. Forma di componimento poetico provenzale, che prese titolo dal senso di quella voce significante "protesta, scusa". I trovatori, tra i quali principalissimo Bertrando dal Bornio, se ne servirono per [...] "S'io 'l dissi mai".
Bibl.: Oltre i trattati della poesia occitanica, in particolare la Poesie der Troubadours di F. Diez, 2ª ed., Lipsia 1883, p. 104, cfr. G. Mazzoni, l'"escondig" del Petrarca, in Atti del Convegno petrarchesco (1928), Arezzo 1929. ...
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Poeta (Pavia 1650 - Frascati 1712); sedicenne era già alla corte dei Farnese a Parma, dove nel 1681 pubblicò Poesie liriche (ripudiate poi nel 1691 insieme con tutte quelle opere che G. considerava d'imitazione [...] . Nel 1704 pubblicò la nuova edizione delle Rime, che dedicò a Clemente XI. Fu poeta di debole ispirazione ma di stile elegante e raffinato, e molto celebrato ai suoi tempi: usò per primo la canzone a strofe libere, uscendo dallo schema petrarchesco. ...
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VINCIGUERRA, Antonio
Manlio Torquato Dazzi
Uomo politico e letterato, nato a Venezia di famiglia originaria di Recanati, tra il 1440 e il 1446, morto nel Padovano il 9 dicembre 1502.
Nel 1458 donzello [...] e in relazione coi migliori umanisti.
Scrisse un Canzoniere, perduto, ma che da due liriche rimaste può giudicarsi giovanile e petrarchesco. Sotto l'influenza del Sommariva, traduttore di Giovenale, il V. s'esercitò tra i primi in Italia in lunghe ...
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AUGURELLI (Augurello, Agorelli), Giovanni Aurelio
Robert Weiss
Nacque a Rimini, non nel 1440 o 1441, come fu generalmente ritenuto, ma intorno al 1456, da Giovanni Agorelli. Nulla si sa dei suoi primi [...] iniziati a Roma, e non mancò di frequentare vari circoli umanistici. Oltre a coltivare la lirica nella direzione di gusto petrarchesco che si è detta, l'A. analizzò con cura la lingua poetica del Petrarca, campo sul quale probabilmente richiamò l ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] il dottorato privatamente presso un certo monsignor Papio.
In questo periodo giovanile, in perfetta sintonia con il rilancio petrarchesco che il Bembo aveva vivificato, compose una serie di madrigali e sonetti per una giovane nobildonna romana che ...
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CAMBI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Napoliil 3 marzo 1535 dal fiorentino Tommaso, che risiedeva per ragioni commerciali a Napoli.
Il C. apprese i primi rudimenti letterari dal padre, distinguendosi [...] con gli interessi letterari che si erano nel frattempo determinati nel solco dell'esegesi cinquecentesca del Canzoniere petrarchesco. Recatosi in Francia, collaborò con Lucantonio Ridolfi all'edizione del Canzoniere del Petrarca che uscirà a Lione ...
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Filologo italiano (Roma 1905 - ivi 1979), figlio di Giuseppe. Prof. di filologia medievale e umanistica all'univ. di Macerata (1965) e dal 1966 alla Scuola Normale di Pisa. Entrato giovanissimo (1928) [...] (post., 1983). La maggior parte di questi saggi (tra i quali di particolare importanza Linee di sviluppo dell'umanesimo petrarchesco, 1949) documentano le ricerche di M. in preparazione dell'edizione critica del De viris illustribus (a lui affidata ...
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FORZONI ACCOLTI, Francesco
Lucinda Spera
Nacque a Firenze il 10 ag. 1674 da Pier Andrea, funzionario mediceo, e Maria Angiola della Verde, appartenente a una nobile famiglia perugina trasferitasi in [...] inaugurata da B. Averani, tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo commentò singoli passaggi del Canzoniere petrarchesco. Di tale attività rimane una sua cicalata letta la sera del 13 ott. 1706 nel palazzo Salviati, conservata nel codice ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] sul falso o sul fittizio ma sul vero.
Penso al sonetto della partenza, che riprende fin dall'emistichio iniziale un'espressione petrarchesca, e il Petrarca ancora riecheggia nel quarto e nell'undecimo verso, e a un tempo si rifà all'elegia di Ovidio ...
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MALIPIERO, Girolamo
Paolo Zaja
Nacque a Venezia, probabilmente intorno al 1480, da Andrea e da una figlia di Zaccaria Calbo, entrambi appartenenti a famiglie patrizie. Ebbe tre fratelli, Gianfrancesco, [...] nella tradizione del classicismo, Modena 1991, pp. 203-262; R. Fedi, Soli e pensosi. Censura, parodia, fortuna di un sonetto petrarchesco (RVF XXXV), in Lingua e stile, XXVI (1991), pp. 465-481; M. Föcking, "Rime sacre" und die Genese des barocken ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...