Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] . Nel luglio 1825 poté finalmente stabilirsi a Milano stipendiato dall'editore A. F. Stella, per il quale pubblicò un commento a Petrarca (1826) e due crestomazie, di prose (1827) e di versi (1828), di autori italiani. Da Milano nel settembre 1826 si ...
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Carlo Maria Ossola
Poeta italiano, nasce ad Alessandria d'Egitto, l'8 febbraio 1888, da genitori lucchesi, colà emigrati, perché il padre Antonio lavorava come sterratore al canale di Suez. Frequenta [...] - il desiderio di forma: "effimero / Eterno freme in vele d'un indugio" (Cori [...] di Didone, VIII).
Come nel suo Petrarca, il Triumphus Eternitatis sarà assorbito dal buio nella notte dell'ossimoro: "Mi fanno più non essere che notte, / Nell'urlo ...
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La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] hanno i contrasti e le altercationes. Forma dialogica hanno il Secretum e il De remediis utriusque fortunae di F. Petrarca.
Nel Rinascimento il d. si allaccia agli esempi classici: prevale naturalmente l’esempio di Cicerone e di Platone; ma ...
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Critico letterario, nato a Matera il 7 giugno 1888. Già collaboratore e poi direttore della Voce (1915-16), redattore di Pègaso (1929-33) e di Pan (1934-35), è ora professore di letteratura italiana nella [...] R., per questo suo anelito all'irrazionale, per questo suo sollecitare i testi antichi in senso arcanamente moderno (Petrarca sentito attraverso la "magia" di Ungaretti), viene ad affiancarsi - nonostante la chiara eleganza del suo dettato - alla più ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] contemporanei il C. cita il Sannazaro, il Bembo, il suo lontano parente Baldassarre Castiglione, il Pontano. Dante, Boccaccio e Petrarca sono lodati con venerazione, ma alcune loro opere, come la Vita nova, il Canzoniere, il Decameròn, Fiammetta, ecc ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] sia delle opere inedite sia della passione dantesca dei C., dato che ne cita un sonetto in cui il C. "al Petrarca il secondo luogo avesse dato nella volgar poesia" (ibid., p. 161),e lo introduce come interlocutore nel secondo libro delle Prose ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] sua formazione fortemente segnata dai classici dell’Occidente, soprattutto greci e latini, senza dimenticare poeti universali come Dante, Petrarca, Goethe. E assai precoce fu il suo inserimento nel mondo degli studi, avendo pubblicato già nel 1926 un ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] G. F. Gamurrini, Arezzo e l'Umanesino, Arezzo, Tip. Cristelli, 1904, p. 87, miscellanea in onore del Petrarca dell'Accademia Petrarca).
[14] A proposito delle eleganze del Valla scriverà il Cortesi, De hominibus doctis, ed. G. C. Galletti, Florentiae ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] suo ideale di libertà dai modelli, nelle "voci" così come nello "stile": "esser viltà lo star sempre rinchiuso nel circolo del Petrarca e del Boccaccio […] perché noi dobbiamo pensare che essi non dissero ogni cosa, e che se più lungamente o d'altre ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] delle Antichità e Belle Arti; nello stesso anno pubblicò, presso la Società laziale di Roma, Introduzione a uno studio sul Petrarca.
Nel saggio, una ipotesi di lavoro per una monografia più ampia ed esauriente mai portata a termine, il C. giudicò ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.