BARTOLI, Bartolomeo de'
Gianfranco Orlandelli
La prima notizia sulla vita del B., amanuense bolognese, ci deriva dalla registrazione di un contratto privato effettuata all'Ufficio dei Memoriali del [...] a Bruzio figlio di Luchino Visconti, lo stesso a cui èindirizzato un sonetto di Fazio degli Uberti e una epistola metrica del Petrarca. Il fatto che nella dedica si accenni a Luchino come a signore ancora vivente di Milano induce a riportare la data ...
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FATINI, Giuseppe
Franco D'Intino
Nacque a Piancastagnaio (Siena) il 5 genn. 1884 da Anselmo e Teresa Brogi. Nel 1906 si laureò in lettere presso l'università di Pisa, avendo tra i suoi maestri Vittorio [...] , la Deputazione di storia patria per le provincie modenesi di Modena, l'Accademia di scienze, lettere ed arti "F. Petrarca" di Arezzo, i Sepolti di Volterra) e assiduo frequentatore delle conferenze tenute presso la "Leonardo", il "Lyceum" e la ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] siciliana, si diffonde nella poesia toscana grazie a Guittone e agli stilnovisti. Ne compongono alcune ➔ Dante e ➔ Petrarca. Ha notevole diffusione nel secondo Trecento (Capovilla 1978a) e ancora lungo il Quattrocento, anche in forme stereotipe, che ...
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CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] modo, poteva risalire alla riforma del Bembo, e l'altra, alessandrinistica e tesa a un recupero parziale dei classici a fianco del Petrarca, che ebbe in Bernardo Tasso il suo più geniale interprete. Non a caso l'amicizia del C. col Tasso fu tra le ...
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COLOCASIO, Vincenzo
Nicola Longo
Nacque a Marsala fra la fine del sec. XV e i primi anni del XVI (si può stabilire, sia pure con molta approssimazione, che il termine ante quem per collocare la data [...] di modello al trionfo del de Vega. Tutto ciò prescindendo dalle frequenti contaminazioni o dagli interi versi ripresi dal Petrarca.
Nello stesso 1552 sappiamo che il C. ottenne, per concessione vicereale, gli incarichi di "viceportulano del porto e ...
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COSENTINO, Giovanni
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1432 a Sant'Andrea Ionico (Catanzaro) da Gorio e da una Anastasia. Nel 1447 era già sposato con Bartola de Calabretta, quattordicenne. Fu al servizio [...] resto dotta citazione delle Heroides di Ovidio è pure la scelta dello schema dell'effistola in versi) arriva a Dante, Petrarca e Boccaccio; sceglie, altresì, la materia eroica e lo stile epico con una consapevolezza letteraria che lo porta ad entrare ...
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GARISENDI, Giovanni Andrea
Roberta Ridolfi
Nacque a Bologna da Cristoforo tintore, probabilmente, secondo L. Frati (in Rimatori), intorno al 1470, essendo stato immatricolato notaio nel 1490, e aggregato [...] Garisendi.
In questo dialogo, pervaso di reminiscenze dantesche, in cui si insulta e difende l'amore, il G. menziona oltre Dante e Petrarca, il poema Di Paulo e Daria di Gasparo Visconti, le rime di V. Calmeta, A. Tebaldeo ferrarese e celebra le lodi ...
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ACCOLTI, Bernardo, detto l'Unico Aretino
Lilia Mantovani
Nacque l'11 settembre 1458, da Benedetto e da Lauta Federighi, forse in Arezzo (donde erano originari gli Accolti, ma trasferitisi già in parte [...] di modi né di gusti, è quarto tra i poeti presecentisti di quell'età che, ambiziosi di innovare, pur imitando il Petrarca, ne assunsero e portarono all'esagerazione gli espedienti retorici, sfidando il grottesco, sforzando l'immaginazione e alzando ...
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CAMPANILE, Filiberto
Amedeo Quondam
In assenza di elementi biografici precisi, si può situare l'arco biografico del C. a cavallo tra il secolo sedicesimo e il diciassettesimo. La sua attività intellettuale [...] interessante nel trattatello del C. è l'impiego delle esemplificazioni, desunte dalla tradizione lirica volgare italiana (Petrarca e Boccaccio, ovviamente, secondo la normativa classicistica bembesca), con la notevole apertura a Dante, che è ...
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FORTEGUERRI, Antonio
Franco Pignatti
Della illustre famiglia pistoiese dei Forteguerri, nacque il 3 nov. 1463 da Domenico di Iacopo e da Angiolina di ser Piero. Era il terzo di sei fratelli, tra i quali [...] lirici antecedenti alla codificazione del bembismo ciò rappresenta senza dubbio un'assimilazione più attenta e fedele del lascito del Petrarca, tuttavia le forme castigate e misurate in cui essa si esprime comunicano una sensazione di uniformità e di ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.