GHERARDI, Alessandro
Fulvio Conti
Figlio di Ferdinando e Assunta Burzagli, nacque a Firenze l'8 luglio 1844 e fece i suoi primi studi nelle Scuole pie, dove ebbe fra gli altri, quali apprezzati maestri, [...] (ibid. 1887), per i quali G. Gentile (1942, p. 405) lo definì come uno "dei più caldi e de' più benemeriti piagnoni" che annoverò la cultura fiorentina di fine Ottocento.
Animatore per molti anni della Deputazione toscana di storia patria, il G. fu ...
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GIANI, Giuseppe
Monica Vinardi
Floriana Spalla
Nacque a Cerano d'Intelvi, ora in provincia di Como, il 17 sett. 1829, da Tommaso e da una certa Giovanna, originaria di Dizzasco.
A dodici anni si trasferì [...] Torino, 1869). Infine, dal repertorio delle storie fiorentine, il G. illustrò un episodio del Niccolò de' LapiovveroI palleschi e i piagnoni di M. d'Azeglio, quel Lamberto e Laudomia esposto a Torino nel 1867.
Il filone della pittura di genere intesa ...
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GUICCIARDINI, Piero
Manuela Doni
Nacque il 9 giugno 1454 a Firenze nel quartiere di S. Spirito, unico figlio maschio di Iacopo di Piero e di Guglielmetta de' Nerli. Incline agli studi letterari, il [...] di Iacopo Pitti, che riferisce di come il G., nel 1497, prese le distanze dal potente capo dei piagnoni, Francesco Valori che esercitava pesanti arbitri in città, accostandosi agli antisavonaroliani per contrastarne il potere (cfr. Guicciardini, 1931 ...
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BONSI, Domenico
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Nacque a Firenze nel 1430 da Baldassarre di Bernardo, della ragguardevole famiglia dei Bonsi della Ruota, che fu presente con ben tre gonfalonieri e ventisei priori nella vita politica [...] in Carlo VIII il riformatore della Chiesa, sia per non danneggiare i redditizi commerci fiorentini in Francia. Ma la situazione dei piagnoni in Firenze non era tra le più sicure, e sintomo chiaro del malcontento della città fu la loro sconfitta nelle ...
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BUONAGRAZIA, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nato a Firenze il 2 febbr. 1470, è noto sia per la sua attività di medico sia per aver preso parte al tumulto antimediceo del 26 apr. 1527 che va sotto il [...] legame con i fautori del Savonarola è così labile che non si può dire con sicurezza che egli fosse stato dei piagnoni. Del B. è possibile affermare soltanto che, quale oppositore dei Medici, era pronto - in quel periodo di turbolenze - a considerare ...
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PITTORIO, Ludovico
Giancarlo Andenna
PITTORIO (Bigi, Bigus), Ludovico (Luigi). – Il suo vero nome era Ludovico (o Luigi) Bigi (Bigus). Nacque a Ferrara da Giovanna e da Simone Bigi, nel 1452 secondo [...] . Samaritani, Lucia da Narni ed Ercole I d’Este a Ferrara tra Caterina da Siena, Girolamo Savonarola e i Piagnoni, Ferrara 2006, pp. 65, 72; E. Boillet, Vernacular biblical literature in sixteenth-century Italy. Universal reading and specific readers ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] del 1527.
Ma qui apparve subito chiaro che il governo di Niccolò Capponi stava rapidamente cedendo alle pressioni dei piagnoni. Col fallimento della politica estera del Capponi, che mirava a rompere l'alleanza permanente con la Francia in favore ...
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CAPPONI, Niccolò
Michael Mallett
Nacque il 10 sett. 1472 da Piero di Gino e Nicolosa di Luigi Guicciardini. Discendeva quindi da due delle famiglie più importanti e tradizionalmente influenti della [...] repubblicano. Egli possedeva anche quelle personali qualità di pietà e di ascetismo che lo rendevano gradito ai Piagnoni, i quali dovevano dare all'ultima Repubblica per molti aspetti le caratteristiche di una rinascita savonaroliana.
Certamente ...
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BENIVIENI, Domenico
Cesare Vasoli
Fratello di Girolamo e di Antonio, nacque a Firenze da ser Paolo Benivieni intorno all'anno 1460.
In una "portata" catastale dei padre, resa nel 1457, è già incluso [...] attività di direttore spirituale di alcune religiose. E par certo che egli fosse in rapporto anche con quei più accesi piagnoni che si riunirono in una specie di conventicola settaria (la setta degli "unti") intorno a un giovane orafo fiorentino, il ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] La sua lotta contro le tendenze scismatiche sostenute dai visionari e dalla loro propaganda (si oppose all'elezione di un piagnone ad uffici dell'Ordine) non gli impedì di sfruttare a suo vantaggio le qualità della congregazione riformata di S. Marco ...
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piagnone
piagnóne s. m. (f. -a) [der. di piagnere]. – 1. Chi piange o si lamenta in continuazione: ha ormai 10 anni ma è ancora un p.; non fare la piagnona. 2. In alcune regioni, nel passato, persona che prendeva parte, per lo più a pagamento,...
pallesco
pallésco agg. e s. m. [der. di palla1, con riferimento alle sei palle che figurano nello stemma dei Medici] (pl. m. -chi). – A Firenze, nel sec. 15°, partigiano della famiglia o del partito dei Medici (spec. in contrapp. ai piagnoni...