INSETTI (lat. scient. Insecta; da insectum "tagliato, suddiviso")
Guido Grandi
Gl'Insetti appartengono al tipo degli Artropodi (v.) e costituiscono la più numerosa classe di esseri viventi esistente [...] temperatura e l'umidità hanno una grande influenza sulla loro vita) si annoverano Microbi, Funghi, Piantecarnivore (Droseracee, Lentibulariacee, Nepentacee, Orchidacee), Protozoi, Nematelminti, altri Insetti, Artropodi varî e un notevole numero di ...
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È difficile stabilire con precisione da chi sia stato per primo isolato questo elemento, e da chi sia stato chiaramenti riconosciuto come sostanza ben definita; in generale se ne attribuisce la scoperta [...] il 2-3% di azoto, a parità di risultati.
Affatto eccezionale è il caso presentato dalle piantecarnivore Drosera, Nepenthes, Drosophyllum, Martynia, ecc. capaci di digerire materiali albuminoidei. Qui intervengono meccanismi biologici, sui quali ...
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Botanica. - Questa parola fu proposta nel 1866 da E. Haeckel (Gen. Morph. der Organismen, Jena 1866, I, p. 238 e II, p. 286) per indicare la parte della fisiologia che si occupa delle funzioni di relazione [...] (limitata a peli assorbenti e agli organi delle piantecarnivore), amilogena e di assorbimento radicale (solo in parte in un organo periferico, ha una preparazione nell'intimo della pianta e ciò sia detto anche per gli animali che pure hanno ...
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. Il termine (inglese: bionics) è stato proposto nel 1960 da J. E. Steele degli U. S. Air Force Aerospace Medical Laboratories e benché "equivoco" è generalmente accettato. Equivoco perché nell'originale, [...] ) tramite una vasta costellazione di mediatori elettrici e chimico-fisici. Anche in alcuni vegetali (mimosa, piantecarnivore, girasole, ecc.) si hanno risposte meccaniche sorprendenti, che sono però risultato di conduzione o comunicazione tra ...
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Sono indicate con tale nome le piante che a differenza delle piante verdi (autotrofe), si nutrono di materiali organici, derivati più o meno mediatamente da processi nutritivi di piante autotrofe. L'eterotrofismo [...] insufficienti al normale sviluppo di tali organismi. Un piccolo gruppo di parziali eterotrofe saprofite è rappresentato dalle cosiddette piantecarnivore (v.).
I limiti tra le specie autotrofe e le eterotrofe non sono molto netti; ne sono esempio le ...
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trappola Dispositivo usato nella caccia per la cattura di animali. Le t. disegnate specificamente per la cattura di animali vivi possono o no contenere esche attrattive, come per es. le t. a cassetta per [...] gli insetti impollinatori sono costretti a soggiornarvi per qualche giorno.
Si chiama t. anche la metamorfosi fogliare di alcune piantecarnivore, atta alla cattura di piccoli insetti. Ne sono esempio gli ascidi e le foglie a tagliola della Dionaea ...
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urna archeologia Presso gli antichi, vaso in genere. In particolare, u. cineraria, recipiente di terracotta, pietra, vetro o metallo, usato per custodire le ceneri e i residui ossei di una salma dopo [...] delle u. funerarie.
Antica unità di misura romana di capacità corrispondente a quattro congii, cioè a 13,13 litri.
Per i campi di u. ➔ campo. botanica In certe piantecarnivore (Nepenthes, Sarracenia), parte della foglia a forma di u. (➔ ascidio). ...
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In biologia, la condizione degli organismi viventi che per costruire le sostanze organiche del proprio corpo devono assumere sostanze organiche già elaborate da organismi autotrofi (➔ autotrofia). È caratteristica [...] i batteri autotrofi parziali, come quelli delle Leguminose, organicano l’azoto ma non il carbonio. Anche le piantecarnivore, pur avendo capacità fotosintetiche, sono eterotrofi parziali: vivendo in ambienti poveri di azoto, integrano la carenza di ...
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transfer botanica Cellule t. Le cellule parenchimatiche specializzate per il trasporto di sostanze, che viene favorito dalle pieghe laminari della parete cellulare; sono frequenti nel floema, ma anche [...] in strutture ghiandolari, come, per es., negli ascidi delle piantecarnivore utricularie. medicina In immunologia, t. factor, il fattore in grado di trasmettere da un soggetto all’altro la sensibilità acquisita nei confronti di un determinato ...
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In botanica, processo per il quale dall’interno di una pianta vengono escrete o eliminate alcune sostanze, come cera (in molte foglie), oli essenziali (in molti peli ghiandolari), sostanze vischiose, nettare, [...] fermenti (nelle piantecarnivore e nei Funghi); anche la guttazione è un esempio di escrezione.
Nel metabolismo animale, l’insieme dei processi con i quali sono eliminati e versati all’esterno i prodotti di secrezione delle ghiandole esocrine ( ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....