BONIFACIO, Baldassarre
Lovanio Rossi
Nacque a Crema il 5 genn. 1585 dal giurista rodigino, ivi assessore Bonifacio, e da Paola Corniani, pure proveniente da famiglia di giureconsulti. Gli furono fratelli [...] manipolato dal suo maestro Numidio Paluzzi.
Le rime italiane non sono che un accademico tributo a uno stanco petrarchismo: freddamente corrette e con concessioni ai modi del Seicento, ripetono vieti motivi amorosi e di intonazione sacra. Gli ...
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GHEDINI, Fernando Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Bologna il 19 ag. 1684 da Pietro Alberto e da Caterina Mingarelli.
Medico, naturalista, filosofo e letterato, attese dapprima agli studi di grammatica [...] a distruggere quanto rimaneva dell'odiata maniera seicentista in nome di un ritorno allo studio degli antichi lirici (Pindaro e Petrarca in primo luogo). Non è attendibile però la diffusa credenza che fu proprio lui a trascinare il Manfredi nella ...
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GARSIA, Francesco
Rosario Contarino
Nacque nel 1590, forse a Palermo, come attesta G. Galeano, che lo chiama "compositore nostro palermitano" (Muse siciliane, II, 1, p. 222); ma A. Mongitore riferisce [...] metrico dell'ottava siciliana. Nei componimenti amorosi ritornano senza particolare originalità i motivi convenzionali del petrarchismo siciliano, con quella caratteristica accensione dei sentimenti, che oscilla tra l'esasperazione dei tormenti e ...
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CALOGROSSO, Gianotto (Gianotto da Salerno)
Giovanni Parenti
Ben poco sappiamo di questo poeta volgare, fiorito intorno al 1450. L'identificazione (avanzata cautamente dal Crescimbeni) del C. con un Gianotto [...] operetta, in cui si esprimono gli indugi e le esaltazioni liriche dei protagonisti, non è priva di un certo petrarchismo "d'istinto", secondo la definizione del Gaeta; il linguaggio, su un fondo toscano, presenta qualche coloritura meridionale dovuta ...
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DE LUPIS (Lupis), Bisanzio
Rosario Contarino
Nacque a Giovinazzo (Bari) nel 1478 da Micco (Domenico) e da Costantina Paglia, appartenenti entrambi a famiglie ragguardevoli della cittadina.
In patria [...] l'anafora, che rimanda a cadenze e moduli popolareschi, piuttosto che ai più impegnativi artifici di un certo Petrarca. La compresenza di "rimeria cortigiana e declamazione di piazza" (Bronzini) costituisce la qualità essenziale di questa "poesia di ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] , sono ancora inedite nella biblioteca del Seminario folignate), che A. Zeno giudicò pieni "di certo spiritoso e brillante, su lo stile del Petrarca e de' buoni autori" ma non in guisa che il B. "non corra di quando in quando una strada in tutto sua ...
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CATANIA, Paolo
Salvatore Nigro
Nipote del poeta Antonio Veneziano, nacque a Monreale nel 1591 c. Il 21 luglio 1610 entrò nel convento monrealese di S. Maria, dove indossò l'abito dell'Ordine di S. Benedetto. [...] siciliani e latini raccolti dal p. Silvio Risico, ms. custodito dalla Bibl. naz. di Palermo) e il "petrarchismo" (inteso come disimpegnata letterarietà) della Raccolta del Veneziano, in nome però di una parenesi esplicitamente conservatrice, senza l ...
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COLONNA, Mario
Nicola Longo
Nacque probabilmente a Roma nella prima metà del sec. XVI da Stefano di Francesco del ramo di Palestrina della famiglia, e da Elena di Niccolò Franciotti, signore di Basanello [...] sull'immagine del nome della sua donna (che diventa una metafora costante del canzoniere) proprio alla maniera del Petrarca; così come alla bimembrazione "normale" della struttura del sonetto corrisponde quella del singolo verso o il suo raddoppiarsi ...
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BRUNI DE' PARCITADI, Giovanni
Gianni Ballistreri
Nacque a Rimini il 26 dic. 1474 da Matteo e Laurenzia de' Raibanini, ultima discendente della nobile famiglia ghibellina dei Parcitadi; morto il padre [...] Biblioteca Classense di Ravenna (cod. 192).
Nel complesso il B. si dimostra seguace, con scarsa originalità, di un petrarchismo di stampo bembiano, anche se talora non manca una tendenza ai preziosismi formali e alle innovazioni tecniche (fu forse il ...
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CASTIGLIONE, Giovan Battista
Giorgio Patrizi
Scarsissime sono le notizie intorno alla sua vita. Nato a Firenze da una famiglia nobile, intraprese unitamente gli studi di diritto e di letteratura. Dagli [...] questo procedimento è una nota sui verbi riflessivi, quali si rinvengono nella lingua toscana e sull'uso che ne fa il Petrarca. Anche Dante è un punto di riferimento costante ed è evidente la tendenza del C. ad unire alla delineazione della retorica ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.