Disegnatore e incisore (n. forse Strasburgo 1564-66 - m. Roma 1638), a Roma dal 1606; incisore accurato ed elegante, delineò una pianta di Roma (1618) e una carta d'Italia in 12 fogli (1630), la più grande [...] pubblicata fino allora; e due globi, uno terrestre (1632) e uno celeste (1636) che ebbero molta fortuna ...
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Diplomatico (Nîmes 1530 - Parigi 1600); ambasciatore di Francesco II in Portogallo (1559-61), vi conobbe e diffuse poi in Francia la pianta del tabacco, che da lui prese il nome scientifico. Curò l'edizione [...] della cronaca del monaco Aimoino e il Thrésor de la langue française (post., 1606), uno dei più antichi dizionarî francesi ...
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In botanica, erba perenne (Hydrocharis morsus-ranae) della famiglia Idrocaritacee, che cresce nelle acque lente e stagnanti in Europa e Asia. È una pianta galleggiante con foglie a rosetta, che produce [...] all’estremità altre rosette di foglie; tra queste sorgono i peduncoli fiorali con fiori bianchi. Nell’autunno la pianta forma piccoli propagoli ovoidei, che scendono nel fango dove persistono fino alla primavera seguente, quando si svolgono e ...
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Con questo nome Pelletier e Caventou indicarono il pigmento verde delle foglie, da loro estratto con alcool nel 1817; ma l'importanza di tale pigmento era già stata rilevata da Berthollet (1790) e da Senebier [...] l'economia generale della natura, e ancora così misterioso sia nella sua costituzione chimica, sia nel modo di funzionare delle piante, si può dire che le fasi più importanti per la conoscenza di tale pigmento sono quelle caratterizzate dall'opera di ...
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MUTAZIONE (XXIV, p. 165)
Giuseppe Montalenti
Nel 1880 H. de Vries (v., XII, p. 711) trovò presso Hilversum in Olanda una pianta, la Oenothera lamarckiana che, sfuggita da qualche giardino, si era rinselvatichita [...] fattori e nei varî organismi; nella Drosophila si calcola che, in totale, sia del 2-3%.
Molte specie di animali e di piante sono state già sperimentate, e in tutte si è ottenuto un aumento della mutabilità sotto l'azione dei raggi a onde corte; ma ...
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Con questo nome si designa l'Anēthum graveolens L., pianta della famiglia delle Ombrellifere. È una pianta originaria dell'Asia, che si è diffusa nell'Europa meridionale; è coltivata in molti paesi, fra [...] si avvicina a quello del cumino, e un sapore assai aromatico. Contengono un olio etereo di costituzione caratteristica. Come pianta aromatica, era conosciuto da tempi antichissimi; ma dai testi non risulta sempre con chiarezza se si tratti di esso ...
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favismo
Sindrome emolitica acuta provocata da ingestione di fava (Vicia fava) o, più raramente, da inalazione di polline della stessa pianta, osservabile in soggetti con deficit ereditario dell’enzima [...] glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (il gene responsabile della carenza enzimatica è localizzato nel cromosoma X: quindi la malattia viene trasmessa secondo lo schema dell’eredità diaginica, per cui le femmine ...
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. È un alcaloide contenuto nei semi (3%), nei bulbi (0,40%), e del resto in tutta la pianta del colchico. La sua formula, determinata empiricamente da S. Zeisel come C22H25O6N, sembra abbia, secondo M. [...] di Allen, i botanici O. J. Eigsti e D. F. Jones, indipendentemente l'uno dall'altro, riconobbero il valore della sua applicazione alle piante e ne suggerirono l'uso il primo a A.F. Blakeslee, il secondo a B. R. Nebel, i quali ne misero subito in ...
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tralcio Ramo giovane delle viti, detto anche germoglio se non è ancora lignificato, e sarmento se è secco e staccato dalla pianta. Consta di vari internodi, che sono ingrossati ai nodi; il complesso è [...] due nodi portanti un viticcio o un grappolo ne segue uno che ne è privo; la sola Vitis labrusca ha un cirro a ogni nodo, in questo caso ogni piede consta di un solo internodio.
Per estensione, ramo di altre piante rampicanti: per es. un t. d’edera. ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di [...] , c. isolate sono diffuse in Oriente e in Occidente fin dal periodo paleocristiano: si ricollegano, anche tipologicamente (pianta centrale, copertura a cupola), ai primi martyria e agli antichi mausolei.
Le antiche costruzioni basilicali erano prive ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...