L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] variazione e gli usi), pp. 279-310.
Ricca, Davide (2006), Sulla nozione di “dialetto italianizzato” in morfologia: il caso del piemontese, in Lingua e dialetto nell’Italia del Duemila, a cura di A.A. Sobrero & A. Miglietta, Galatina, Congedo, pp ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] . I testi antichi mostrano le tracce di una conservazione più generalizzata. La -s è conservata nella seconda persona singolare in piemontese (eres, haveras, as), veneziano (nel verso citato da Dante per le plaghe di Dio tu no verras), bellunese (has ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] vilan/-o per villano, caseta per casetta e via dicendo, fino a casi di dileguo (➔ indebolimento): per es., in piemontese, dal latino căballus si ha caval in certe zone, ma cavà in altre.
Simili scempiamenti compaiono graficamente negli scritti di ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] del secondo Ottocento (Torino), in cui si palesava il debito con l’Introduzione alla narrativa della Scapigliatura piemontese di Gianfranco Contini (scritta nel 1942-43, ma apparsa nella rivista Letteratura solo nel 1947). Se gli esordi di Petrocchi ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] soprattutto di prima generazione e di origine meridionale, sia in quella di San Francisco con soggetti di origine piemontese prevalentemente di seconda generazione e di età media più elevata, la perdita dell’italiano diminuisce con l’avanzare ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] Sicilia, in Basilicata e nel Cilento di popolazioni parlanti dialetti italiani settentrionali di area ligure e piemontese meridionale (galloitalici; ➔ gallo-italica, comunità), che costituiscono un altro caso di parlata alloglotta, così definibile in ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] Accademie e Biblioteche d’Italia, LII (1990), 2, pp. 10-32; M. Cerruti, A. P., intellettuale e uomo di lettere, in Studi piemontesi, XXV (1996), pp. 345-355; A. Mengozzi, A. P. e Ludovico di Breme alla scuola di Tommaso Valperga di Caluso (1735-1815 ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] [fraˈgwele] fragole
Caronia (Sicilia): [ˈsɔdːʒuru] < *soceru, [ˈsɔdːʒira] < *socera
Molto ben documentato è il sistema del piemontese di Piverone nel quale le vocali finali non basse si assimilano alle vocali accentate e mutano in [e] e [o] se ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] ad evitare gli equivoci, e gli sbagli, che nelle materie di questa special Milizia troppo facili nascono tra il nostro piemontese e la lingua scritta, e vi faceva suoi provvedimenti però (Carbone & Arnò 1835: III-IV)
L’attenzione alla definizione ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] , toscano (lui) e’ dice; ma italiano (lui) dice. Vari dialetti, diversamente dall’italiano, hanno ➔ negazione postverbale (come il piemontese, [a ˈmaŋdʒa nɛŋ əl pum] «mangia non la mela») o discontinua, con particelle preverbale e postverbale (come l ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....