ARRIGHETTI, Niccolò
Antonella Dolci
Nacque a Firenze, l'11 nov. 1586, da Francesco e Fiammetta Ginori. Fu membro delle principali Accademie fiorentine: nell'Accademia della Crusca recitò alcune fortunate [...] la coscienza di una tradizione letteraria da perpetuare nei suoi valori essenzialmente linguistici (donde l'attenta lettura di Dante, Petrarca, Boccaccio, Della Casa), l'esigenza di un'attività didascalica da svolgersi m un clima appartato e raccolto ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] e i moralisti, fra i quali specialmente Seneca; dei greci studiò soprattutto Plutarco. Leggeva nel testo, oltre a Petrarca, gli scrittori italiani del suo tempo, Machiavelli e Guicciardini, Ariosto e Tasso. Delle sue varie letture e cognizioni ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] d'amore della cui biografia nulla si conosce anche se la sua importanza è paragonabile a quella di F. Petrarca nella letteratura italiana, gode di un'edizione critica scientificamente ineccepibile, però datata (R. Simon, Das Amaruçataka in seinen ...
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Poeta spagnolo, nato a Ciudad Real il 18 luglio 1926. A Madrid, dove si è laureato in giurisprudenza, esercita per alcuni anni la professione d'avvocato, che poi abbandona per dedicarsi alla letteratura. [...] de la poesía portuguesa (1961) e Antología de la poesía brasileña. Di Dante ha tradotto la Commedia (1973-77) e di Petrarca il Canzoniere (1983), per cui ha ricevuto nel 1985 il Premio Nacional de traducción.
Di C. è stata tradotta in italiano una ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] lombarda in ottonari). Ne risultò un contatto più proficuo, un avvicinamento magnifico al mondo classico, da cui presto il Petrarca e il Boccaccio avrebbero saputo trarre le conseguenze. È un poco ciò che avviene nella lingua: il fiorentino, che ...
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DEL GARBO, Dino (Aldobrandino, Dinus de Florentia)
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze intorno al 1280 da Bono (o Bruno), della nobile famiglia del Garbo, che aveva dato il nome ad una strada del quartiere [...] Mediolani 1728, col. 626; F. Sacchetti, Trecentonovelle, in Opere, Milano 1957, nov. XXVI, LXX, pp. 228, 499 s.; F. Petrarca, Rerum memorand. libri (ediz. naz.), pp. 83, 98; U. Verino, De illustratione urbis Florentiae, Lutetiae 1583, c. 14; Firenze ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] e Seneca, oggi conservate nell'archivio Forteguerri. Inoltre non disdegnò la letteratura italiana e studiò con passione Dante e Petrarca.
Nell'estate 1696 tornò a Pistoia, dove si fermò sin quasi alla fine dell'autunno. Nel frattempo scrisse a ...
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PAZZI, Alfonso de', detto l'Etrusco
Giorgio Masi
PAZZI, Alfonso de’, detto l’Etrusco. – Nacque a Firenze nel ‘popolo’ di San Pier Maggiore il 19 ottobre 1509, da Luigi di Giovanfrancesco, antimediceo [...] sue letture nell’Accademia privata: il 19 novembre 1545, di argomento non specificato; l’11 agosto 1547 sul sonetto di Francesco Petrarca Orso, al vostro destrier si po’ ben porre (Rerum vulgarium fragmenta, n. 97) e il 21 novembre 1549 su un altro ...
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BETUSSI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Bassano intorno al 1512.
Lo Zonta ha rintracciato notizie sulla famiglia Betussi che risalgono alla prima metà del Quattrocento. In quest'epoca un Martino esercitò [...] di un sentimento ad uso della società colta, la finale accettazione dell'esperienza, umana e poetica, dei Petrarca corrispondono ad una partitura classicheggiante che è totalmente estranea allo schema degli Asolani.L'eredità bembiana, nei suoi ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] ) parla di una sua esperienza petrarchesca, non nel senso del ➔ monolinguismo che tradizionalmente si attribuisce a Petrarca rispetto al plurilinguismo di ➔ Dante, ma nel senso della ‘contemplazione’ e concentrazione lirica; accantonati i riferimenti ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.