Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] degli italiani regionali potrà distinguere
le varietà settentrionali, che comprendono tutte le sottovarietà gallo-italiche (piemontese, lombarda, ligure, emiliana, romagnola) e le varietà nord-orientali (Veneto, Trentino, Friuli); centrali (varietà ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] misurarsi con un italiano medio colloquiale ancora poco diffuso. Ebbero buon successo perciò autori dialettali come il piemontese Vittorio Bersezio, il milanese Carlo Bertolazzi, il catanese Luigi Capuana e soprattutto il veneziano Giacinto Gallina ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] avrebbe preso con le mani, lasciando l’impronta di due dita, che si vede distintamente in due macchie; ma esiste nel dialetto piemontese anche la gallina di S. Pietro, cioè la coccinella), e in quelle astronomiche popolari (i Tre Re o Magi, le stelle ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] nella prima Introduzione al Fermo e Lucia e nella Lettera a Giacinto Carena (1847) criticò il lessicografo piemontese perché nel suo Vocabolario domestico aveva talvolta accolto voci e locuzioni non fiorentine ma di altra provenienza regionale ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] patriottico “L’idioma gentil sonante e puro”. Nel 1808 venne ripubblicato a Milano il Ragionamento di Tagliazucchi. Il piemontese Carlo Botta, medico, storico e politico, scrisse nel 1809 la Storia della guerra d’indipendenza degli Stati Uniti ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] -tedesco Bätz(en), Betz(en); il romanesco sloffe «dormire», con paralleli anche in dialetti settentrionali (emiliano, piemontese, ecc.), proviene da schlofen, forma bavarese di schlafen.
Altri fenomeni di interferenza si possono infine registrare ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] da parte delle giovani generazioni, benché la Regione Calabria abbia tentato di tutelarne l’esistenza con una legge apposita.
I sinti piemontesi sono stati oggetto di studio e la lingua è ancora abbastanza viva; ciò non vale per i sinti lombardi ed ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] Primo Levi (1978), in cui la lingua del protagonista è definibile come un registro basso di italiano regionale piemontese (➔ Torino, italiano di) con inserzioni di elementi di sottocodice relativi al mestiere svolto (montatore di strutture metalliche ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] nell’Avvertimento degli editori posto in chiusura del Saggio nell’ed. del 1800), seguite da quelle del conte piemontese Gianfrancesco Galeani Napione, al quale Cesarotti rispose aggiungendo in appendice all’edizione definitiva del suo trattato alcuni ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] altri impieghi modali (Bazzanella 1994: 108-121) utilizzati soprattutto nell’interazione dialogica, come il futuro concessivo (sarò piemontese, ma mica scema!, da Berretta 1997) o il futuro usato polemicamente per ritorcere un’offesa contro l ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....