VÀDASTRA
C. N. Mateescu
DASTRA Stazione dell'Oltenia sud-orientale in Romania, che ha dato il nome alla cultura Vàdastra. Gli scavi hanno avuto inizio nel 1871 sull'altura della Măgura Cetate. Scavi [...] di selce, pietra ed osso. Le occupazioni principali degli abitanti erano l'allevamento del bestiame e una primitiva cultura delle piante.
La più antica fase della cultura V. s'è sviluppata nella vallata del Danubio come anche la cultura Vinča, con ...
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OSIRIDE
S. Donadoni
Dio egiziano, originario della città che i Greci chiamarono Busiri, e che presto ottenne una speciale popolarità per tutto l'Egitto e divenne una delle grandi divinità del paese. [...] , e nei templi tolemaici son rappresentate le vicende della sua resurrezione, delle sue nozze postume con Iside, del rito secondo il quale piante germinano da semi gettati in una figura del dio fatta di terra. È questo uno dei pochi casi in cui la ...
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VEGLIA (croato Krk; A. T., 77-78)
Elio MIGLIORINI
Alessandro DUDAN
Giuseppe PRAGA
È la più vasta e la più settentrionale isola dell'Adriatico, posta tra la costa orientale dell'Istria e Cherso da un [...] arboree ed arbustive nell'interno, e la parte orientale e meridionale più alta e più dirupata, quasi spoglia di piante, che ospita qualche albero solo nelle doline. Vaste estensioni sono rivestite da una scarsa vegetazione erbacea, caratterizzata da ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] resta dell'analogo quartiere del New Temple a Londra (v.), sulla sponda settentrionale del Tamigi. Intorno al 1220 la chiesa, a pianta centrale, veniva ampliata con un grande coro a tre navate; si sa che si collegava a un chiostro e che il complesso ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] 1990). Per contro, il resto degli edifici monastici è completamente scomparso ed essi possono essere ricostruiti solo in base alle piante e ai disegni del sec. 18°; l'abbaziale, in particolare, era una costruzione della seconda metà del sec. 11°, con ...
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Il degrado dei materiali archeologici
Giorgio Torraca
Massimo Leoni
Costantino Meucci
Mariagrazia Plossi Zappalà
Marisa Laurenzi Tabasso
Marco Verità
Aspetti generali
di Giorgio Torraca
Il termine [...] fibre (battitura, torsione, sbianca, ecc.) accelera la velocità della degradazione, in quanto causa danni meccanici alle cellule delle piante di origine. In modo differente si comportano invece le fibre di origine animale (lana, seta, ecc.), la cui ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] (D. B. Harden). E ciò a buon diritto perché tutto ciò che ne resta è un pugno di cocci e di scorie; le piante e i disegni dello scavo bruciarono durante la guerra. Ma è rimasto il testo illustrativo. Benché questo non consenta una ricostruzione dei ...
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Ancona
C. Barsanti
Città delle Marche, capoluogo di prov., situata sui modulati contrafforti nordoccidentali del promontorio del monte Conero. Per la sua posizione geografica A. svolse sempre un ruolo [...] Diversi, nr. 19; Albertini, Storia, VIII, pp. 41-44). La città acquisì tuttavia la fisionomia riprodotta in una serie di vedute e piante prospettiche dei secc. 16°-19° (Santini, 1955) allorquando, nel sec. 14°, l'area urbana si espanse ancora a E e A ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] diventare anche vendicative se offese o provocate; erano dispensatrici di fertilità e vita, si incaricavano di far prosperare le piante e gli animali; provvedevano a non far mancare l'acqua, facevano maturare i frutti ed erano considerate in genere ...
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FALLANI, Bernardo
Christina Huemer
Non si conoscono gli estremi biografici né l'attività di questo architetto e ingegnere prima del 1768, data della sua assunzione nello Scrittoio delle regie fabbriche [...] trova nei disegni realizzati per sistemazioni e restauri architettonici; uno dei suoi primi rilievi conosciuti (1769) è ad esempio una pianta del palazzo dell'arte della lana a Firenze (Firenze, Gab. naz. d. disegni e delle stampe, 6172 A).
Nel 1769 ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...