COLONNA, Giovanni
Agostino Paravicini Bagliani
Nacque da Stefano il Vecchio, del ramo di Palestrina della famiglia, e da Gaucerande de l'Isle-Jourdain e fu forse il secondo dei loro sette figli. È attestato [...] , in Bulletin de l'Inst. histor. belge de Rome, XX (1939), pp. 63-77; E. H. Wilkins, The "Epistolae Metricae" of Petrarch. A Manual, Roma 1956, p. 21 e passim; G. Billanovich, Gli umanisti e le cronache medioevali. Il "Liber Pontificalis", le "Decadi ...
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DEL BENE, Sennuccio
Pasquale Stoppelli
Nacque a Firenze da Benuccio di Senno del Bene tra il 1270 e il 1275.
L'anno della nascita, che non è noto, si riesce ad approssimare tenendo conto che nel libro [...] persistenza..., in Letteratura ital., Storia e testi, a cura di C. Muscetta, II, 1, pp. 434-42. Per i rapporti con il Petrarca, con il Boccaccio e con altri trecentisti minori sivedano: G. Volpi, La canzone di maestro Gregorio d'Arezzo e S. del Bene ...
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BROASPINI, Gasparo Scuaro de' (Gaspero di Verona)
Eugenio Ragni
Scarse sono le notizie biografiche relative a questo esponente della cultura veronese della seconda metà del Trecento, il quale fu in stretti [...] che siano da identificarsi il B. e il "quidam ingeniosus homo et amicus" che nel 1359 ordinava e copiava le epistole del Petrarca (vedi la lettera a Francesco Nelli priore di SS. Apostoli in Firenze, datata Milano 11 apr. 1359: Familiares, XX, 7). L ...
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FRANCESCO da Montepulciano (Bellarmino Francesco, Piendibeni Francesco)
Paolo Viti
Nacque a Montepulciano da ser Iacopo di ser Piendibene intorno alla metà del sec. XIV, forse nel 1353 se dobbiamo credere [...] p. 475; V. Branca, Un quarto elenco di codici, in Studi sul Boccaccio, IX (1975-76), p. 17; N. Mann, The making of Petrarch's "Bucolicum carmen": a contribution to the history of the text, in Italia medioevale e umanistica, XX (1977), pp. 128, 132; B ...
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DANDOLO, Fantino
Giuseppe Gullino
Nacque da Leonardo a Venezia, a S. Luca, nel 1379.
Il padre - uno dei quattro "amici" ricordati dal Petrarca nel De sui ipsius et multorum ignorantia - era allora cavaliere [...] di S. Marco e di lì a poco, nel 1381, avrebbe ottenuto le insegne procuratorie. Neppure queste, tuttavia, sarebbero bastate a soddisfarne l'ambizione e l'alto concetto che aveva della casa (era figlio, ...
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PIGLI, Carlo
Fabio Bertini
Nacque ad Arezzo il 9 marzo del 1802 da Giovanni, promotore della Società delle stanze civiche e poi del teatro Petrarca, e da Caterina Mencucci.
Preparato dallo zio Donato, [...] l’apertura a Pisa di una casa gesuita, perse di nuovo la cattedra e tornò ad Arezzo.
Segretario dell’Accademia Petrarca e deputato all’istruzione nel collegio Leopoldo, poi deputato della Comunità, nell’agosto-settembre 1847 fu tra i protagonisti del ...
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COLONNA, Giovanni
Francesco Surdich
Nacque da Bartolomeo di Giovanni, del ramo dei signori di Gallicano col titolo di domicello di Belvedere, nell'ultimo decennio del XIII secolo: non è possibile accettare [...] 7; VI, 3, 58); nei suoi ultimi anni visse a Tivoli (VI, 3, 6 e 67), era un uomo colto, al quale il Petrarca poteva consigliare, a conforto delle sue malattie, la lettura del De Senectute e delle Tusculanae disputatiortes (VI, 3, 36 e 53), ben fornito ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] II, docc. 1-10; Raphayni de Caresinis Chronica...,in Rerum Ital. Script.,2 ed., XII, 2, a C. di E. Pastorello, pp. 3-9; F. Petrarca, Le Familiari, a cura di V. Rossi, II, Firenze 1934, XI, 8, pp. 340-348; III, Firenze 1937, XV, 4, pp. 139-143, XVIII ...
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ALFIERI, Francesco
Anita Mondolfo
Editore e correttore a Firenze nella tipografia di Filippo Giunta, che il 10 marzo 1504 (stile fiorentino 1503) dava Le cose volgari del Petrarca, riprendendo il formato, [...] e latina Benedetto Ricciardini, detto Benedetto Filologo, e Mariano Tucci. Morì nel 1516; onde la quarta (e ultima) Giuntina del Petrarca (1522) fu curata dal valente Bernardo Giunta, figlio di Filippo. Con l'A. finiva un ramo della sua famiglia ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Secondo di questo nome nel casato, fu primogenito di Malatesta detto Malatesta Antico e Costanza Ondedei; nacque intorno al 1325, data avvalorata anche [...] III, ad ind.; Cronache malatestiane dei secoli XIV e XV, a cura di A.F. Massera, ibid., XV, 2, pp. 15, 28, 35; F. Petrarca, Epistole, a cura di U. Dotti, Torino 1978, pp. 634 s.; Id., Canzoniere, a cura di M. Santagata, Milano 1996, p. 483; A. degli ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.