Pianista cinese (n. Shenyang 1982). Conclusi gli studi musicali al Curtis institute di Philadelphia, ha debuttato nel 1999 al Ravinia festival di Chicago esibendosi in un concerto di Čajkovsky che ha riscosso [...] accanto alla musica colta occidentale vi sono costanti confronti con la tradizione musicale cinese e con il jazz. Il pianista si è esibito nei più prestigiosi teatri mondiali, dalla Carnagie hall di New York alla Philharmonie di Berlino, dalla ...
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Pianista e compositore di jazz italiano (n. Roma 1949). Figlio d'arte, ha debuttato sulla scena jazzistica romana verso la fine degli anni Sessanta. Ha suonato, con propri gruppi, nei principali paesi [...] europei e più volte (1982, 1985, 1990) negli USA, ha partecipato ai festival più prestigiosi (Umbria Jazz, Berlino, Madrid, Copenaghen) e collaborato con musicisti quali Chet Baker, Art Farmer, Lee Konitz, ...
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Pianista e compositore (Gussago 1922 - Brescia 1993). Allievo di A. Casella (composizione e pianoforte) e di A. Benedetti Michelangeli (pianoforte), si perfezionò a Darmstadt (1951-58). Di scuola rigorosamente [...] dodecafonica, la sua produzione rivela uno stile che lo rende uno dei più significativi esponenti della corrente di ispirazione weberniana. Tra le sue composizioni più significative: Sei serenate per pianoforte ...
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Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] radicalismo post-cageano, sdrammatizzato da un notevole umorismo, non gli ha impedito di accostarsi al repertorio dei più originali pianisti afroamericani (Th. Monk, H. Nichols), dei quali ha dato memorabili riletture. Ha inciso, tra gli altri, con S ...
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Pianista e compositore afroamericano (Gulfport, Luisiana, 1885 - Los Angeles 1941). Figura carismatica e per certi versi misteriosa del jazz delle origini (secondo alcuni storici sarebbe in realtà nato [...] del jazz, cioè di un'arte collettiva per eccellenza. Fu il pioniere del passaggio dal ragtime al jazz pianistico e della formazione del linguaggio jazzistico per piccoli gruppi (Red Hot Peppers), traducendo gli elementi quasi folclorici della ...
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Pianista italiano (Roma 1930 - ivi 2019). Artista affermato in campo internazionale, formatosi al conservatorio di S. Cecilia in Roma con R. Silvestri, nel 1950 vinse il concorso di Ginevra e nel 1952 [...] il premio Busoni. Nella sua intensa attività concertistica ha mostrato particolare interesse per la musica del sec. 20º (C. Debussy, A. I. Chačaturjan, S. S. Prokof´ev); ha suonato per le massime istituzioni ...
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Pianista e compositore italiano (n. Torino 1979). Ha studiato composizione presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e pianoforte all’accademia di Imola, presso la quale insegna. Dopo la prestigiosa [...] e precoce affermazione nel concorso pianistico internazionale Umberto Micheli (1994), C. ha collaborato con alcune tra le maggiori orchestre internazionali (Berliner Philarmonoker, London Philarmonic, Camerata Salzburg, l’Orchestra sinfonica ...
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Pianista russo (n. Mosca 1971). Ha debuttato giovanissimo nel 1983, eseguendo al conservatorio di Mosca con l’Orchestra filarmonica di Mosca diretta da D. Kitaenko i due Concerti per pianoforte e orchestra [...] di Chopin. Specialista del repertorio russo (Rachmav, Prokof’ev, Čaikovskij) e di Chopin, ha avuto una notevole affermazione in Asia, Europa e Stati Uniti. Tra i suoi concerti occorre citare quello tenuto ...
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Pianista e compositore afroamericano (Texarkana, Texas, 1868 - New York 1917). Stabilitosi a Sedalia nel 1896, vi pubblicò due anni dopo la sua prima raccolta di brani pianistici, Original rags, il cui [...] successo - assieme alla sua attività di insegnante - influenzò la nascita della cosiddetta scuola del Missouri del ragtime. La sua Treemonisha (1911) è la prima opera lirica afroamericana, in cui modi ...
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Pianista di jazz afroamericano (Dallas 1923 - ivi 1984). Fece parte, a metà degli anni Cinquanta, dei gruppi di M. Davis e di J. Coltrane. Per la fluidità del fraseggio e la elegante sobrietà dello stile [...] delle successive generazioni. Il suo stile pianistico però non si adattò al nuovo stile modale, così uscì dal gruppo di M.Davis e formò un proprio gruppo, finché nel 1968 tornò a Dallas e si ritirò dalle scene fino al 1976, quando ricominciò a ...
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pianista
s. m. e f. [der. di piano3] (pl. m. -i). – 1. Chi suona il pianoforte; la parola, raram. usata con senso generico, indica di solito chi suona lo strumento professionalmente (come solista, come accompagnatore, come elemento di un complesso...
pianistico
pianìstico agg. [der. di piano3, pianista] (pl. m. -ci). – Che riguarda il pianoforte (più raram. il pianista o i pianisti), la musica per pianoforte, e l’esecuzione di tale musica: studî p.; musiche, composizioni p.; tecnica p.;...