BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] mediatore di forme fiamminghe, presenti a Napoli e forse anche direttamente conosciute a Milano durante un comune soggiorno con PetrusChristus. Certo, sappiamo che nel 1475il B. non poteva trovare nuova né l'una né l'altra lezione, avendo potuto ...
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SANNAZARO, Iacopo
Carlo Vecce
– Nacque a Napoli il 28 luglio 1457 da Nicola (Cola) e da Masella di Santomango (di nobile famiglia salernitana). La data di nascita tradizionale del 1458 (tramandata dai [...] a Napoli; vi si accenna al piccolo museo privato del poeta, con un «Cristo in maiestate» del pittore fiammingo PetrusChristus, il suo ritratto eseguito dal pittore veneziano Giovanni Paolo degli Agostini allievo di Giovanni Bellini (oggi al Museo di ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] Milano 1931, tav. XCVI; B. Berenson, Pitture italiane del Rinascimento, Milano 1936, p. 36; H. Beenken, The Annunciation of PetrusChristus in the Metropolitan Museum..., in Art Bulletin, XIX (1937), p. 224, nota 7; V. Viale, Gotico e Rinascimento in ...
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COLANTONIO
Ferdinando Bologna
Non sono noti i dati biografici di questo pittore, né è stato ritrovato alcun documento che lo riguardi con certezza (l'ipotesi di Grigioni, 1947, che si riferisca a lui [...] Weyden in possesso di re Alfonso; presenta inoltre almeno un inserto derivato con certezza dal Compianto sul Cristo morto di PetrusChristus ora al Museo reale di Bruxelles (Bologna, 1977, pp. 91 s.).
Intorno al 1460 dovette veder la luce l'ultima ...
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AMBROGIO da Fossano (A. di Stefano), detto il Bergognone
Angela Ottino Della Chiesa
Le notizie su A. vanno dal 1481 al 1522. Figura per la prima volta nella matricola dei pittori milanesi del 1481, [...] -borgognone, a lui giunte col peregrinare degli artisti (Zanetto Bugatto, Antonello da Messina, Rogier. van der Weyden, PetrusChristus, ecc.), e soprattutto con la miniatura. Di queste influenze vicine o lontane nello spazio e nel tempo, mediate ...
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ARCUCCIO, Angiolillo
Oreste Ferrari
Nato probabilmente a Napoli nel quarto decennio del sec. XV; una prima notizia della sua attività pittorica si ricava da un atto notarile del 14 giugno 1464 (cfr. [...] , a cui era ovviamente addotto dalla presenza nelle raccolte aragonesi di opere del van Eyck, del van der Weyden, di PetrusChristus, senza che però le nuove inflessioni conseguissero risultati più che marginali.
Questo si nota già nei polittici di S ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] dimostrano l'invio a Bruxelles presso van der Weyden del pittore degli Sforza, Zanetto Bugatto, la richiesta di opere di PetrusChristus, e più tardi le commissioni urbinati a Giusto di Gand. Anche la Madonna con il Bambino della National Gallery di ...
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BARDI, Donato
Rossana Bossaglia
Pavese di nascita, lasciò molto probabilmente la sua città in seguito alle guerre che avevano devastato anche i suoi beni, passando a Genova e, a quanto consta, dimorandovi [...] specie dopo l'intervento del Longhi, il quale ha ravvisato nella Crocefissione un clima alla Van Eyk e alla PetrusChristus; il carattere fiammingo può rinvenirsi nell'uso particolare della luce (Mazzini), che al Suida aveva fatto pensare piuttosto a ...
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MARGARITO (Margaritone) d’Arezzo
Grazia Maria Fachechi
Figlio di Magnano, come si desume dal documento del 1262, l’unico in cui viene menzionato, conservato nell’Archivio dei monaci camaldolesi di Arezzo [...] oggi conservato presso la Castellina di Norcia, firmato da Petrus e databile probabilmente al 1241, e gli affreschi pennellate della Madonna di Montelungo tornano anche nel Christus triumphans della collezione Chigi Saracini di Siena, considerata ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] fide enumerare, ut velut sapiens architectus possim domum supra fundamentum, quod Christus est, hedificare" (II, 1, p. 34). La prima e voce fundata, dicentis ad beatum Petrum: 'Tu es Petrus, et super hanc petram hedificabo ecclesiam meam'..." (IV, ...
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