ACCIAIUOLI, Zanobi
Abele L. Redigonda
Nacque a Firenze da Raffaele d'Agnolo, il 25 maggio 1461. Per il bando che aveva colpito la sua famiglia (1464), rientrò a Firenze a sedici anni e fu educato alla [...] Ficino, col Poliziano, che, morente, lo incaricò di raccogliere e di dare alle stampe i suoi epigrammi greci, e con Giovanni Francesco PicodellaMirandola, dei quali godette la stima per la sua erudizione e la padronanza del latino, del greco e ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] poi a Brescia, a Genova e ancora a Brescia, ritornò a Firenze (1490) richiamatovi per l'insistenza di G. PicodellaMirandola presso Lorenzo de' Medici. Qui, ispirandosi all'Apocalisse e ai libri profetici, denunciò nella sua predicazione i vizî del ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] Eberardo il Barbuto del Württemberg in Italia (1482), dove entrò in contatto con Lorenzo il Magnifico e la sua corte. Influenzato dalle idee di G. PicodellaMirandola sulla cabala e la tradizione ebraica, si perfezionò poi nello studio del greco e ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] . Accolto familiarmente nella casa di Lorenzo de' Medici, ebbe modo di ascoltare le dotte conversazioni di M. Ficino, PicodellaMirandola, A. Poliziano. Frequentò allo stesso tempo il priore di S. Spirito, avendo la possibilità di esercitarsi nel ...
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Teologi italiani del sec. 16º che hanno dato il nome alla dottrina teologico-morale del socinianesimo, diffusa negli ambienti colti d'Europa nei secc. 16º, 17º e 18º e conservata ancora a fondamento delle [...] i più fedeli seguaci di Zwingli, H. Bullinger, le cui idee, improntate in gran parte all'umanesimo di Ficino e PicodellaMirandola, erano più vicine che non quelle di Zwingli alle idee di Lelio S. e di altri italiani ivi presenti, che applicavano ...
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Riformatore religioso (Figline 1543 - Roma 1597). Le sue idee lo avvicinavano al pensiero dei platonizzanti propensi a una larga tolleranza religiosa sulla base d'una semplificazione e riduzione dei dogmi. Contro [...] , al Petrarca e a Dante, che sin da giovane erano stati la sua lettura preferita, al Savonarola, a PicodellaMirandola. Nella lettera italiana di accompagnamento esponeva piani di accordi generali e unioni di tutte le Chiese, di conversioni generali ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] a Parigi, fu in Italia (a Pavia, Padova, Roma, Firenze) tra il 1486 e il 1492, dove conobbe tra gli altri PicodellaMirandola e M. Ficino e maturò il proprio amore per il mondo antico. Tornato in Francia, insegnò nel collegio del card. Lemoine: qui ...
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Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne [...] rivelano i suoi legami con la tradizione umanistica (dalla traduzione dei Dialoghi di Luciano alla vita di PicodellaMirandola) e i suoi sentimenti religiosi (Dialogue of comfort against tribulation, scritto in carcere); notevole l'Apology, redatta ...
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Filosofo e astrologo fiammingo (n. Malines 1246 - m. dopo il 1310). Studiò, tra il 1260 e il 1270, a Parigi, dove si addottorò in arti (1266) e forse, più tardi, in teologia; partecipò al concilio di Lione [...] (di qui l'interesse dimostrato per lo Speculum da alcuni autori del 15º secolo, fra cui il Cusano e PicodellaMirandola), è particolarmente interessante per il panorama che offre, attraverso un'infinità di citazioni di autori antichi e contemporanei ...
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Filosofo e matematico (n. Sancourt, Amiens, 1470 o 1475 - m. 1553 circa). Nel più importante dei suoi numerosi scritti, il De sapiente (1510), riconnettendosi a PicodellaMirandola e al Cusano svolge [...] 'uomo nel mondo, articolando il tradizionale motivo del microcosmo attraverso la dualitȧ tra l'uomo come substantia (parte della natura) e l'uomo come scientia (che ingloba in sé la natura); questa opposizione, per la quale l'uomo appare come homo ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...