Poeta (n. Firenze dopo il 1350 - m. 1417). Difese in latino Petrarca, Boccaccio e soprattutto Dante, che anteponeva a ogni poeta antico e moderno. Continuò i modi dello stil novo, soprattutto di Cavalcanti, [...] di Cino, di Dante, ma fu particolarmente affascinato da Petrarca, come prova la struttura stessa del suo piccolo canzoniere, modellato sull'impianto di quello petrarchesco. ...
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BROSSANO, Francescuolo da (Franciscolus, o Franciscus, de Brossano)
Guido Martellotti
Figlio di Amizolo (Amiçolo), cittadino milanese di porta Vercellina, nacque probabilmente a Milano in anno non ancor [...] bollette in Pavia, e si trasferì con la famiglia in quella città, dove abitò nella parrocchia di S. Zeno, probabilmente in casa del Petrarca. Il 19 maggio 1368 vi morì il figlio Francesco, a soli due anni e quattro mesi: fu sepolto in S. Zeno e sulla ...
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Scrittore francese (Jersey 1815 - Parigi 1897). Fu un grande ammiratore del Petrarca, del quale tradusse fedelmente in prosa il Canzoniere (1841) e che imitò nei suoi Sonnets (1840) e nei Chants du passé [...] (1854), dove si trovano le prime sestine composte in lingua francese e parecchi sonetti scritti in italiano ...
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Poeta spagnolo (Saragozza 1486 circa - forse ivi 1535 circa), imitatore di Petrarca nel Cancionero (1513), nel quale sono raccolti romances, villancicos, canciones e la versificazione del primo atto della [...] Celestina di Fernando de Rojas. A imitazione dell'opera di quest'ultimo, J. scrisse anche Penitencia de amor (1514), che fu tradotta in francese da Gabriel de Gramond. Sua anche la Peregrinación a Jerusalén, ...
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Uomo di lettere e d'armi (sec. 14º) di antica famiglia romana. Petrarca lo conobbe nel 1330, quando ambedue facevano parte del seguito del vescovo Giacomo Colonna, e lo ebbe tra i suoi più intimi amici. [...] Secondo la sua abitudine di classicizzare i nomi dei suoi amici, Petrarca lo chiamò Lelio, come l'amico di Scipione. ...
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Umanista (Pratovecchio prima del 1328 - Ferrara dopo il 1411); insegnò, fra il 1345 e il 1382, grammatica e retorica a Ravenna e a Venezia; si stabilì quindi a Ferrara, dove fu precettore e dal 1398 referendario [...] che gli dedicò il De sui ipsius et multorum aliorum ignorantia), di Coluccio Salutati. Volgarizzò il De viris illustribus del Petrarca e il De claris mulieribus del Boccaccio (del secondo integrò inoltre il capitolo finale), dedicando l'una e l'altra ...
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GIOVANNI da Arezzo
Franco Lucio Schiavetto
Si ignora la data di nascita di G., che comunque va con certezza situata alcuni anni prima di quella di Francesco Petrarca (1304). G. nacque ad Arezzo e appartenne [...] il poeta si augurava di poter ritornare insieme con l'amico in patria.
Nel 1351, il 12 maggio, abbiamo un'altra lettera del Petrarca (Fam. XI, 3), in risposta a una con la quale G. chiedeva al poeta di scrivere le lodi del giovane signore di Padova ...
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BECCANUGI, Pietro
Pier Giorgio Ricci
Figlio di quel Leonardo cui il Petrarca indirizzò una letterina in volgare (e perciò da non confondere con il suo antenato Pietro di Ceffo, cospicuo cittadino nella [...] Firenze del primo Trecento, né con suo nipote, Pietro di Simone, segretario della Repubblica fiorentina al cadere del Quattrocento), nacque nel 1382 e continuò la tradizione familiare di intensa partecipazione ...
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PETRACCO dall'Incisa
Francesco Bettarini
PETRACCO (Pietro, Petraccolo) dall’Incisa. – Padre del poeta Francesco Petrarca, nacque ad Arezzo da Parenzo di Garzo, all’incirca nel 1266.
Fu notaio, epigono [...] . 1-44; R. Davidsohn, Storia di Firenze, IV, I primordi della civiltà fiorentina, Firenze 1965; P.Viti, Ser Petracco, padre del Petrarca, notaio dell’età di Dante, Padova 1985; F. Sznura, Per la storia del notariato fiorentino: i più antichi elenchi ...
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Titolo con cui si sogliono universalmente designare i Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca, cioè la raccolta delle sue rime. Il titolo di Rime sparse, col quale essa appare in molte edizioni, [...] la ragione di essa, in quanto le prime rime della seconda parte presuppongono Laura ancor viva. Già prima del 1336 il Petrarca pensava di fare una scelta delle rime da lui composte nel passato, in vista della loro pubblicazione in una raccolta ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.