PETROVARADIN (ungherese Pétervárad; ted. Peterwardein: A. T., 77-79)
Umberto TOSCHI
Heinrich KRETSCHMAYR
Città del banato del Danubio, in Iugoslavia. È situata sulla destra del Danubio quasi dirimpetto [...] Turchi, fu l'inizio della campagna culminata un anno dopo nella battaglia di Belgrado. Per effetto della sconfitta di Petrovaradin gli Ottomani levarono l'assedio posto alla fortezza veneziana di Corfù. Nella battaglia morì il gran vizir Alì Pascià ...
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Generale e patriota croato (Petrovaradin 1801 - Zagabria 1869), figlio del barone e gen. austriaco Franz (Petrinja, Croazia, 1746 - Szela Apati, Ungheria, 1810). Bano di Croazia, Slavonia e Dalmazia (1848-59), [...] nonostante l'opposizione ungherese consentì la riunione della Dieta croata che approvò un progetto per la creazione di un regno iugoslavo nell'ambito dell'Impero asburgico. Esonerato per le pressioni magiare, ...
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PAER, Ferdinando Francesco
Giuliano Castellani
PAER, Ferdinando Francesco (diffusa anche la grafia Paër, alla francese). – Nacque a Parma il 1° luglio 1771 da Giulio e Francesca Cutica, in una famiglia [...] di musicisti (il nonno Michele era trombettista).
Originario di Petrovaradin (oggi Novi Sad, in Serbia) «Michel Pär» lasciò la propria città per cercar fortuna a capo di un corpo di musica di reggimento (Castil-Blaze, 1838, p. 5). La dominazione ...
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SRIJEMSKI KARLOVCI (magiaro Karlócza; ted. Karlowitz; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Cittadina della Sirmia, ora compresa nel Banato del Danubio (Iugoslavia), una decina di km. a SE. del capoluogo Novisad. [...] È situata sulla Drava ai piedì delle pendici orientali della Fruška Gora. Toccata dalla ferrovia da Petrovaradin a Belgrado e dalla navigazione sulla Drava, è modesto centro agricolo-commerciale, cui conferiscono interesse specialmente i prossimi ...
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Uomo di stato prussiano (Osnabrück 1777 - Wiesbaden 1820), fu a capo della polizia di Berlino (1809) e quindi di tutta la polizia di stato. Avverso a Napoleone, partigiano di H. F. K. Stein e di A. W. [...] per un sollevamento generale in Germania, ma fu arrestato per ordine di Metternich e rinchiuso nella fortezza di Petrovaradin. Liberato nel 1813, fu nominato governatore generale di Berg (1814-15) e quindi ministro presso la Confederazione svizzera ...
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PIMODAN, Georges de Rarécourt de la Vallée, marchese di
Alberto BALDINI
Generale francese, nato a Parigi il 29 gennaio 1822, morto a Castelfidardo il 18 settembre 1860. Frequentò le scuole di cavalleria [...] contro gli Ungheresi, rimanendo ferito alla battaglia di Moor; ristabilitosi, cadde prigioniero alla presa della cittadella di Petrovaradin. Nel 1860 offrì la propria spada alla Santa Sede, e, generale dell'esercito pontificio, cadde a Castelfidardo ...
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ALBERTINI, Cesare
Giuliano Capilupi
Nacque a Mantova il 21 genn. 1770, e nel 1793 ottenne, come il padre Lorenzo, la licenza di farmacista, esercitando poi tale attività in Quingentole (Mantova). Nella [...] -1800, l'A. viene definito "democratico, ardito terrorista ed inscritto al Catalogo dei Franchi Muratori". Deportato a Zara e a Petrovaradin, rimpatriò in seguito al trattato di Lunéville (1801). Nello stesso anno fu deputato ai Comizi di Lione come ...
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NOVI SAD (nome serbo; ungh. Ujvidék; ted. Neusatz; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Capoluogo storico della Bačka e oggi del banato del Danubio, Iugoslavia. Si leva sulla sinistra del gran fiume, verso il [...] . Questo e uno recente più a valle (1924-28) congiungono Novi Sad con Petrovaradin. Tre ferrovie secondarie irraggiano verso NE. e NO., e un'altra da Petrovaradin a SO. oltre Danubio, contribuendo alla primaria importanza di questo nodo di strade e ...
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VOJVODINA (A. T., 75-76)
Elio Migliorini
Regione della Iugoslavia settentrionale, sulla sinistra del Danubio, la quale comprende le pianure del Banato, Bačka e Barania, appartenenti prima del 1918 al [...] maggiore importanza è stata Novi Sad, posta allo sbocco del Lanale Alessandro nel Danubio (di contro alla fortezza di Petrovaradin), sede di una delle prime scuole normali serbe, d'una società letteraria (dal 1826: Matica srpska) e più tardi ...
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Generale italo-austriaco (Parigi 1663 - Vienna 1736); figlio di Eugenio Maurizio e di Olimpia Mancini, destinato alla carriera ecclesiastica, chiese invano (1683) a Luigi XIV di entrare nel suo esercito. [...] che sulla difensiva: la pace di Rastatt (1714), negoziata dallo stesso Eugenio, pose fine alla guerra. Nel 1716 sbaragliò a Petrovaradin i Turchi che avevano assalito le province ungheresi e transilvane degli Asburgo, e l'anno dopo cinse d'assedio e ...
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