STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] ) e della pittura a griglia (Agnes Martin), che a loro volta hanno rappresentato una rottura della composizione relazionale (Picasso, Mondrian)". C. Rickey (Arts, gennaio 1978) sottolineava la paradossale eterogeneità del gruppo, il cui richiamo alle ...
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GALLIZIO, Giuseppe (Pinot)
Maria Teresa Roberto
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 12 febbr. 1902 da Innocente e da Teresa Chiarlone. Nel 1912 fu inviato dalla famiglia a Torino, dove compì studi tecnici [...] possibile lettura in chiave popolaresca della pittura del G., erano da ricercarsi negli episodi più alti dell'arte moderna, da Picasso a Klee.
Il G. guardò anche alla geometria, da lui intesa non come garanzia di chiuso equilibrio armonico, ma come ...
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Elena Volpato
Simone Verde
Kassel: la rivoluzione può attendere
Nel difficile compito di rappresentare l’arte contemporanea, dOCUMENTA tenta sempre strade nuove. L’ultima edizione promette un radicale [...] o quinquennale. La prima di esse fu, contrariamente alle aspettative, un successo insperato, coinvolgendo maestri del calibro di Pablo Picasso e Vasilij Kandinskij. Ma l’esposizione vide la presenza delle opere di tanti altri mostri sacri, molti dei ...
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impressionismo
Stella Bottai
Lo stile dell'impronta visiva della realtà
I pittori dell'impressionismo dipingono la vita di Parigi nell'Ottocento: la vivacità notturna nei caffè del quartiere di Montmartre, [...] e le geometrie delle cose: una caratteristica che pochi anni dopo sarà il punto di partenza per la pittura di Picasso e del movimento cubista (cubismo).
La fortuna dei quadri impressionisti
Derisi dai critici e snobbati dal pubblico, gli ...
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PEIRCE, Guglielmo
Federica De Rosa
PEIRCE, Guglielmo. – Nacque a Portici il 20 aprile 1909 da Carlo e Giulia Bernard. Il padre discendeva da una famiglia inglese giunta in Italia nella prima metà dell’Ottocento [...] , Gino Severini, Massimo Campigli ed entrò in contatto con il gruppo dei surrealisti e con molti intellettuali e artisti sino a Picasso, come ricordò più volte e in particolare nel romanzo Pietà per i nostri carnefici (1951, pp. 36-120).
Tornato a ...
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LAZZARO, Domenico (Mimì) Maria
Maria Viveros
Nacque a Catania il 19 genn. 1905 da Giuseppe, decoratore specializzato nella tecnica dello stucco, e da Lucia D'Arrigo. Adolescente, ricevette i primi rudimenti [...] . Nel 1948, alla XXIV Biennale di Venezia, dove espose il marmo Donna stregata, ebbe modo di meditare sulle opere di P. Picasso e di H. Moore, lì presenti con delle personali, giungendo a una progressiva accentuazione dell'astrazione formale e della ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] sia dell'atmosfera di estatica sospensione della pittura metafisica, citando infine il Sassetta, Paolo Uccello, Ingres e Picasso. Ogni possibile richiamo era tuttavia riassorbito in una personalissima emblematica cifra decorativa dove le immagini si ...
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COLLA, Ettore
Nicoletta Cardano
Nacque a Parma il 13 apr. 1896 da Cesare e Angela Bussi. Primogenito di famiglia numerosa, frequentò l'Accademia di belle arti della sua città natale, unendosi in amicizia [...] costruttivista che muove da Tatlin e da Rodcenko, ma va via via caricandosi, tenuto conto di talune esperienze di Picasso e di Gonzales, di contenuti più drammatici e di una espressività più intenzionalmente allusiva".
Dopo la mostra a Gargnano ...
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COSTETTI, Giovanni
Giorgio Patrizi
Nacque a Reggio Emilia il 13 luglio 1874 da Massimiliano, sarto, e da una cucitrice, Luigia Sacchi, secondogenito della famiglia, essendo già nato, nel 1871, Romeo; [...] âme et la danse di P. Valéry: domina l'idillio neoclassico che in quegli anni influenzava anche l'opera di Picasso. Il C. però mostrò scarso entusiasmo per Parigi: nelle corrispondenze che inviava al Giornale nuovo di Firenze, si mostrava infastidito ...
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LONGHI, Giuseppe
Rossella Canuti
Nacque il 13 ott. 1766 a Monza da Carlo Francesco, facoltoso mercante in seta, e da Cecilia Caronni.
Nel 1774, grazie a un beneficio ecclesiastico, entrò in seminario: [...] di M.E. Tittoni, Roma 1986, pp. 17-26; S. Massari - F. Negri Arnoldi, Arte e scienza dell'incisione, da Maso Finiguerra a Picasso, Roma 1994, p. 261; E. Bertinelli - M. Fragonara, G. L. e il dibattito sull'incisione agli inizi dell'Ottocento, in Rass ...
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picassiano
agg. e s. m. (f. –a). – Relativo al pittore spagn. Pablo Picasso (1881-1973), con riferimento alle sue opere, al suo stile e al suo modo di dipingere: le Tauromachie p.; una collezione di ceramiche p.; la deformazione p. della figura...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...