Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] umanista, rifulse quella del poeta in volgare: P. divenne, in Italia e fuori, modello insuperabile di poeta lirico. Anzi, il petrarchismo (v.), oltre che un modo di poetare, è nel Cinquecento uno stile di comportamento, sì che permea ogni scrittura e ...
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Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben [...] conservata la casa con lo studio del poeta ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] potrebbe più dire di essere qui come un forestiero curioso fuori della sua patria. E, quel che più conta per noi, il Petrarca stesso è cosciente di aver tentato qualche cosa di nuovo in questo senso. Così dice infatti, alla fine del De vita solitaria ...
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Poema latino di F. Petrarca, in 9 libri, in esametri, rimasto incompiuto. Iniziato nel 1338 e condotto innanzi con particolare impegno nel 1341-42, fu successivamente arricchito di episodi senza essere [...] mai sottoposto a un lavoro di revisione totale. Ha come argomento la seconda guerra punica e la vittoria di Scipione. Il Petrarca seguì soprattutto il racconto liviano e il Somnium Scipionis di Cicerone. Fu pubblicato da P.P. Vergerio nel 1396, oltre ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] che, più scoperta e a volte ostentata, s'affolla nei trattati latini e nelle epistole. Il lettore esperto dei testi minori del Petrarca è condotto spesso, sullo spunto di una frase o di una parola delle rime, a inseguire le vicende di un'immagine, di ...
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Gentildonna provenzale amata da F. Petrarca. Come egli narra nelle Rime e altrove, Laura gli apparve la prima volta il 6 aprile 1327 nella chiesa di S. Chiara in Avignone; l'amore lo tenne "anni vent'uno [...] dell'amore. Questa è ammessa ora generalmente, sebbene si pensi che nella speranza e disperazione d'amore Petrarca concretizzi liricamente una sua più ampia speranza e disperazione. Nessuna delle identificazioni proposte dagli studiosi per Laura ...
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Poema in terzine di F. Petrarca. Consta di sei parti, alle quali l'autore diede titoli latini: Triumphus Cupidinis (Trionfo d'Amore; in 4 capitoli); Triumphus Pudicitie (1 cap.); Triumphus Mortis (2 cap.); [...] saltuario, cominciò prima: secondo C. Calcaterra (1884-1952) addirittura sin dal 1340, secondo l'opinione prevalente intorno al 1351.
Petrarca rievoca ancora una volta il mito fondamentale della sua poesia, il suo amore per Laura, prima e dopo la ...
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Letterato padovano (m. Venezia 1390). Discepolo del Petrarca, che lo ebbe caro negli ultimi anni della sua vita e gli lasciò in testamento la cura dei suoi libri, aggiunse, dedicandolo a Francesco I da [...] Carrara, un supplemento di dodici biografie (da Tito Quinzio Flaminino a Traiano) all'Epitome de viris illustribus del Petrarca e completò, sempre per Francesco I da Carrara, il Compendio della stessa opera. Presiedette da Padova alla trascrizione e ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] edizioni di Frontiera (1941-42; 1966) e Diario d'Algeria (1947; 1965) di Sereni si ripropone un caso simile a quello del Petrarca con il Canzoniere: un autore-regista che nel tempo e con sapienza ha riorganizzato tutti i testi seguendo un disegno e ...
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Erudito, greco di Calabria (sec. 14º), allievo di Barlaam Calabro. Nell'inverno 1358-59 conobbe a Padova Petrarca; nel 1360 Boccaccio lo chiamò a Firenze presso lo Studio, dove, primo maestro pubblico [...] di greco, insegnò per tre anni, ascoltato da Boccaccio stesso e da pochi altri. In quegli stessi anni, su richiesta proprio di Boccaccio, tradusse in latino l'Iliade e l'Odissea. Recatosi poi a Costantinopoli ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.