Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] antropomorfizzazione del cosmo basata sulla constatazione di un'analogia strutturale fra l'Universo, che contiene tutte le forme viventi (piante, animali, fenomeni atmosferici e quant'altro sembri essere dotato di vita) e l'uomo, che dei viventi è l ...
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DATTARI (Dactari, Dattili, Datili, Datari, Del Dattero), Scipione
Carla Benocci
Documentato a Bologna come architetto e ingegnere nel 1556, quando riceve un pagamento di 30 lire (Gualandi, 1845, p. [...] Bologna, Leipzig 1904, p. 46; A. Gatti, La basilica Petroniana. Con appendice di documenti, Bologna 1913, p. 84; G. B. Comelli, Piante e vedute della città di Bologna Bologna 1914, pp. 32-42, 64-68, 78; L. Sighinolfi, Nuova guida di Bologna, Bologna ...
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FERRERIO, Pietro
Eleonora Maria Stella
Attivo a Roma nella prima metà del sec. XVII; non si hanno notizie precise sulla data della sua nascita, probabilmente avvenuta a Roma all'inizio del secolo (Thieme-Becker). [...] costruzione", di aver fatto le fondamenta a secco là dove era necessario fossero particolarmente solide e lo criticò per aver abbandonato la pianta a croce greca di Bramante e di Michelangelo.
Il F. morì a Roma il 10 marzo 1654.
Fonti e Bibl.: Arch ...
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DELLEANI, Cesare
Maria Flora Giubilei
Quinto figlio di Agostino e di Maddalena Billotti, nacque a Saint-Jean-de-Maurienne (Savoia, Francia) il 5 febbr. 1849, fratello minore del pittore Lorenzo.
Breve [...] dall'altra; una vecchia fienaiuola curva sotto la cesta, attraversava la stradal e nel fondo un verde pendio sparso di piante" (Gazzetta piemontese, 1873); è forse da identificarsi con un dipinto ad olio riportato su tavoletta, di soggetto simile ed ...
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DE MARCHI, Francesco
Daniela Lamberini
Figlio di Marco, nacque a Bologna all'inizio del 1504; discendeva dalla nota famiglia cremasca di intarsiatori del legno, venuta a stabilirsi a Bologna col bisnonno [...] d. Italiani, ad vocem, e Lamberini, 1980, p. 388) mentre quelle dell'altro codice II. I. 281, attualmente attribuito al D., Piante di fortezze italiane e straniere, sono invece attribuibili al pisano Matteo Neroni che compì il lavoro nel 1602 a Roma ...
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Vedi TERRAMARICOLA, Civilta dell'anno: 1966 - 1997
TERRAMARICOLA, Civiltà
A. M. Sestieri
Cultura protostorica che prende nome dal termine emiliano "terra marna", indicante un tipo di terreno particolarmente [...] i villaggi vengono cinti da un argine largo dai 7 ai 15 metri, e da una fossa profonda 3-4 metri; le piante sono spesso trapezoidali e il terrapieno è rinforzato con grossi blocchi di pietra, o gabbioni o file di pali di legno. La funzione ...
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Natura morta
Caterina Volpi
L’eterna gara fra arte e natura
Parlare di natura morta è un controsenso: la natura per sua definizione è infatti viva, ma diventa morta quando la si toglie dal suo habitat [...] pittura medievale la rappresentazione di alcuni tipi di animali e di piante, come il pesce, l’agnello, l’ulivo, la palma indagine scientifica della natura. Mentre gli scienziati studiano piante e animali al microscopio, alcuni artisti si specializzano ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] non è, per il pittore, cogliere un insieme di misure, di proporzioni e colori del verosimile ‒ visi, corpi, piante, elementi naturali ‒, una realtà con la quale mascherarsi; ma piuttosto la sua cancellazione e ricomposizione fantastica. Un processo ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] di schemi romanici o gotici con pochi cambiamenti tra i secc. 12°-14°, sono in genere accompagnate da campanili a pianta quadrata, derivati in qualche caso dai minareti islamici, che si collocano in posizione variabile rispetto alla chiesa stessa. Si ...
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BEGRAM
M. M. Deneck
Il B. di Kāpishī in Afghanistan (v.), che si trova alla confluenza del Panshir e del Gorband, ai margini di una fertile vallata, fu capitale di sovrani indo-greci e, in seguito, [...] Hackin, capo della Delegazione archeologica francese in Afghanistan, vi iniziò nel 1936 degli scavi che portarono alla luce le piante di tre città sovrapposte, la più antica delle quali daterebbe dagli Achemènidi, mentre la più recente sarebbe da ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...