzioni. Fu poi medico di Augusto II di Polonia (1728), quindi, a Parigi, medico di Luigi XV (1730) e prof. (1731) nel Collège de ...
Leggi Tutto
GASTALDI, Girolamo
Marcella Marsili
Figlio di Pietro Giovanni, facoltoso giureconsulto, e di Nicolosa Calvo, nacque a Taggia, nella Riviera di Ponente, nel 1616. Ammalatosi di vaiolo in età infantile, [...] in Miscellanea storica ligure, II (1961), pp. 301 s.; G. Cosmacini, Storia della medicina e della sanità in Italia dalla peste europea alla guerra mondiale, 1348-1918, Roma-Bari 1987, p. 178; Legati e governatori dello Stato pontificio (1550-1809), a ...
Leggi Tutto
lazzaretto
Ospedale destinato all’isolamento degli ammalati incurabili o affetti da malattie contagiose, che svolgeva una funzione di detenzione più che di cura. Di norma collocati fuori dalla cerchia [...] urbana, i l. nacquero nel corso del 15° sec. (Venezia, 1423; Pisa, 1460) per contrastare la diffusione della peste, ma furono in seguito destinati anche ad altri tipi di malattie epidemiche. ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] e la sifilide non era chiaramente distinta da altre malattie a trasmissione sessuale).
Senza dubbio, a seguito dell'epidemia di peste del XIV sec. ai medici furono rivolte aspre critiche ‒ di solito di ordine morale più che scientifico ‒ per la loro ...
Leggi Tutto
GALEOTTI, Gino
Giulia Crespi
Nacque a Gubbio il 10 ag. 1867 da Melitone e da Annetta Cartoni. Compiuti i primi studi a Perugia e a Siena, seguì i corsi di medicina e chirurgia presso l'Istituto di studi [...] subito la carriera universitaria come assistente nello stesso istituto.
Nel 1897 si recò col maestro in India per studiare la peste che ivi infieriva in forma epidemica e mettere a punto sieri e vaccini specifici per la cura e la profilassi della ...
Leggi Tutto
Medico e botanico (n. Rouen - m. Parigi 1641), noto soprattutto quale fondatore del Jardin royal des plantes (1626), che sostituì il piccolo orto botanico della facoltà di medicina di Parigi. Quasi tutte [...] le sue numerose opere illustrano piante coltivate nel detto Jardin. È autore inoltre di un Traité de la peste (1623). ...
Leggi Tutto
VITALI, Bonaventura Ignazio Bonafede, detto l'Anonimo
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Busseto il 5 luglio 1686, morto a Verona il 2 ottobre 1745. Compì gli studî medici a Parma, poi si recò a Roma, [...] quindi in Inghilterra dove rimase tre anni e pubblicò un Breve trattato della peste e sua origine (Londra 1710). Viaggiò tutta l'Europa, soggiornò a Copenaghen, a Pietroburgo, a Stoccolma, poi ad Amsterdam e Lisbona; nel 1714 tornò in Italia e da ...
Leggi Tutto
VACCINO
Stefano Vella-Marina Giuliano
(v. vaccinazione, XXXIV, p. 873; App. II, II, p. 1081)
Con il nome di v. vengono indicate quelle preparazioni che, somministrate all'uomo o agli animali, sono in [...] , vide la messa a punto del v. contro il virus della rabbia e di v. batterici a elementi uccisi (relativi a peste, colera, febbre tifoide e pertosse). Nel secondo periodo, dal 1921 al 1945, furono proposti i primi v. costituiti da sostanze purificate ...
Leggi Tutto
peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...