Attività sportiva consistente nell’ascendere le montagne ricorrendo a una specifica tecnica.
Ascensioni di montagne si tentarono in ogni epoca, ma sporadicamente. L’a. in senso stretto si fa iniziare alla [...] progressione con il solo utilizzo del corpo (mani nude, piedi con speciali scarpette, ma anche appoggiando e incastrando parti una scala di valutazione delle difficoltà alpinistiche in numeri romani, dal I (facile) al VI (estremamente difficile), ...
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(turco Trabzon) Città della Turchia (230.399 ab. nel 2009), sulla costa del Mar Nero, ai piedi della catena dei Monti Pontici, presso la foce del Deǧirmen. L’antica città greca era costruita su un altopiano [...] (1214), Alessio dovette limitare la sua azione al mantenimento del dominio di T., col titolo di ‘imperatore e autocrate dei Romani’, ma come vassallo del sultano di Iconio (Impero di T.). A lui successero Andronico Gidon (1222-35), Giovanni I Axùchos ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] costruì il post-scaenium destinato ad attori e macchinisti. I t. romani furono utilizzati fino al 4° sec. d.C. Poi il declino settori popolari rimasero il loggione e la platea, con posti in piedi e file di panche.
Il t. nell’Ottocento. A partire ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] e devastavano; tramontò così quello che restava in piedi dell’apparato statale e dell’assetto sociale e culturale ma sempre più netta apertura verso il cristianesimo nella sua forma romana: nel 653 il re Ariperto I abbandonò l’arianesimo e ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] monte fra l’Arcadia e l’Acaia; aveva le corna d’oro e i piedi di rame ed era sacra ad Artemide: E., che non doveva perciò ucciderla, al tempo di Costantino.
Iconografia
L’iconografia greca e romana del dio insiste sugli attributi della clava e della ...
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Insieme ritmico di movimenti successivi, di una parte o di tutto il corpo, eseguiti secondo uno schema individuale o un’azione concertata nel complesso; in genere è associata a un testo musicale ma talvolta [...] Maori, alla ripetizione di piccoli gesti accennati con testa, mani e piedi, fino alle d. sedute dei Polinesiani. La d. è di il concorso di strumenti a percussione o a corda.
Presso i Romani, popolo guerriero, le d. sono di armati: caratteristica è la ...
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L’insieme delle truppe combattenti a piedi.
Gli eserciti antichi
La f. costituì il nerbo degli antichi eserciti greci, ellenistici e romani, nei quali la cavalleria ebbe sempre funzioni ausiliarie. Le [...] rinnovarono profondamente, nell’ambito stesso della trasformazione delle milizie romane in esercito di mestiere.
Nell’età feudale l’ simultaneamente, la prima in ginocchio, le due rimanenti in piedi; l’urto finale risolutivo era però ancora affidato a ...
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Scultore greco (n. Sicione 370 a. C.). Fu attivo nell'età di Alessandro Magno, che ritrasse in numerose opere. Fu principalmente un bronzista, ma non possediamo di lui alcun originale; il suo stile ci [...] ma che dovette ricollocare a posto per le proteste dei Romani. La statua marmorea di Agias trovata a Delfi e fu ritrattista aulico di Alessandro e lo raffigurò sia in posa eroica, in piedi, con l'asta e con il volto rialzato, tipo di cui è rimasto ...
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Sport
Movimento veloce di persona o animale, nel quale i piedi non toccano mai contemporaneamente il suolo. Nello sport, gara di velocità tra persone, animali o veicoli che prevede generalmente la partenza [...] fin dalla preistoria, quando da essa dipendeva la sua sopravvivenza (c. per la caccia, c. nella guerra ecc.). Presso i Greci e Romani, era la più comune tra le esercitazioni e le gare praticate nelle feste (a Olimpia fu in origine l’unica gara) e ...
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(gr. ῾Ερμῆς) Divinità greca cui corrisponde il latino Mercurio. Figlio di Zeus e di Maia, nacque in una grotta del Monte Cillene in Arcadia (da cui l’epiteto Cillenio).
Nato al mattino, già a mezzogiorno [...] imberbe, spesso nudo, con alette sulla testa e sui piedi. È raffigurato come accompagnatore delle anime nell’Ade, mentre tipi greci furono adottati anche in Etruria, mentre i Romani rappresentarono Mercurio soprattutto come dio del commercio, con una ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...