VACCA
Mauro Brusa
– Famiglia di artisti che tra il XVII ed il XVIII secolo caratterizzò la scena artistica piemontese distinguendosi in diversi campi: pittura, scenografia, litografia.
Il capostipite [...] (1842). Lavorò per altri teatri della capitale sabauda – tra questi il D’Angennes e il Sutera – e di altre città piemontesi e della Savoia: Ivrea, Saluzzo, Tortona, Chambéry; l’attività di scenografo è perduta e testimoniata solamente da un nucleo di ...
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CUNIBERTI, Gemma
Roberta Ascarelli
Nacque a Torino il 1° genn. 1872 da una famiglia di modesti attori del teatro dialettale piemontese. Il padre Teodoro (nato a Savigliano nel 1849, morto a Torino nel [...] teatro Rossini di Torino e, dopo il 1875, tentò di portare fuori dalla città il suo repertorio, fondando la Compagnia piemontese "Teodoro Cuniberti" e recitando, con la moglie Amalia Fantini nel ruolo di prima donna, e con altri più oscuri interpreti ...
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ANFOSSI, Augusto
Anna Cirone
Nato a Nizza da Giuseppe Pietro nel 1812, si arruolò giovanissimo nell'artiglieria dell'esercito piemontese. Compromesso nei moti politici del 1831, emigrò in Francia ed [...] entrò nella Legione straniera, dove riuscì a conseguire il grado di maresciallo d'alloggio.
Congedatosi nel 1833, si recò ad Alessandria d'Egitto; qui prese servizio, come istruttore di artiglieria, nelle ...
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PILOTTI, Massimo.
Antonella Meniconi
– Nacque a Roma il 1° agosto 1879 da Giuseppe e da Francesca Gasti.
Di famiglia piemontese, si laureò in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1900 ed entrò [...] per concorso in magistratura nel maggio del 1901.
Uditore giudiziario a Roma (Corte d’appello, 1901-1902), fu destinato da aggiunto giudiziario a quel Tribunale (1903-1904). Fu quindi pretore a Bagnorea ...
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BOLLERI (de Bolleris), Ludovico (Luigi)
Alberto Barbero
Nato probabilmente alla fine del sec. XIV, appartenne ad una nobile famiglia piemontese.
I Bolleri, la cui signoria si estendeva sulla valle della [...] interessi antiaragonesi di Genova, di cui era diventato signore nel 1421. E d'altro canto desiderava inserirsi nelle vicende piemontesi per acquistare l'influenza che in quella regione avevano esercitato i suoi predecessori. Ma anch'egli, al pari di ...
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VALLAURI, Giancarlo (Giuseppe, Angelo, Maria)
Michela Minesso
Nacque il 19 ottobre 1882 a Roma da Giuseppe, 'impiegato' quarantaduenne, e da Maddalena Pronetti, entrambi di origine piemontese.
Di fede [...] quella sede, nel novembre 1931, prestò il giuramento di fedeltà al regime richiesto ai docenti universitari. Fu nel centro piemontese, a stretto contatto con una delle maggiori realtà economiche del Paese, che egli concepì l’idea di coniugare sempre ...
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TOSELLI, Giovanni. –
Emanuela Agostini
Nacque a Cuneo, il 6 gennaio 1819, da Giacomo e da Anna Clara Pignetta.
Orfano di madre, fu cresciuto dalla nonna. Avviato agli studi di legge e alla professione [...] educative, ideali patriottici e filosabaudi, si coniugavano al desiderio di portare in scena la lingua e la vita vera del popolo piemontese.
La compagnia debuttò il 19 aprile 1859 al teatro D’Angennes, in una Torino prossima a dare il via ai processi ...
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COSTA (de Costis), Giovanni
Aldo A. Settia
Non conosciamo né la data, né il luogo di nascita di questo uomo politico piemontese; così come non sappiamo nulla del casato cui egli apparteneva. La prima [...] (1914), pp. 294, 298; E. Cornaz, Le mariage palatin de Marguerite de Savoie, Lausanne 1932, pp. 250-253; L. Marini, Savoiardi e piemontesi nello Stato sabaudo, I, Roma 1962, pp. 17, 50, 63, 74, 76, 81 ss., 87 s., 108, 153; Id., Libertà e privilegio ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] che inseguiva il mito della rivoluzione a fianco dei Greci insorti, fu affidato a uno zio materno che ne curò la prima educazione.
Gli studi, compiuti nelle scuole pubbliche, rivelarono in lui, insieme ...
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FARINA, Giovanni Battista
Franco Amatori
Nacque a Torino il 2 nov. 1893 da Giuseppe e Giacinta Vigna, approdati nel capoluogo piemontese da Cortanze d'Asti per sfuggire a condizioni di vita che la crisi [...] economica del penultimo decennio dell'Ottocento aveva reso durissime. Decimo di undici figli, essendo il minore dei maschi, il F. fu chiamato in famiglia Pinin - che in dialetto, significa il più piccolo ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....