CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] cadere nell'errore di dimenticare come anch'essi fossero uomini e come, in quanto tali, potessero anch'essi sbagliare. Anche il Petrarca quindi, come aveva ben visto il Muratori e come ripete il C., ha i suoi "difettuzzi", che possono essere emendati ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] allora l’Europa non interessa solo la lirica, ma ogni forma di letteratura. In quanto poeta della labilità e dell’inquietudine, Petrarca sarà vicino, oltre il pieno Rinascimento, al poeta che segna l’estremo punto di arrivo di quell’età e l’inizio ...
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BAITELLI, Giulia
Anna Migliori
Nata nell'ottobre 1706 a Brescia, ebbe un'infanzia tranquilla e rivelò ben presto la sua disposizione agli studi. Il suo carattere di donna schiva, modesta, amante della [...] 'incontro con D. Lazzarini, professore di filosofia nell'ateneo padovano, fu incoraggiata a coltivare la poesia: al petrarchismo, fervidamente sostenuto da quell'erudito, la B. pagò il suo tributo, cimentandosi in versi che riecheggiano del modello ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] , non fu mai sotto contratto. E nel corso degli anni dimise il giovanile interesse per le rime del Bembo e dei petrarchisti dell'età sua volgendosi ad altro, segnatamente a studi sul Machiavelli e sull'Ottocento. È da esprimere un sincero rammarico ...
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Scienziato e letterato (Bologna 1674 - ivi 1739); fratello di Gabriele; d'ingegno vivo e versatile, studiò filosofia e lettere, poi legge, infine si diede alla matematica e all'astronomia. Dal 1699 lettore [...] rime d'amore, sacre, d'occasione, lontane così dal gusto secentistico come da quello arcadico: è considerato capo del gruppo di letterati bolognesi detti i riformatori della bella letteratura, che propugnarono un ritorno a un corretto petrarchismo. ...
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FICALORA, Carlo
Rosario Contarino
Poeta dialettale siciliano, operò a Palermo nella seconda metà del Cinquecento, come si desume tra l'altro dalla raccolta secentesca Le Muse siciliane (I, p. 141), [...] dal centinaio di liriche a lui attribuite la sua fisionomia poetica, che fu improntata alle tipologie del petrarchismo cinquecentesco, ma senza l'aridità ripetitiva così frequente in questa maniera di verseggiare.
Abbastanza sottomessa alla "grazia ...
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Cortigiano e poeta inglese (Allington Castle, Kent, 1503 - Sherborne, Dorset, 1542). Probabilmente fu l'amante di Anna Bolena prima del matrimonio di costei con Enrico VIII (la Brunet dei versi di W. sarebbe [...] forma metrica in Inghilterra), poesie in ottava e in terza rima. Più che nei tentativi, alquanto rozzi, di ricalcare il sonetto in inglese, W. riuscì a trasfondere lo spirito del petrarchismo in alcune poesie a ritornello da lui chiamate balettes. ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] l'autore della celebre novella di Giulietta e Romeo, e anche di un canzoniere che si adegua abbastanza spontaneamente al petrarchismo bandito nelle Prose della volgar lingua; né diversa, in fondo, sebbene i rapporti col Bembo furono molto più formali ...
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ZIMOROWICZ (anche Zimorowic), Szymon
Poeta polacco, nato a Leopoli nel 1608, morto a Cracovia nel 1629.
È autore di Roksolanki (prima edizione, 1654), raccolta di canti di contenuto amoroso, idillico-pastorale, [...] , Wpùyw autorów klasycznyeh na Roksolanki (L'influsso degli autori classici su R.), in Pamiétnik Literacki (Memorie letterarie), 1903; M. Brahmer, Petrarkizm w poezij polskiej XVI w. (Il petrarchismo nella poesia polacca del sec. XVI), Cracovia 1927. ...
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Poeta (Venosa 1510 - Teano 1568). Fu al servizio del viceré di Napoli don Pedro di Toledo; col figlio di questo combatté contro i Turchi e i pirati; infine fu capitano di giustizia a Gaeta. Lasciò un'egloga [...] di T. sono forse le liriche (raccolte nel Canzoniere, post., 1711), che ne fanno uno dei più eminenti poeti del petrarchismo meridionale; in esse cantò una donna dell'alta nobiltà, Maria d'Aragona d'Ávalos, riuscendo spesso a infondere un tono ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.