tassoidi Composti chimici diterpenici estratti da piante del genere Taxus, alcuni dei quali dotati di spiccate proprietà antitumorali.
Il più semplice dei t. è il taxolo o tassolo di formula C47H51NO14. [...] Si presenta sotto forma di cristalli aghiformi, che fondono a 213°C. Possiede la proprietà di favorire l’aggregazione dei microtubuli ed è perciò impiegato nello studio della loro struttura. Isolato alla ...
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Gomma naturale ottenuta dal latice di varie piante della famiglia Sapotacee della Penisola di Malacca, di Sumatra, Borneo ecc. Si può estrarre sminuzzando le foglie di queste piante in mulini, disperdendo [...] sull’uso di opportuni solventi organici (toluene, solfuro di carbonio, etere di petrolio) fatti operare sulle foglie delle piante. La g. si presenta come una massa plastica, flessibile (ma non elastica), che per debole riscaldamento rammollisce e ...
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Nome comune del genere Guaiacum, comprendente piante della famiglia Zigofillacee, e in particolare di Guaiacum officinale (fig.). Questo è un albero alto 6-10 m, con foglie persistenti, opposte, paripennate [...] centrale. Una specie affine è Guaiacum sanctum della Florida e delle isole Bahamas, con resina meno attiva. Dal legno di queste piante, durissimo, bruno o verde-bruno, con buon odore e sapore acre e aromatico, si ottiene l’agente medicinale (legno di ...
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Sintesi di sostanze organiche da parte delle piante, a spese di energia derivante da reazioni chimiche ossidative, anziché dall’energia luminosa. Così i solfobatteri, i batteri nitrificanti, i ferrobatteri [...] ecc., ricavano l’energia necessaria all’organicazione del carbonio dall’ossidazione, rispettivamente, d’idrogeno solforato, ammoniaca, composti ferrosi ecc ...
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Sostanza chimica (anche detta diserbante) usata per l’eliminazione delle erbe infestanti o nocive. La maggior parte degli e. è impiegata in agricoltura per proteggere i raccolti; il 20-25% della produzione [...] si accumula fino a concentrazioni tossiche.
Il rapido metabolismo della maggior parte dei principi attivi all’interno delle piante e la loro bassa tossicità (con poche eccezioni, come i sali del diidropiridopirazinidio e i nitrofenoli) rendono di ...
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Sostanza di crescita diffusibile che si forma nelle piante, nelle cellule degli apici vegetativi, degli abbozzi fogliari e delle gemme fiorali, e stimola l’accrescimento in senso longitudinale, anche rapido [...] ) e l’α-NAA (acido α-naftalenacetico), che hanno proprietà fitormoniche e ne imitano l’azione, provocano nelle piante un complesso di risposte morfologiche e fisiologiche. In condizioni appropriate, l’a. e le sostanze auxinosimili possono promuovere ...
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Oleoresina ottenuta per incisione del tronco di numerose piante della famiglia delle Burseracee. Si presenta in masse molli di colore dal giallo al verde spesso contenenti impurezze diverse. Ha odore aromatico [...] (simile a quello dell’essenza di finocchio) e sapore piccante; indurisce all’aria perdendo l’odore e trasformandosi in una massa bruna solubile in numerosi solventi organici (parzialmente nell’alcol e ...
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PEP carbossilasi
Amedeo Alpi
Enzima citosolico e ubiquitario nelle piante superiori. Si trova anche in numerose specie batteriche, cianobatteri e nelle alghe verdi (indicata con le sigle PEP carbossilasi, [...] sorgo sono stati individuati 3 geni codificanti per questo enzima, mentre nel mais i geni sono almeno cinque. Nelle piante C4 il gene per la PEP carbossilasi è espresso in tessuti fotosintetici, durante il processo di inverdimento, con la mediazione ...
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FOTOSINTESI (XV, p. 817; App. II, 1, p. 968; III, 1, p. 667)
Giorgio Forti
Generalità. - La f. è il più imponente processo biosintetico naturale, e consiste nella conversione dell'energia di radiazioni [...] dove l'acido malico riduce l'NADP ad opera dell'enzima malico.
È stato dimostrato, almeno nel caso di alcune di queste piante, che circa l'85% della CO2 atmosferica viene fissata dalle cellule del mesofillo e solo il 15% delle cellule della guaina ...
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Sostanza del gruppo delle lectine estratte dai semi di alcune piante (per es., Phaseolus vulgaris) che, senza la partecipazione di anticorpi, è in grado di agglutinare le emazie. Viene utilizzata nelle [...] colture in vitro di linfociti del sangue periferico in quanto possiede la capacità di trasformare i linfociti in linfoblasti, stimolandone la divisione. È molto utilizzata nello studio del cariotipo dei ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...