Corrente pittorica degli anni 1910 che, partendo da alcune premesse poste dal cubismo francese, tende a realizzare un’immagine pittorica tendenzialmente astratta, attraverso rapporti ritmici fra luce colore [...] a Orfeo, G. Apollinaire, che aveva scritto 12 anni prima il Bestiaire d’Orphée, intendeva esaltare il carattere libero, giocoso e lirico della pittura di Delaunay e dei suoi compagni, in opposizione al rigore formale di G. Braque e P. Picasso. ...
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LEONCILLO (propr. Leoncillo Leonardi)
Margherita ABBRUZZESE
Scultore e ceramista, nato a Spoleto il 18 novembre 1915. Dopo avere studiato all'Istituto d'arte di Perugia e all'Accademia di Belle arti [...] a Roma. Pur mantenendo costante la sua impostazione narrativa, parte dalla Scuola romana e apertosi ad influssi internazionali (Picasso e cubismo analitico) aderisce al Fronte nuovo delle Arti.
Da anni è presente, spesso con personali, alle maggiori ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] inserisce una lampada, uno spiraglio di luce; in basso, da una spada rotta sta nascendo un fiore. La speranza è là. Picasso dice:
"In Guernica esprimo chiaramente il mio orrore per la casta militare che ha sommerso la Spagna in un oceano di dolore e ...
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Pittore, nato a Milano nel 1924; gli inizi della sua attività si legano al "Movimento Nucleare" di cui fu uno dei fondatori a Milano nel 1951. Nel 1955 ha fondato assieme a Dangelo e al critico Jaguer [...] espliciti riferimenti culturali: quadri celebri di grandi maestri sono i protagonisti dei suoi ironici exercises de style (serie dei "Baj de Picasso" o la "Doppia Grande Jatte").
Vedi tav. f. t.
Bibl.: R. Queneau, Baj, in XXème siècle, n. 18, 1962; T ...
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TOZZI, Mario
Virgilio Guzzi
Pittore, nato a Fossombrone (Urbino), il 30 ottobre 1895. Allievo dell'Accademia di belle arti di Bologna, conseguì il premio del Ministero della pubblica istruzione. Volontario [...] di Parigi.
L'opera del T. denunciò a lungo la sovrapposizione dell'intellettualismo cubista (derivazioni da Picasso, Braque) e dell'immaginismo cosiddetto metafisico (De Chirico, De Pisis); del gusto della vita meccanica, inanimata, simbolistica ...
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Pittore statunitense (Cody, Wyoming, 1912 - New York 1956), fra i maggiori dell'arte contemporanea negli USA. È considerato con A. Gorky e W. de Kooning l'iniziatore o meglio il formulatore della grammatica [...] stile più personale che P. sviluppò dal 1948 in poi, furono l'influsso di A. Masson, più importante che non quello di Picasso e Miró, e la protezione di Peggy Guggenheim che dal 1943 al 1947 espose, e comprò, regolarmente le opere dell'artista ancora ...
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Pittore francese (Le Havre 1877 - Forcalquier, Basses-Alpes, 1953). Dopo un'infanzia difficile riuscì a studiare a l'École des beaux-arts di Le Havre, e poi a recarsi, con una modesta borsa di studio, [...] , si volse a ricerche di costruzione degli oggetti, con riferimento a P. Cézanne e parallelamente a H. Matisse e a P. Picasso. Fino al 1911 la sua pittura si distinse per rigorosa severità. In quell'anno incominciò a incidere matrici per tessuti, il ...
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Tendenza artistica sviluppatasi dal 19° sec. fino ai primi anni del Novecento. In epoca romantica, nel quadro di una rivalutazione del passato e del Medioevo, il termine si riferì a quanto di puro e di [...] , e quindi come rifiuto della società moderna. Emblematiche furono la vicenda personale di P. Gauguin, l'opera di P. Picasso e H. Matisse, che dell'arte primitiva recuperarono la semplificazione delle forme e l'esaltazione dei valori plastici, e del ...
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PEREZ, Augusto
Federica De Rosa
PEREZ, Augusto. – Nacque a Messina il 1° gennaio 1929, da Camillo, funzionario di banca, originario di Caltagirone, e Piera Belluco, milanese.
Nel 1936 si trasferì a [...] non mancò alla XXIV Biennale di Venezia, dove poté vedere la collezione Peggy Guggenheim, le personali di Henry Moore, di Picasso, di Aristide Maillol, la retrospettiva di Arturo Martini e le sale di Marino Marini e di Giacomo Manzù, tutti artisti ...
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Pittore (Lione 1824 - Parigi 1898). Riallacciandosi a talune soluzioni di Ingres, si propose, in netto contrasto con le contemporanee ricerche degli impressionisti, l'ideale di una grande pittura decorativa, [...] artes et naturam, nel museo di Rouen; ecc.), in cui la raffinata semplicità degli accordi cromatici trova rispondenza nella chiarezza di ogni singolo elemento, riuscì a effetti di notevole altezza, importanti anche per il primo periodo di P. Picasso. ...
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picassiano
agg. e s. m. (f. –a). – Relativo al pittore spagn. Pablo Picasso (1881-1973), con riferimento alle sue opere, al suo stile e al suo modo di dipingere: le Tauromachie p.; una collezione di ceramiche p.; la deformazione p. della figura...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...