In botanica, si dice di ibrido proveniente da piante appartenenti a generi diversi. L’ibrido può essere bigenerico, come in diverse Poacee (Triticum, Aegilops), trigenerico, come in certe Orchidacee coltivate [...] (Brassolaeliocattleya) ecc ...
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Attributo, attualmente senza valore tassonomico, di fiori o piante privi di petali. Nel sistema di A.-L. de Jussieu (1789) sono riunite sotto il nome di a. le Dicotiledoni con fiori senza corolla, come [...] per es. le Fagacee, o senza perianzio, come le Salicacee ...
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tabacco Nome comune di varie specie di piante appartenenti al genere Nicotiana (in particolare di Nicotiana tabacum; v. fig.) e delle loro foglie essiccate, caratterizzate dalla presenza in ogni loro parte, [...] è il dono principale fatto agli uomini dal ‘Creatore della Terra’; talora fa parte del grande tema mitologico della nascita delle piante da coltivazione dal corpo di un essere divino unico: per es., è associata al grano in un unico mito dei Penobscot ...
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Nome comune del genere Narcissus (v. fig.), piante bulbose della famiglia Amarillidacee, con perigonio in parte tubuloso e munito alla fauce di un’appendice a scodella (paracorolla). I n., originari del [...] bacino Mediterraneo, sono coltivati sin dall’antichità in numerose varietà, ottenute per ibridazione da specie spontanee, alcune delle quali diffuse anche in Italia. La colorazione dei fiori varia dal ...
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trifoglio Nome comune del genere di piante erbacee Trifolium caratterizzate da una foglia tipicamente composta di tre foglioline; vi appartengono oltre 300 specie delle regioni temperate e subtropicali, [...] di cui una settantina in Italia. Si tratta di erbe annue o perenni con foglie composte di 3, di rado 5-7, foglioline, stipole saldate alla base del picciolo; hanno fiori riuniti in capolini o spighe, terminali ...
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(o peyote) Nome comune attribuito ad alcune piante delle Cactacee (dette anche mescal) originarie del Messico e del Texas, e in particolare a Lophophora lutea e Lophophora williamsii (v. fig.). La seconda [...] del fusto, tagliata in dischi o rotelle e seccata, costituisce la droga localmente indicata con lo stesso nome della pianta, che contiene vari alcaloidi (lofoforina, mescalina, pellotina ecc.); benché l’uso ne sia legalmente vietato, era ed è ...
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sequoia Nome comune di due piante Conifere della famiglia Cupressacee, appartenenti a due generi con una sola specie ciascuno. Sequoiadendron giganteum (sinonimo Sequoia gigantea; fig. A-B), detto comunemente [...] , gli strobili molto più piccoli. Le due specie sono coltivate per ornamento; Sequoia sempervirens dà grande quantità di legname e perciò è coltivata anche in Europa come pianta forestale. Si conoscono molte specie fossili, soprattutto nel Miocene. ...
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Famiglia di Felci, ordine Salviniali, comprendente piccole piante acquatiche galleggianti prive di radici, appartenenti al solo genere Salvinia con 12 specie, per lo più annue, la maggior parte dell’America [...] e dell’Africa. Le S. hanno foglie piuttosto larghe, ellittiche, disposte in verticilli di 3, di cui una rivolta in basso, finemente laciniata in 8-18 segmenti, simili a radici acquatiche. Alla base di ...
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sorbo Nome comune di varie specie di piante del genere Sorbus e in particolare di Sorbus domestica (v. fig.), arbusto, o albero, delle Rosacee, alto fino a 20 m, con foglie imparipennate a 6-10 paia di [...] segmenti, bianco-pubescenti inferiormente, con piccoli fiori bianchi riuniti in grappoli corimbiformi. È spontaneo in varie regioni del Mediterraneo (Spagna, Italia, regione balcanica ecc.), nell’Europa ...
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Nome comune di parecchie forme coltivate di piante del genere Prunus (v. fig.), famiglia Rosacee, riunite nelle specie: Prunus avium e Prunus cerasus; la specie Prunus effusa proviene da incroci naturali, [...] e viscioline o marasche (var. marasca), a polpa acidula.
Le varietà di c. coltivate sono diploidi o tetraploidi: le prime riferibili al c. dolce, acide le seconde. La fruttificazione raggiunge valori massimi verso l’8°-10° anno di età della pianta. ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...