Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] e meno da cartolina è indubbiamente quella di Gianluca Maria Tavarelli (n. 1964), mostrata in dieci luoghi diversi e dieci piani-sequenza che raccontano la nascita, la durata e la fine di una relazione amorosa (Un amore, 1999). Mentre una Napoli meno ...
Leggi Tutto
Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] 'primitivi' ‒ come l'importantissimo Applause (1929) di Rouben Mamoulian ‒ sorprendono per la presenza inaspettata di piani-sequenza con lunghi ed elaborati movimenti di macchina che sembrano anticipare le sperimentazioni wellesiane e hitchcockiane ...
Leggi Tutto
Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] gangster Michel Poiccard è raccontata in modo talmente frammentato, fra ellissi, jump-cuts (salti di montaggio) o lunghi piani-sequenza, che il tempo si allunga o si restringe, suscitando uno spaesamento nello spettatore. Nel film L'année dernière à ...
Leggi Tutto
Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] nel film gli aspetti della s., le sue rifrazioni e metamorfosi apparenti. Anche qualora non sia previsto l'uso di piani-sequenza, la s. del set è sempre maggiormente vissuta, o almeno 'percorsa' (quindi frazionata) rispetto a quella teatrale (che è ...
Leggi Tutto
VITIELLO, Elena (Francesca Bertini). – Nacque a Firenze il 5 gennaio 1892. La madre, Adele Maria Fratiglioni, nubile al momento della sua nascita, la affidò al Regio Spedale degli Innocenti, dove le fu [...] delle pose statuarie ed enfatiche alla quale fu poi associata. Recitava infagottata in abiti dimessi, senza trucco, in pianisequenza con inquadratura fissa, valorizzando ogni movimento del corpo e delle braccia, ogni gesto, passo, sguardo. E ogni ...
Leggi Tutto
Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] più come cinema, la macchina narrativa non si è più nascosta e il recupero di molte caratteristiche del cinema delle origini (piano-sequenza e profondità di campo) è servito appunto a sottolineare che il cinema è adulto e sa guardare con distacco al ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinema è stato forse il luogo principale dell’elaborazione simbolica dello statuto [...] , i cineasti tedeschi Jean-Marie Straub e Daniel Huillet costruiscono un cinema fatto di inquadrature fisse e lunghi pianisequenza. In Dalla nube alla Resistenza (1978), essi adattano alcuni testi di Cesare Pavese facendoli recitare ai propri attori ...
Leggi Tutto
Resnais, Alain
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Vannes (Morbihan) il 3 giugno 1922. Nei suoi film si manifesta un'insaziabile volontà di sperimentare modi e forme inerenti tanto [...] dialogo che, dal fuori campo, si riversano negli interstizi e nelle cadenze del montaggio come nello scorrere continuo dei piani-sequenza. Nel primo caso la simmetria tra storia e memoria, luoghi lontani e momenti di vissuto psicologico si dispiega ...
Leggi Tutto
Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] , e raccontando il potere, la rivoluzione e la repressione, la musica e le danze tradizionali, con stile basato sul piano-sequenza e ispirato a Michelangelo Antonioni, che J. ha sempre considerato il suo maestro. Nel 1972 ha vinto al Festival di ...
Leggi Tutto
The Awful Truth
Paola Cristalli
(USA 1937, L'orribile verità, bianco e nero, 90m); regia: Leo McCarey; produzione: Leo McCarey per Columbia; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Arthur Richman; [...] sapienza slapstick acquisita dirigendo i Marx e la coppia Laurel-Hardy. La loro sfida potrebbe rilanciarsi all'infinito, in piani-sequenza che lasciano a ogni gag la sua durata naturale, e con la complicità del cane-attore Asta, temporaneo transfuga ...
Leggi Tutto
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...