PACINO di Buonaguida
Francesca Pasut
PACINO di Bonaguida. – Ignoti sono il luogo (probabilmente Firenze) e le date di nascita e di morte di questo artista, figlio di Bonaguida, attivo come pittore [...] Biblioteca nazionale centrale, Vittorio Emanuele 1189), miniato con il Maestro delle Effigi Domenicane e il Maestro del Dante di Petrarca, e la Nuova Cronica di Giovanni Villani (Città del Vaticano, Biblioteca apostolica vaticana, Chigiano L VIII 296 ...
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AGRICOLA, Filippo
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Nato a Roma il 12 apr. 1795 (e non altra data) dal pittore Luigi, fu avviato allo studio delle lettere che pero lasciò ben presto per la pittura. Già nel 1809 era allievo del padre, [...] 1826 dalla duchessa di Sagan, oggi dispersi e noti solo attraverso incisioni, rappresentanti poeti famosi con le loro donne: Petrarca e Laura (1820), Dante e Beatrice (1822), Tasso ed Eleonora, Ariosto ed Alessandra (1823). Per alcuni di essi aveva ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] della Seta, che aveva terminato l'opera dopo la morte del poeta, reca in testa due disegni - con il ritratto di Petrarca e con il Trionfo della gloria carrarese, raffigurata in cocchio e in atto di distribuire umanistici serti di lauro agli uomini ...
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CARLO IV di Lussemburgo, Imperatore
M. Mihályi
Nato nel 1316 a Praga, ove morì nel 1378, C. era figlio di Giovanni (1296-1346), conte di Lussemburgo e re di Boemia dopo la morte del cognato, ultimo [...] Clemente VI (1342-1352) - e i soggiorni italiani e avignonesi, durante i quali egli fu in contatto con Francesco Petrarca e altri umanisti, educarono C. all'interesse per l'arte e determinarono l'indirizzo della vita culturale della corte boema ...
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FRANCESCO d'Antonio del Chierico (Cherico)
Costanza Barbieri
Nacque a Firenze nel 1433 da Antonio di Francesco detto il Chierico e da monna Giemma. Dell'apprendistato di F. si conosce solo l'esordio [...] committente, celebrato con numerosi ritratti.
Che F. fosse il miniatore prediletto di Lorenzo emerge anche da altri episodi: nel Petrarca del 1457 (Parigi, Bibl. nationale, Fonds Ital. 545) il "poeta nello studiolo" a c. 12 cita espressamente il S ...
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BRUSTOLON (Brostolon), Giovanni Battista
Fabia Borroni
Figlio di Gioatà, bellunese, nacque a Venezia nel 1712 (Alpago Novello, p. 558). Scarsissime le notizie biografiche che si ricavano dal Moschini. [...] F. Beccuti detto il Coppetta (1751, ritratto). Nel 1752 il B. iniziò la collaborazione ai rami per le Rime del Petrarca commentate da L. Castelvetro per cui lo Zatta chiese un privilegio privativo venticinquennale: l'opera, ritenuta fra le più belle ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] dimostra la fortuna del De casibus e del De mulieribus claris di G. Boccaccio, e del De remediis di F. Petrarca), mentre via via si fa strada un tentativo d’imitazione della prosa italiana, più concretamente tecnico. Nei vari Cancioneros dell’epoca ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] della "serrata", ivi, II, Il Trecento, Vicenza 1976, pp. 238-271; G. Perocco, Il Palazzo Ducale, Andrea Dandolo e il Petrarca, in Petrarca, Venezia e il Veneto, a cura di G. Padoan, Firenze 1976, pp. 169-177; R. Polacco, Sculture paleocristiane e ...
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BELLINI, Gentile
Ursula Schmitt
Figlio di Iacopo e di Anna Rinversi, nacque a Venezia probabilmente nei primi mesi del 1429: infatti il 6 febbraio dello stesso anno la madre, nell'imminenza di un parto, [...] per lo più suggestionato dal cognato Andrea Mantegna e dall'ambiente artistico padovano: basti ricordare il ritratto del Petrarca (attribuito; conservato a Sarasota nel Ringling Museum) che, databile al sesto decennio del secolo, ricorda nella sua ...
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PACANOWSKI, Davide
Giovanni Duranti
PACANOWSKI, Davide. – Nacque il 29 dicembre 1904 a Łodz (Polonia) in una famiglia di antiche origini ebraiche, primogenito di Hermann, industriale del settore tessile, [...] mondo: in Epoca, 1956, n. 324, pp. 60-62). Cinque anni dopo portò a termine la villa Maderna in via Petrarca (1957), una sapiente e moderna rilettura dell’architettura vernacolare campana, e la villa Bruni Platania sulla collina di Posillipo (1957 ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.