Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo e ad alcuni carnivori (come la volpe), colpisce i roditori selvatici (topo, ratto, marmotta, scoiattolo, coniglio, lepre) che costituiscono il serbatoio biologico dell’agente pestoso. In essi l’infezione ...
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Medico (n. Foligno, fine 13º sec. - m. di peste a Perugia 1348), prof. di medicina a Bologna, poi a Padova, e autore di numerosi scritti, tra cui Consilia peregregia ad quaevis morborum corporis humani [...] genera (stampato nel 1492) ...
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Processo flogistico coinvolgente più linfonodi. P. maligna è sinonimo di peste bubbonica (➔ peste).
Poliadenopatia Tumefazione (detta anche poliadenia) di linfonodi in più sedi contemporaneamente. ...
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Medico (Milano 1580 - ivi 1661). Fu protomedico di Milano nel periodo della famosa peste del 1630, sulla quale ha lasciato un'opera importante: Ragguaglio dell'origine e giornali successivi della gran [...] peste del 1629-30-31 (1648). ...
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Tumefazione delle linfoghiandole inguinali, senza riferimento alcuno a una causa specifica (adenite inguinale acuta, peste, linfogranuloma inguinale di Nicolas-Favres, adenopatia consensuale da ulcera [...] venerea ecc.). Per estensione, qualsiasi tumefazione del sottocutaneo ben visibile alla superficie del corpo ...
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Manifestazione collettiva d’una malattia (colera, influenza ecc.), che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto in dipendenza da vari fattori, [...] in importate e autoctone. Per l’Italia e l’Europa, per es., sono e. importate quelle di morbi esotici (peste, colera ecc.). Le e. si propagano per contagio diretto (malato, convalescente o portatore sano), o indiretto (oggetti infetti, pulviscolo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] 1347, per un secolo e mezzo, instaura una nuova patocenosi nella quale essa svolge un ruolo predominante.
Si pensa che la peste medievale sia nata nel 1337 in Asia centrale, nel Turkestan (nella regione dell'Issyk kul´) dal contatto con le pulci di ...
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Medico (Casciana Alta di Lari 1755 - L'Avana 1816). Dopo essersi recato in Oriente per dedicarsi allo studio della epidemiologia della peste, intraprese esperimenti rivolti alla ricerca della cura e della [...] profilassi della rabbia, riuscendo a ottenere l'attenuazione del virus rabico mescolando saliva di cani idrofobi con succo gastrico di rana. Recatosi poi in Spagna e infine all'Avana per affrontare lo ...
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Anatomopatologo e batteriologo (Vienna 1866 - ivi 1922). Tenne le cattedre di anatomia patologica di Graz (1913) e di Vienna (1920); fece importanti lavori sulla peste, la tubercolosi, il meningococco, [...] ecc ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] 1927: Dinānah, Taha, Die Schrift des Abī Ǧa῾far Aḥmed ibn ῾Alī ibn Moḥammed ibn ῾Alī ibn Ḫātimah aus Almeriah über die Pest, "Archiv für Geschichte der Medizin", 19, 1927, pp. 27-91.
Dols 1977: Dols, Michael W., The black death in the Middle East ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...